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Basilica di Santa Prisca all'Aventino, tradizionalmente legata ai romani Aquila e Priscilla (clicca per il testo)

Foto di Riccardo Aperti.

La basilica di Santa Prisca all'Aventino,
tradizionalmente legata ad Aquila e Priscilla,
prima famiglia cristiana di cui si conosca il nome


«[A Corinto, Paolo] trovò un Giudeo chiamato Aquila, oriundo del Ponto, arrivato poco prima dall'Italia con la moglie Priscilla, in seguito all'ordine di Claudio che allontanava da Roma tutti i Giudei. Paolo si recò da loro e poiché erano del medesimo mestiere, si stabilì nella loro casa e lavorava. Erano infatti di mestiere fabbricatori di tende».

(dagli Atti degli Apostoli 18,2-3)

«I giudei che tumultuavano continuamente per istigazione di (un certo) Cresto, egli [Claudio] li scacciò da Roma».

(da Svetonio, Claudius 25)

«Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù; per salvarmi la vita essi hanno rischiato la loro testa, e ad essi non io soltanto sono grato, ma tutte le Chiese dei Gentili; salutate anche la comunità che si riunisce nella loro casa».

(dalla Lettera di Paolo ai Romani 16,3-5)






La lettera ai Romani conosce per nome una trentina di persone della prima comunità di Roma (Rm 16), ma il numero dei cristiani era più numeroso. Fra queste persone care a Paolo, di Aquila e Priscilla è possibile affermare che la fede cristiana fosse antecedente all’anno 49, l’anno dell’editto di espulsione dei giudei da Roma emesso da Claudio imperatore. I due coniugi sono così i più antichi cristiani di Roma di cui si possa datare con certezza la conversione prima di quell’anno. La comunità cristiana di Roma era stata probabilmente fondata da missionari dei quali non si è conservato il nome, forse commercianti o soldati o liberti; essi, divenuti cristiani in oriente si erano poi trasferiti in Roma ed avevano lì annunciato il vangelo.
La loro testimonianza era così vivace da attirare l’attenzione delle cronache; lo storico Svetonio, infatti, testimonia che già nell’anno 49 d.C. la presenza cristiana faceva talmente discutere nelle sinagoghe della capitale da spingere appunto l’imperatore Claudio alla decisione di espellere i giudei da Roma. Il motivo dell’agitazione verificatasi nelle sinagoghe era, infatti, “l’istigazione di un certo Chresto”. Per il fenomeno dello iotacismo, che porta all’equivalenza dei suoni “e” ed “i”, Chresto è da identificarsi con Cristo; il suo nome è causa di discussione nella comunità ebraica di Roma già in quell’anno.
Aquila e Priscilla dovettero così lasciare Roma, conobbero Paolo a Corinto e poterono poi tornare nell’urbe ed accoglierlo quando egli giunse finalmente a Roma.

Questa foto appartiene ad una Gallery del sito <a href="http://www.gliscritti.it">www.gliscritti.it</a>.
La mostra è stata esposta presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore, a cura dell'Ufficio Catechistico della diocesi di Roma <a href="http://www.ucroma.it">www.ucroma.it</a>. Tutti i testi della mostra sono on-line al link <a href="http://www.gliscritti.it/approf/mbibbia/mbibbia2008.htm">Storia e teologia della Bibbia</a>.
Per ulteriori approfondimenti, vedi su questo stesso sito la sezione <a href="http://www.gliscritti.it/tematiche/argomento/s_scrittura.htm">Sacra Scrittura</a>.

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