21 gennaio 2022 - Venerdì - Sant'Agnese, Vergine e Martire (Memoria) - Seconda Settimana - Seconda settimana del salterio

MESSA

SANT'AGNESE
Morì martire a Roma nella seconda metà del III secolo o più probabilmente all'inizio del IV secolo. Papa Damaso compose versi sul suo sepolcro e molti Padri, dopo sant'Ambrogio, la celebrarono con lodi.

Antifona d'Ingresso
Rallegriamoci ed esultiamo, perché il Signore ha amato questa vergine santa e gloriosa.

Colletta
Dio onnipotente ed eterno, che scegli le creature miti e deboli per confondere le potenze del mondo, concedi a noi, che celebriamo la nascita al cielo di sant'Agnese vergine e martire, di imitare la sua eroica costanza nella fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio...

Prima Lettura
1 Sam 24, 3-21
Dal primo libro di Samuele.
In quei giorni, Saul scelse tremila uomini valorosi in tutto Israele e partì alla ricerca di Davide e dei suoi uomini di fronte alle Rocce dei Caprioli. Arrivò ai recinti delle greggi lungo la strada, ove c'era una caverna. Saul vi entrò per coprire i suoi piedi, mentre Davide e i suoi uomini se ne stavano in fondo alla caverna. Gli uomini di Davide gli dissero: "Ecco il giorno in cui il Signore ti dice: "Vedi, pongo nelle tue mani il tuo nemico: trattalo come vuoi"". Davide si alzò e tagliò un lembo del mantello di Saul, senza farsene accorgere. Ma ecco, dopo aver fatto questo, Davide si sentì battere il cuore per aver tagliato un lembo del mantello di Saul. Poi disse ai suoi uomini: "Mi guardi il Signore dal fare simile cosa al mio signore, al consacrato del Signore, dallo stendere la mano su di lui, perché è il consacrato del Signore". Davide a stento dissuase con le parole i suoi uomini e non permise loro che si avventassero contro Saul. Saul uscì dalla caverna e tornò sulla via. Dopo questo fatto, Davide si alzò, uscì dalla grotta e gridò a Saul: "O re, mio signore!". Saul si voltò indietro e Davide si inginocchiò con la faccia a terra e si prostrò. Davide disse a Saul: "Perché ascolti la voce di chi dice: "Ecco, Davide cerca il tuo male"? Ecco, in questo giorno i tuoi occhi hanno visto che il Signore ti aveva messo oggi nelle mie mani nella caverna; mi si diceva di ucciderti, ma ho avuto pietà di te e ho detto: "Non stenderò le mani sul mio signore, perché egli è il consacrato del Signore". Guarda, padre mio, guarda il lembo del tuo mantello nella mia mano: quando ho staccato questo lembo dal tuo mantello nella caverna, non ti ho ucciso. Riconosci dunque e vedi che non c'è in me alcun male né ribellione, né ho peccato contro di te; invece tu vai insidiando la mia vita per sopprimerla. Sia giudice il Signore tra me e te e mi faccia giustizia il Signore nei tuoi confronti; ma la mia mano non sarà mai contro di te. Come dice il proverbio antico: "Dai malvagi esce il male, ma la mia mano non sarà contro di te". Contro chi è uscito il re d'Israele? Chi insegui? Un cane morto, una pulce. Il Signore sia arbitro e giudice tra me e te, veda e difenda la mia causa e mi liberi dalla tua mano". Quando Davide ebbe finito di rivolgere a Saul queste parole, Saul disse: "È questa la tua voce, Davide, figlio mio?". Saul alzò la voce e pianse. Poi continuò rivolto a Davide: "Tu sei più giusto di me, perché mi hai reso il bene, mentre io ti ho reso il male. Oggi mi hai dimostrato che agisci bene con me e che il Signore mi aveva abbandonato nelle tue mani e tu non mi hai ucciso. Quando mai uno trova il suo nemico e lo lascia andare sulla buona strada? Il Signore ti ricompensi per quanto hai fatto a me oggi. Ora, ecco, sono persuaso che certamente regnerai e che sarà saldo nelle tue mani il regno d'Israele".

Salmo
Salmo 56 (57)
Pietà di me, o Dio, pietà di me.
Oppure:
A te mi affido: salvami, Signore.

Pietà di me, pietà di me, o Dio,
in te si rifugia l'anima mia;
all'ombra delle tue ali mi rifugio
finché l'insidia sia passata.

Invocherò Dio, l'Altissimo,
Dio che fa tutto per me.
Mandi dal cielo a salvarmi,
confonda chi vuole inghiottirmi;
Dio mandi il suo amore e la sua fedeltà.

Innàlzati sopra il cielo, o Dio,
su tutta la terra la tua gloria.
Grande fino ai cieli è il tuo amore
e fino alle nubi la tua fedeltà.

Canto al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo, affidando a noi la parola della riconciliazione.

Alleluia.

Vangelo
Mc 3, 13-19

Dal vangelo secondo Marco.
In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici - che chiamò apostoli -, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni. Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè "figli del tuono"; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.

Sulle Offerte
Benedici, Signore, i doni che ti offriamo nel ricordo di sant'Agnese, e rinnova profondamente il nostro spirito perché, liberi dai fermenti del male, viviamo una vita nuova nella luce del Vangelo. Per Cristo nostro Signore.

Comunione
Le cinque vergini sagge presero l'olio in piccoli vasi insieme con le lampade. A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo che viene, andate incontro a Cristo Signore.

Dopo la Comunione
La comunione alla mensa del corpo e sangue del tuo Figlio ci distolga, Signore, dalla seduzione delle cose che passano, e sull'esempio di sant'Agnese ci aiuti a crescere nel tuo amore per godere in cielo la visione del tuo volto. Per Cristo nostro Signore.

UFFICIO DELLE LETTURE

Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Inno
Gerusalemme nuova,
immagine di pace,
costruita per sempre
nell'amore del Padre.

Tu discendi dal cielo
come vergine sposa,
per congiungerti a Cristo
nelle nozze eterne.

Dentro le tue mura,
risplendenti di luce,
si radunano in festa
gli amici del Signore:

pietre vive e preziose,
scolpite dallo Spirito
con la croce e il martirio
per la città dei santi.

Sia onore al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.

1a Antifona
Non punirmi, Signore, nel tuo sdegno, abbi pietà di me.

2a Antifona
Ogni mio desiderio è di fronte a te, o Signore.

2° Salmo
SALMO 37, 6-13
Implorazione del peccatore in estremo pericolo

Putride e fetide sono le mie piaghe
a causa della mia stoltezza.
Sono curvo e accasciato,
triste mi aggiro tutto il giorno.

I miei fianchi sono torturati,
in me non c'è nulla di sano.
Afflitto e sfinito all'estremo,
ruggisco per il fremito del mio cuore.

Signore, davanti a te ogni mio desiderio
e il mio gemito a te non è nascosto.

Palpita il mio cuore,
la forza mi abbandona,
si spegne la luce dei miei occhi.

Amici e compagni
si scostano dalle mie piaghe,
i miei vicini stanno a distanza.

Tende lacci chi attenta alla mia vita,
trama insidie chi cerca la mia rovina
e tutto il giorno medita inganni.

2a Antifona
Ogni mio desiderio è di fronte a te, o Signore.

3a Antifona
A te confesso la mia colpa; non abbandonarmi, Dio, mia salvezza.

3° Salmo
SALMO 37, 14-23
Implorazione del peccatore in estremo pericolo

Io, come un sordo, non ascolto
e come un muto non apro la bocca;
sono come un uomo
che non sente e non risponde.

In te spero, Signore;
tu mi risponderai, Signore Dio mio.

Ho detto: "Di me non godano,
contro di me non si vantino
quando il mio piede vacilla".

Poiché io sto per cadere
e ho sempre dinanzi la mia pena.
Ecco, confesso la mia colpa,
sono in ansia per il mio peccato.

I miei nemici sono vivi e forti,
troppi mi odiano senza motivo,
mi pagano il bene col male,
mi accusano perché cerco il bene.

Non abbandonarmi, Signore,
Dio mio, da me non stare lontano;
accorri in mio aiuto,
Signore, mia salvezza.

3a Antifona
A te confesso la mia colpa; non abbandonarmi, Dio, mia salvezza.

Prima Lettura
V. Mi afferra l'angoscia e l'oppressione,
R. ma la tua parola mi sostiene.

Dalla seconda lettera ai Corinzi di san Paolo, apostolo 4, 7 - 5, 8
Nei martiri si manifesta la potenza di Dio

Fratelli, noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta, perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi. Siamo infatti tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi, portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo. Sempre infatti, noi che siamo vivi, veniamo esposti alla morte a causa di Gesù, perché anche la vita di Gesù sia manifesta nella nostra carne mortale. Di modo che in noi opera la morte, ma in voi la vita. Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo, convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi. Tutto infatti è per voi, perché la grazia, ancora più abbondante ad opera di un maggior numero, moltiplichi l'inno di lode alla gloria di Dio. Per questo non ci scoraggiamo, ma se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno. Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria, perché noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose visibili sono d'un momento, quelle invisibili sono eterne. Sappiamo infatti che quando verrà disfatto questo corpo, nostra abitazione sulla terra, riceveremo un'abitazione da Dio, una dimora eterna, non costruita da mani di uomo, nei cieli. Perciò sospiriamo in questo nostro stato, desiderosi di rivestirci del nostro corpo celeste: a condizione però di esser trovati già vestiti, non nudi. In realtà quanti siamo in questo corpo, sospiriamo come sotto un peso, non volendo venire spogliati ma sopravvestiti, perché ciò che è mortale venga assorbito dalla vita. E' Dio che ci ha fatti per questo e ci ha dato la caparra dello Spirito. Così, dunque, siamo sempre pieni di fiducia e sapendo che finché abitiamo nel corpo siamo in esilio lontano dal Signore, camminiamo nella fede e non ancora in visione. Siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo ed abitare presso il Signore.

Responsorio Prima Lettura
Mt 5, 11. 12a. 10

R. Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno per causa mia.
Rallegratevi ed esultate: grande è la vostra ricompensa nei cieli.
V. Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
R. Rallegratevi ed esultate: grande è la vostra ricompensa nei cieli.

Seconda Lettura
Dal Trattato "Sulle vergini" di sant'Ambrogio, vescovo (Lib. 1, cap. 2. 5. 7-9; PL 16, 189-191)
Non ancora capace di soffrire e già matura per la vittoria

E' il giorno natalizio per il cielo di una vergine: seguiamone l'integrità. E' il giorno natalizio di una martire: offriamo come lei il nostro sacrificio. E' il giorno natalizio di sant'Agnese! Si dice che subì il martirio a dodici anni. Quanto è detestabile questa barbarie, che non ha saputo risparmiare neppure un'età così tenera! Ma certo assai più grande fu la forza della fede, che ha trovato testimonianza in una vita ancora all'inizio. Un corpo così minuscolo poteva forse offrire spazio ai colpi della spada? Eppure colei che sembrava inaccessibile al ferro, ebbe tanta forza da vincere il ferro. Le fanciulle, sue coetanee, tremano anche allo sguardo severo dei genitori ed escono in pianti e urla per piccole punture, come se avessero ricevuto chissà quali ferite. Agnese invece rimane impavida fra le mani del carnefici, tinte del suo sangue. Se ne sta salda sotto il peso delle catene e offre poi tutta la sua persona alla spada del carnefice, ignara di che cosa sia il morire, ma pur già pronta alla morte. Trascinata a viva forza all'altare degli dei e posta fra i carboni accesi, tende le mani a Cristo, e sugli stessi altari sacrileghi innalza il trofeo del Signore vittorioso. Mette il collo e le mani in ceppi di ferro, anche se nessuna catena poteva serrare membra così sottili. Nuovo genere di martirio! Non era ancora capace di subire tormenti, eppure era già matura per la vittoria. Fu difficile la lotta, ma facile la corona. La tenera età diede una perfetta lezione di fortezza. Una sposa novella non andrebbe si rapida alle nozze come questa vergine andò al luogo del supplizio: gioiosa, agile, con il capo adorno non di corone, ma del Cristo, non di fiori, ma di nobili virtù. Tutti piangono, lei no. I più si meravigliano che, prodiga di una vita non ancora gustata, la doni come se l'avesse interamente goduta. Stupirono tutti che già fosse testimone della divinità colei che per l'età non poteva ancora essere arbitra di sé. Infine fece sì che si credesse alla sua testimonianza in favore di Dio, lei, cui ancora non si sarebbe creduto se avesse testimoniato in favore di uomini. Invero ciò che va oltre la natura è dall'Autore della natura. A quali terribili minacce non ricorse il magistrato, per spaventarla, a quali dolci lusinghe per convincerla, e di quanti aspiranti alla sua mano non le parlò per farla recedere dal suo proposito! Ma essa: "E' un'offesa allo Sposo attendere un amante. Mi avrà chi mi ha scelta per primo. Carnefice, perché indugi? Perisca questo corpo: esso può essere amato e desiderato, ma io non lo voglio". Stette ferma, pregò, chinò la testa. Avresti potuto vedere il carnefice trepidare, come se il condannato fosse lui, tremare la destra del boia, impallidire il volto di chi temeva il pericolo altrui, mentre la fanciulla non temeva il proprio. Avete dunque in una sola vittima un doppio martirio, di castità e di fede. Rimase vergine e conseguì la palma del martirio.

Responsorio Seconda Lettura
R. Celebriamo sant'Agnese, ricordiamo la sua passione:
nella sua giovinezza, sconfisse la morte e guadagnò la vita.
V. Il suo unico amore fu colui che dà la vita;
R. nella sua giovinezza, sconfisse la morte e guadagnò la vita.

Preghiamo
O Dio onnipotente ed eterno, che scegli le creature miti e deboli per confondere la potenza del mondo, concedi a noi, che celebriamo la nascita al cielo di sant'Agnese vergine e martire, di imitare la sua eroica costanza nella fede. Per Cristo, nostro Signore.

R. Amen.

Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.

LODI

Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Inno
O martire di Dio,
discepolo fedele
che hai segnato nel sangue
il patto del battesimo!

Tu dividi con Cristo,
agnello del riscatto,
la croce e la vittoria
nel regno dei beati.

Intercedi per noi
pellegrini nel tempo
e guida i nostri passi
sulla via della pace.

Tu libera gli oppressi,
sostieni i vacillanti,
e raduna i dispersi
nell'amore del Padre.

A te sia lode, o Cristo,
parola del Dio vivo,
che sveli nel martirio
la forza del tuo Spirito. Amen.

1a Antifona
Con il suo anello mi ha impegnata il mio Signore Gesù Cristo; ha posto sul mio capo la corona di sposa.

1° Salmo
SALMO 62, 2-9

O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco,
di te ha sete l'anima mia,
a te anela la mia carne,
come terra deserta, arida, senz'acqua.

Così nel santuario ti ho cercato,
per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita,
le mie labbra diranno la tua lode.

Così ti benedirò finché io viva,
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito,
e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.

Nel mio giaciglio di te mi ricordo,
penso a te nelle veglie notturne,
tu sei stato il mio aiuto;
esulto di gioia all'ombra delle tue ali.

A te si stringe
l'anima mia.
La forza della tua destra
mi sostiene.

1a Antifona
Con il suo anello mi ha impegnata il mio Signore Gesù Cristo; ha posto sul mio capo la corona di sposa.

2a Antifona
Sono promessa a Cristo, più bello del sole e della luna, Signore degli angeli.

Cantico
CANTICO Dn 3, 57-88. 56

Benedite, opere tutte del Signore, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Benedite, angeli del Signore, il Signore,
benedite, cieli, il Signore.

Benedite, acque tutte, che siete sopra i cieli, il Signore,
benedite, potenze tutte del Signore, il Signore.
Benedite, sole e luna, il Signore,
benedite, stelle del cielo, il Signore.

Benedite, piogge e rugiade, il Signore.
benedite, o venti tutti, il Signore.
Benedite, fuoco e calore, il Signore,
benedite, freddo e caldo, il Signore.

Benedite, rugiada e brina, il Signore,
benedite, gelo e freddo, il Signore.
Benedite, ghiacci e nevi, il Signore,
benedite, notti e giorni, il Signore.

Benedite, luce e tenebre, il Signore,
benedite, folgori e nubi, il Signore.
Benedica la terra il Signore,
lo lodi e lo esalti nei secoli.

Benedite, monti e colline, il Signore,
benedite, creature tutte che germinate sulla terra, il Signore.
Benedite, sorgenti, il Signore,
benedite, mari e fiumi, il Signore.

Benedite, mostri marini
e quanto si muove nell'acqua, il Signore,
benedite, uccelli tutti dell'aria, il Signore.
Benedite, animali tutti, selvaggi e domestici, il Signore,
benedite, figli dell'uomo, il Signore.

Benedica Israele il Signore,
lo lodi e lo esalti nei secoli.
Benedite, sacerdoti del Signore, il Signore,
benedite, o servi del Signore, il Signore.

Benedite, spiriti e anime dei giusti, il Signore,
benedite, pii e umili di cuore, il Signore.
Benedite, Anania, Azaria e Misaele, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

Benediciamo il Padre e il Figlio con lo Spirito Santo,
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Benedetto sei tu, Signore, nel firmamento del cielo,
degno di lode e di gloria nei secoli.

2a Antifona
Sono promessa a Cristo, più bello del sole e della luna, Signore degli angeli.

3a Antifona
Rallegratevi, fate festa con me, ora vivo accanto a lui nella splendida dimora dei santi.

Salmo di Lode
SALMO 149

Cantate al Signore un canto nuovo;
la sua lode nell'assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo Creatore,
esultino nel loro Re i figli di Sion.

Lodino il suo nome con danze,
con timpani e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo,
incorona gli umili di vittoria.

Esultino i fedeli nella gloria,
sorgano lieti dai loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca
e la spada a due tagli nelle loro mani,

per compiere la vendetta tra i popoli
e punire le genti;
per stringere in catene i loro capi,
i loro nobili in ceppi di ferro;

per eseguire su di essi
il giudizio già scritto:
questa è la gloria
per tutti i suoi fedeli.

3a Antifona
Rallegratevi, fate festa con me, ora vivo accanto a lui nella splendida dimora dei santi.

Lettura Breve
2 Cor 1, 3-5

Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra tribolazione perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in qualsiasi genere di afflizione con la consolazione con cui siamo consolati noi stessi da Dio. Infatti, come abbondano le sofferenze di Cristo in noi, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione.

Responsorio Breve
R. Dio la sostiene con la luce del suo volto.
Dio la sostiene con la luce del suo volto.
V. Non potrà vacillare: Dio è con lei
con la luce del suo volto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Dio la sostiene con la luce del suo volto.

Antifona al Benedictus
Ti ho tanto cercato, e ora contemplo il tuo volto; tanto sperato, e ora sei mio; in terra ti ho amato senza misura ora sono tua per sempre.

Cantico di Zaccaria (Lc 1, 68-79)
Il Messia e il suo Precursore

Benedetto il Signore Dio d'Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente
nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo
perché andrai innanzi al Signore
a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio,
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre
e nell'ombra della morte

e dirigere i nostri passi
sulla via della pace.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen

Antifona al Benedictus
Ti ho tanto cercato, e ora contemplo il tuo volto; tanto sperato, e ora sei mio; in terra ti ho amato senza misura ora sono tua per sempre.

Invocazioni
In unione con i santi martiri uccisi a causa del vangelo, celebriamo e invochiamo il nostro Salvatore, testimone fedele di Dio Padre:
Ci hai redenti con il tuo sangue, o Signore.
Per i tuoi martiri, che abbracciarono la morte a testimonianza della fede,
- donaci la vera libertà di spirito.
Per i tuoi martiri, che confessarono la fede sino all'effusione del sangue,
- da' a noi una fede pura e coerente.
Per i tuoi martiri, che seguirono le tue orme sul cammino della croce,
- fa' che sosteniamo con fortezza le prove della vita.
Per i tuoi martiri, che lavarono le vesti nel sangue dell'Agnello,
- donaci di vincere le seduzioni della carne e del mondo.
Padre nostro.

Preghiamo
O Dio onnipotente ed eterno, che scegli le creature miti e deboli per confondere la potenza del mondo, concedi a noi, che celebriamo la nascita al cielo di sant'Agnese vergine e martire, di imitare la sua eroica costanza nella fede. Per Cristo, nostro Signore.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.

ORA MEDIA NONA

Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Inno
Signore, forza degli esseri,
Dio immutabile, eterno,
tu segni i ritmi del mondo:
i giorni, i secoli, il tempo.

Irradia di luce la sera,
fa' sorgere oltre la morte,
nello splendore dei cieli,
il giorno senza tramonto.

Sia lode al Padre altissimo,
al Figlio e al Santo Spirito,
com'era nel principio,
ora e nei secoli eterni. Amen.

1a Antifona
Mi conforti il tuo amore, o Dio, secondo la tua promessa.

1° Salmo
SALMO 118, 73-80

Le tue mani mi hanno fatto e plasmato;
fammi capire e imparerò i tuoi comandi.
I tuoi fedeli al vedermi avranno gioia,
perché ho sperato nella tua parola.

Signore, so che giusti sono i tuoi giudizi
e con ragione mi hai umiliato.
Mi consoli la tua grazia,
secondo la tua promessa al tuo servo.

Venga su di me la tua misericordia e avrò vita,
poiché la tua legge è la mia gioia.
Siano confusi i superbi che a torto mi opprimono;
io mediterò la tua legge.

Si volgano a me i tuoi fedeli
e quelli che conoscono i tuoi insegnamenti.
Sia integro il mio cuore nei tuoi precetti,
perché non resti confuso.

1a Antifona
Mi conforti il tuo amore, o Dio, secondo la tua promessa.

2a Antifona
Liberami dai miei nemici, o Dio, quando insorgono contro di me!

2° Salmo
SALMO 58, 2-5. 10-11. 17-18
Domanda di protezione dagli aggressori

Liberami dai nemici, mio Dio,
proteggimi dagli aggressori.
Liberami da chi fa il male,
salvami da chi sparge sangue.

Ecco, insidiano la mia vita,
contro di me si avventano i potenti.

Signore, non c'è colpa in me, non c'è peccato;
senza mia colpa accorrono e si appostano.
Svègliati, vienimi incontro e guarda.

A te, mia forza, io mi rivolgo:
sei tu, o Dio, la mia difesa.
La grazia del mio Dio mi viene in aiuto,
Dio mi farà sfidare i miei nemici.

Ma io canterò la tua potenza,
al mattino esalterò la tua grazia
perché sei stato mia difesa,
mio rifugio nel giorno del pericolo.

O mia forza, a te voglio cantare,
poiché tu sei, o Dio, la mia difesa,
tu, o mio Dio, sei la mia misericordia.

2a Antifona
Liberami dai miei nemici, o Dio, quando insorgono contro di me!

3a Antifona
Beato l'uomo che è provato da Dio: il Signore ferisce e risana.

3° Salmo
SALMO 59
Preghiera dopo la sventura

Dio, tu ci hai respinti, ci hai dispersi;
ti sei sdegnato: ritorna a noi.

Hai scosso la terra, l'hai squarciata,
risana le sue fratture, perché sta crollando.
Hai inflitto al tuo popolo dure prove,
ci hai fatto bere vino da vertigini.

Hai dato un segnale ai tuoi fedeli
perché fuggissero lontano dagli archi.

Perché i tuoi amici siano liberati,
salvaci con la destra e a noi rispondi.

Dio ha parlato nel suo tempio:
"Esulto e divido Sichem,
misuro la valle di Succot.

Mio è Gàlaad, mio è Manasse,
Efraim è la difesa del mio capo,
Giuda lo scettro del mio comando.

Moab è il bacino per lavarmi,
sull'Idumea getterò i miei sandali,
sulla Filistea canterò vittoria".

Chi mi condurrà alla città fortificata,
chi potrà guidarmi fino all'Idumea?
Non forse tu, o Dio, che ci hai respinti,
e più non esci, o Dio, con le nostre schiere?

Nell'oppressione vieni in nostro aiuto
perché vana è la salvezza dell'uomo.
Con Dio noi faremo prodigi:
egli calpesterà i nostri nemici.

3a Antifona
Beato l'uomo che è provato da Dio: il Signore ferisce e risana.

Lettura Breve
Sap 3, 1-2a. 3b

Le anime dei giusti, invece, sono nelle mani di Dio, nessun tormento le toccherà. Agli occhi degli stolti parve che morissero; ma essi sono nella pace.

V. Torneranno nella gioia del raccolto,
R. canteranno i prodigi del Signore.

Preghiamo
O Dio onnipotente ed eterno, che scegli le creature miti e deboli per confondere la potenza del mondo, concedi a noi, che celebriamo la nascita al cielo di sant'Agnese vergine e martire, di imitare la sua eroica costanza nella fede. Per Cristo, nostro Signore.

Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.

VESPRI

Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Inno
O Dio, dei santi martiri,
eredità e corona,
benedici il tuo popolo.

Nel nome di sant'Agnese
perdona i nostri debiti,
rinnova i nostri cuori.

Testimone di Cristo,
confermò col suo sangue
l'annunzio della fede.

Amico del Signore,
egli giunse alla gloria
per la via della croce.

La luce del tuo martire
ci guidi nel cammino
verso la meta eterna.

Sia onore e gloria al Padre,
al Figlio e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

1a Antifona
Non temo le torture, non cedo alle lusinghe: io sono vergine di Cristo.

1° Salmo
SALMO 114

Amo il Signore perché ascolta
il grido della mia preghiera.
Verso di me ha teso l'orecchio
nel giorno in cui lo invocavo.

Mi stringevano funi di morte,
ero preso nei lacci degli inferi.

Mi opprimevano tristezza e angoscia
e ho invocato il nome del Signore:
"Ti prego, Signore, salvami".

Buono e giusto è il Signore,
il nostro Dio è misericordioso.
Il Signore protegge gli umili:
ero misero ed egli mi ha salvato.

Ritorna, anima mia, alla tua pace,
poiché il Signore ti ha beneficato;

egli mi ha sottratto dalla morte,
ha liberato i miei occhi dalle lacrime,
ha preservato i miei piedi dalla caduta.

Camminerò alla presenza del Signore
sulla terra dei viventi.

1a Antifona
Non temo le torture, non cedo alle lusinghe: io sono vergine di Cristo.

2a Antifona
A Cristo, mio sposo, rimango fedele; mi dono a lui con tutto il mio amore.

2° Salmo
SALMO 115

Ho creduto anche quando dicevo:
"Sono troppo infelice".
Ho detto con sgomento:
"Ogni uomo è inganno".

Che cosa renderò al Signore
per quanto mi ha dato?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.

Adempirò i miei voti al Signore,
davanti a tutto il suo popolo.
Preziosa agli occhi del Signore
è la morte dei suoi fedeli.

Sì, io sono il tuo servo, Signore,
io sono tuo servo, figlio della tua ancella;
hai spezzato le mie catene.

A te offrirò sacrifici di lode
e invocherò il nome del Signore.

Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo,
negli atri della casa del Signore,
in mezzo a te, Gerusalemme.

2a Antifona
A Cristo, mio sposo, rimango fedele; mi dono a lui con tutto il mio amore.

3a Antifona
Ti benedico, Padre: per Cristo, tuo figlio e mio Signore, ho vinto nell'ora del martirio.

Cantico
CANTICO Ap 4, 11; 5, 9. 10. 12

Tu sei degno, o Signore e Dio nostro,
di ricevere la gloria,
l'onore e la potenza,

perché tu hai creato tutte le cose,
per la tua volontà furono create,
per il tuo volere sussistono.

Tu sei degno, o Signore,
di prendere il libro
e di aprirne i sigilli,

perché sei stato immolato
e hai riscattato per Dio con il tuo sangue
uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione

e li hai costituiti per il nostro Dio
un regno di sacerdoti
e regneranno sopra la terra.

L'Agnello che fu immolato è degno di potenza,
ricchezza, sapienza e forza,
onore, gloria e benedizione.

3a Antifona
Ti benedico, Padre: per Cristo, tuo figlio e mio Signore, ho vinto nell'ora del martirio.

Lettura breve
1 Pt 4, 13-14

Carissimi, nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi perché anche nella rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare. Beati voi, se venite insultati per il nome di Cristo, perché lo Spirito della gloria e lo Spirito di Dio riposa su di voi.

Responsorio
R. Il Signore ti ha scelta e ti ha prediletta.
Il Signore ti ha scelta e ti ha prediletta.
V. Nella sua tenda ti ha fatto abitare.
e ti ha prediletta.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Il Signore ti ha scelta e ti ha prediletta.

Antifona al Magnificat
Le mani al cielo, Agnese pregava il Padre: Ora vengo a te, accoglimi; te solo ho amato, te solo ho cercato.

Cantico della Beata Vergine (Lc 1, 46-55)
Esultanza dell'anima nel Signore

L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona al Magnificat
Le mani al cielo, Agnese pregava il Padre: Ora vengo a te, accoglimi; te solo ho amato, te solo ho cercato.

Intercessioni
Nell'ora in cui Cristo, re dei martiri, offrì per noi la sua vita nella cena pasquale e nell'oblazione cruenta sulla croce, s'innalzi a lui la lode della Chiesa:
Noi ti lodiamo e ti adoriamo, Signore.
Noi ti lodiamo e ti adoriamo, o Cristo, causa e modello di ogni martirio, perché ci hai amati sino alla fine,
- noi ti lodiamo e ti adoriamo, Signore.
Perché hai chiamato i peccatori pentiti al premio della vita eterna,
- noi ti lodiamo e ti adoriamo, Signore.
Perché hai comandato alla tua Chiesa di offrire il sangue della nuova ed eterna alleanza, sparso per la remissione dei peccati,
- noi ti lodiamo e ti adoriamo, Signore.
Perché in questo giorno ci hai dato la grazia di perseverare nella fede,
- noi ti lodiamo e ti adoriamo, Signore.
Perché hai associato molti fratelli alla tua morte redentrice,
- noi ti lodiamo e ti adoriamo, Signore.
Padre nostro.

Preghiamo
O Dio onnipotente ed eterno, che scegli le creature miti e deboli per confondere la potenza del mondo, concedi a noi, che celebriamo la nascita al cielo di sant'Agnese vergine e martire, di imitare la sua eroica costanza nella fede. Per Cristo, nostro Signore.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.