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Cesarea di Filippo: un disegno ricostruttivo

BANYAS - arabo: BANIYAS (nome greco originale: Paniàs o Paneàs: località sacra al dio Pan). Nel N.T. è chiamata Cesarea di Filippo.
La località attuale, a 320 m di altitudine, è situata ai piedi del Monte Hermon, all’incrocio di due valli: wadi es Sa‘are e wadi Khashabe. Il luogo, protetto contro i venti del nord dal massiccio dell’Hermon, irrigato da diversi ruscelli che formano il ramo principale delle sorgenti del Giordano, presenta una vegetazione varia e molto ricca.
Fino all’epoca bizantina chiamata il «granaio di Damasco». Sul luogo, fino al 1967, esisteva un villaggio arabo (200 abitanti) che fu distrutto durante la guerra dei Sei Giorni; fra i ruderi rimasti si possono ancora scorgere alcuni pochi resti ricavati da antiche costruzioni. Oggi il luogo è disabitato ed è adibito a località turistica: l’ambiente suggestivo delle sorgenti del Giordano, la grotta del dio Pan e le tracce rupestri dell’epoca pagana, attraggono gli israeliani durante i giorni di festa.

L'attuale nome è una corruzione del greco Paneas: la città del Dio Pan. Pan è il Dio barbuto, con i piedi caprini e le corna, dio dei pastori e dei boschi, ma anche dio della sessualità sfrenata, che corre dietro alle ninfe e la cui apparizione provoca il "panico". Il nome significa "Tutto"; è nella mitologia classica l’incarnazione della presenza degli dei nella natura, secondo la concezione stoica (panteismo). Occorre riflettere sul perché Gesù abbia scelto proprio la città sacra al dio Pan per affidare a Pietro e ai discepoli la missione apostolica.

Fin dal III sec. a.C. la grotta dove nasce il Giordano era venerata come dimora di Pan.
La città fu costruita da Erode il Grande che, alla sua morte, la passò al figlio Filippo, che la ingrandì. In onore dell’imperatore e di se stesso la chiamò Cesarea di Filippo. Con questo nome la località è ricordata nel NT.

Alla morte di Filippo, la città passò per un certo tempo sotto il governo diretto dei procuratori romani, poi fu assegnata ad Agrippa I e successivamente ad Agrippa II.
Durante la guerra giudaica del 66 d.C., Vespasiano e Tito vi si ritirarono più volte per riposarsi dalle fatiche della campagna militare, il che porta a far supporre che la popolazione fosse in maggioranza pagana.
Con l’affermarsi del cristianesimo, Paneas divenne sede vescovile: il suo primo vescovo figura tra le liste dei partecipanti al Concilio di Nicea (325).
I crociati occuparono la località e la usarono come punta fortificata per difendere il Regno Latino dagli attacchi provenienti dal nord.
I crociati la strapparono nel 1126 alla setta fanatica degli Assassini. Per 14 anni (1140-1154) Banyas fu luogo di incontro tra i nobili franchi e i nobili musulmani di Damasco, loro alleati. La città fu conquistata dagli arabi nel 1164 e da allora non ha avuto più alcuna importanza.

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