Lettera in preparazione al battesimo per genitori, padrini e madrine (tpfs*)


“I genitori, questi avventurieri del nostro secolo” (Ch.Peguy)

1 - A voi genitori e figli, un saluto dalla nostra parrocchia e dalla Chiesa di Roma

Cari genitori , avendo trasmesso la vita ai vostri figli, avete dato corpo alla speranza . Non è certo perché siete dei veggenti e prevedete il futuro che siete stati sicuri di garantire il bene per il domani dei vostri figli. E' perché sapete che Dio garantisce il senso e la bellezza della vita umana , qualunque cosa avverrà, che vi è stato possibile divenire genitori.

Un versetto biblico dice: “Il cuore del re è un canale d'acqua ”. E' stupefacente nella sua verità! Il vostro cuore di educatori non è la fonte dell'acqua, è, invece, un canale attraverso il quale l'acqua che sgorga altrove, arriva fino ai figli. La vita e la fede che trasmettiamo sono nostre, ma lo sono perché sono a noi arrivate da altri, nate dalla creazione del mondo e dalla decisione di Gesù di volere ed amare la Chiesa perché ne facessimo parte.

Noi vogliamo sostenere la fatica della vostra vocazione di genitori. Una delle più grandi difficoltà educative è l'indifferenza che a volte si crea nei rapporti tra la famiglia, la scuola e la parrocchia, tre luoghi decisivi nella maturazione della personalità. La parrocchia di S.Melania desidera confermarvi nella vostra altissima missione e accompagnarvi con la sua presenza. La visita di una coppia di sposi e genitori o delle suore, nelle vostre case, è un piccolo segno di questa attenzione e della disponibilità di tutta la chiesa verso di voi.
 
Cari ragazzi e bambini, fratelli e sorelle dei battezzandi, non disprezzate mai la vostra identità di “figli”. Nessun uomo può nascere in questa terra, se non come figlio. Vivere vuol dire essere figlio . Con la vita arriva a voi un dono che vi precede. Il Battesimo vi conferma che non siete solo figli di un amore umano, ma che siete voluti dall'eternità da Dio stesso e che nessuna delle vostre vite è nata per uno scherzo del destino. Abbiate in voi il sentimento della gratitudine, senza la quale mai avrete pace nei cuori .

Vedendo i vostri genitori, i vostri nonni ed incontrando preti e suore non abbiate mai paura di domandarvi: “ A chi vorrei assomigliare? ” A volte potrà sembrarvi più facile riempire la vita di mille piccole distrazioni e pensare che esse bastino per il domani. Scoprirete che non è così, che ogni uomo ha una vocazione nata dal cuore stesso di Dio. Se crescerete nell'amore, comprenderete sempre più che Dio ha fatto la vita perché arrivi ad una donazione piena, totale, non più rinviata all'infinito. Così è avvenuto nella vita dei vostri genitori e dei vostri sacerdoti. Quella definitività che vi spaventa è ciò che amerete, è la fecondità dell'essere uomini e cristiani.

Noi vogliamo accompagnarvi negli anni nella scoperta della vostra strada, della vostra vocazione, perché arriviate a compiere quei passi che sono come un filo rosso che unifica ed armonizza tutta la vita. Vincete l'egocentrismo , il riferire tutto a voi, per scoprire la presenza del Vangelo donato a voi, perché lo doniate ad altri ! La vita di gruppo, la celebrazione dell'eucarestia, la disponibilità al servizio e la condivisione con gli altri come anche gli spazi del silenzio, della riflessione, della lettura e della preghiera, che anche questo anno vi proponiamo “dilateranno il vostro cuore”, come dice la Scrittura.

2 - Orientamenti per la celebrazione del Battesimo dei bambini

E' per noi una gioia grandissima celebrare il battesimo dei vostri figli, da poco nati.
Potete chiedere il battesimo se, consapevoli di questo grande dono di Dio, siete decisi ad essere responsabili dell'educazione cristiana dei vostri figli. Senza questa decisione da parte degli adulti la richiesta del battesimo per un bimbo sarebbe senza fondamento. La presenza dei piccoli da educare ci ricorda quanto sia banale l'affermazione che la fede è un fatto privato del cuore e della coscienza, perché è proprio attraverso i segni e le parole che noi trasmettiamo loro il vangelo di Gesù che a noi è stato donato.
Molti dei mali della nostra città di Roma, lo vediamo bene, derivano proprio dall'incoerenza nella vita pubblica, nella realtà delle relazioni affettive e del lavoro di ciò che ci è stato trasmesso dal Signore. Senza un contesto di relazioni, di parole, di segni, di scelte, di atteggiamenti nessuna vera educazione e trasmissione di valori è possibile.
Le famiglie che chiedono di celebrare il battesimo dei loro bambini sono invitate a vivere insieme sia gli incontri di preparazione, sia la celebrazione stessa del battesimo. Questa convergenza di più famiglie è già di per sè il segno che il battesimo (come ogni sacramento) è un evento ecclesiale . Noi siamo salvati nella Chiesa e attraverso di essa e siamo invitati a riscoprire che, essendo noi Chiesa, la nostra vita produce testimonianza o allontana gli altri dall'incontro col vangelo. I bambini ricevono nel battesimo la figliolanza di Dio e l'appartenenza alla Chiesa e divengono, in Cristo, fratelli e sorelle gli uni degli altri.
Questo provoca anche la comunità parrocchiale a coinvolgersi in questo grande evento che avviene al suo interno e la riguarda. E' per questo che la domenica precedente il battesimo le famiglie partecipano alla celebrazione eucaristica con i bambini da battezzare e dinanzi a tutta la parrocchia dichiarano il nome che i loro bambini porteranno, donano insieme al sacerdote la prima benedizione ai bimbi, mentre tutta la comunità prega per loro.
Ricordiamo che l'antica consuetudine della Chiesa invita a scegliere nomi cristiani per i figli e invita ad affidare i bambini alla preghiera del santo di cui la creatura porterà il nome. Questo darà anche la bella responsabilità di far conoscere al bambino la storia del santo con il nome del quale anche lui è chiamato.
Due incontri, uno in parrocchia e uno nelle vostre case, serviranno a comprendere e a preparare la celebrazione. Nel secondo incontro , una famiglia che ha bambini piccoli come voi, oppure una delle suore pastorelle, verrà a visitarvi per riflettere con voi sul senso del battesimo e sull'educazione cristiana dei figli.
I padrini e le madrine devono essere scelti tra le persone care alla famiglia che sono cristiani convinti e praticanti . Non basta, cioè, che abbiano ricevuto il sacramento della cresima e che siano sposati con il sacramento del matrimonio cristiano, ma bisogna che vivano con autenticità la fede cristiana e partecipino alla vita della chiesa, altrimenti non potrebbero aiutare i genitori ad educare i figli in una completa esperienza della fede. Di tutto questo il padrino e la madrina danno testimonianza al parroco della parrocchia che frequentano e che redige il documento di idoneità dei padrini , un cartoncino che sarà consegnato a noi prima del battesimo.
Talvolta le famiglie chiedono di poter rimanere in parrocchia dopo il battesimo per fare festa in una sala con i parenti e gli amici. Nella misura del possibile siamo disponibili ad accogliere questa richiesta. Per questo è necessario rivolgersi in accoglienza.
Abituati a spese di qualunque tipo, in occasione del battesimo, a volte ci sentiamo rivolgere dai genitori la domanda: “Cosa dobbiamo per il battesimo?” Questo esprime la mentalità che i sacramenti debbano essere pagati, mentre essi sono il segno della assoluta gratuità dell'amore di Dio. Vorremmo, invece, che la tradizione di un offerta alla parrocchia, in occasione dei sacramenti, riscoprisse le sue motivazioni. Il condividere il denaro (e il tempo) con la parrocchia, con la chiesa, con i poveri non è momento opzionale, eccezionale della vita cristiana. E', piuttosto, l'ordinario. Noi ci sentiamo obbligati dal vangelo a chiedervi di essere generosi nei vostri doni , ma non li chiediamo per noi, per la nostra parrocchia. Scegliete voi a chi fare dono per i bisogni dell'evangelizzazione, dell'educazione cristiana, per l'aiuto ai poveri e alle missioni.
Vi ricordiamo che il più grande dono che potete fare a voi ed ai vostri bambini è quello di confessarvi . A volte sono tanti anni che non si ha il coraggio di farlo, ma nel cuore c'è il desiderio di una novità di vita. I vostri figli possono essere l'occasione di questo passo atteso da voi e dal Signore.
Come dovete festeggiare, in futuro, il compleanno e l'onomastico dei vostri figli, così diventi per voi abituale anche la festa dell'anniversario del battesimo. I bambini impareranno così pian piano che grande evento è avvenuto quel giorno e, attraverso le loro domande, potrete voi stessi, rispondendo, far comprendere loro cos'è il battesimo nella vita cristiana.


NOTA: Questa lettera è stata, in origine, pensata e scritta per la parrocchia di Santa Melania in Roma


[Catechesi e pastorale]