La libertà medioevale di rappresentare i genitali maschili nella Fonte dell'abbondanza di Massa Marittima. Breve nota di A.L.

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 09 /09 /2012 - 15:58 pm | Permalink | Homepage
- Tag usati:
- Segnala questo articolo:
These icons link to social bookmarking sites where readers can share and discover new web pages.
  • email
  • Facebook
  • Google
  • Twitter

Per ulteriori approfondimenti di storia e arte medioevali vedi le sezioni Storia e filosofia e Arte e fede.

Il Centro culturale Gli scritti (9/9/2012)

Si chiama Fonte dell'abbondanza ed è un'antica fontana pubblica medioevale nell'abitato storico di Massa Marittima. Nel 1999, durante i restauri del Palazzo dell'abbondanza di cui la fonte fa parte, apparve nella prima arcata a sinistra della fonte un affresco che viene datato tra il 1265 ed il 1335.

Ritrae un grande albero da cui pendono, oltre al fogliame, venticinque falli maschili. A sinistra dell'albero due donne si accapigliano, contendendosi uno dei falli rappresentati. Altre figure sono più difficili da identificare, mentre numerosi volatili volteggiano intorno all'albero.

L'interpretazione più accreditata dell'affresco è quella che vede in esso una rappresentazione dell'albero della fecondità, con un rimando certo al desiderio di un raccolto abbondante - il palazzo dell'abbondanza raccoglieva scorte di grano necessarie in caso di carestia - ma anche con un richiamo reale al desiderio di un marito e di un amore carnale e fecondo.

Uno storico dell'arte medioevale, George Ferzoco del Centro studi toscani dell'Università di Leicester, ha ipotizzato invece che l'affresco sia un manifesto politico di parte guelfa filopapista che si scaglia contro i ghibellini presentando in chiave simbolica gli orrori - rappresentati appunto dai falli - che deriverebbero da un eventuale trionfo della parte avversa. La sua interpretazione non appare particolarmente convincente, ma egli afferma comunque: «Cose che per noi sono oscene, allora erano perfettamente normali e usare un fallo in un messaggio politico non era scandaloso».

Si può almeno concludere che - sia che si dimostri vera l'ipotesi del Ferzoco, sia che sia invece affidabile la tesi più probabile che vede nell'affresco un vero e proprio albero della fecondità - ci  troviamo dinanzi ad un'ennesima smentita del cliché che propone un medioevo retrivo e sessuofobo: nel luogo dove le donne di Massa Marittima andavano ad attingere acqua e gli uomini a depositare il grano era normale dipingere in chiave satirica un albero con numerosi falli appesi e la lotta vitale che si svolgeva intorno ad esso!