26 marzo 2022 - Sabato - Tempo: Quaresima - Terza Settimana di Quaresima - Terza settimana del salterio

MESSA

Antifona d'Ingresso
Anima mia, benedici il Signore, non dimenticare tanti suoi benefici: egli perdona tutte le tue colpe.

Colletta
O Dio, nostro Padre, che nella celebrazione della Quaresima ci fai pregustare la gioia della Pasqua, donaci di approfondire e vivere i misteri della redenzione per godere la pienezza dei suoi frutti. Per Cristo, nostro Signore.

Prima Lettura
Os 6, 1-6
Dal libro del profeta Osea.
"Venite, ritorniamo al Signore: egli ci ha straziato ed egli ci guarirà. Egli ci ha percosso ed egli ci fascerà. Dopo due giorni ci ridarà la vita e il terzo ci farà rialzare, e noi vivremo alla sua presenza. Affrettiamoci a conoscere il Signore, la sua venuta è sicura come l'aurora. Verrà a noi come la pioggia d'autunno, come la pioggia di primavera che feconda la terra". Che dovrò fare per te, Èfraim, che dovrò fare per te, Giuda? Il vostro amore è come una nube del mattino, come la rugiada che all'alba svanisce. Per questo li ho abbattuti per mezzo dei profeti, li ho uccisi con le parole della mia bocca e il mio giudizio sorge come la luce: poiché voglio l'amore e non il sacrificio, la conoscenza di Dio più degli olocàusti.

Salmo
Salmo 50 (51)
Voglio l'amore e non il sacrificio.
Oppure:
Tu gradisci, o Dio, gli umili di cuore.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.

Tu non gradisci il sacrificio;
se offro olocàusti, tu non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.

Nella tua bontà fa' grazia a Sion,
ricostruisci le mura di Gerusalemme.
Allora gradirai i sacrifici legittimi,
l'olocàusto e l'intera oblazione.

Canto al Vangelo

Gloria e lode a te, o Cristo!

Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore.

Gloria e lode a te, o Cristo!

Vangelo
Lc 18, 9-14

Dal vangelo secondo Luca.
In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l'intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: "Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: "O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo". Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: "O Dio, abbi pietà di me peccatore". Io vi dico: questi, a differenza dell'altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato".

Sulle Offerte
O Dio, che ci doni la grazia di accostarci con animo purificato ai misteri pasquali, fa' che celebrando i giorni della loro istituzione ti rendiamo l'omaggio di una lode a te gradita. Per Cristo nostro Signore.

Comunione
Il pubblicano, stando a distanza, si batteva il petto e diceva: "O Dio, abbi pietà di me peccatore".

Dopo la Comunione
Signore, il pane del cielo che ci doni con tanta larghezza, susciti in noi sincera devozione e coerenza di vita. Per Cristo nostro Signore.

UFFICIO DELLE LETTURE

Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

Inno
Protesi alla gioia pasquale,
sulle orme di Cristo Signore,
seguiamo l'austero cammino
della santa Quaresima.

La legge e i profeti annunziarono
dei quaranta giorni il mistero;
Gesù consacrò nel deserto
questo tempo di grazia.

Sia parca e frugale la mensa,
sia sobria la lingua ed il cuore;
fratelli, è tempo di ascoltare
la voce dello Spirito.

Forti nella fede vigiliamo
contro le insidie del nemico:
ai servi fedeli è promessa
la corona di gloria.

Sia lode al Padre onnipotente,
al Figlio Gesù redentore,
allo Spirito Santo Amore,
nei secoli dei secoli. Amen.

1a Antifona
Ringraziamo Dio per la sua misericordia: ha fatto prodigi a salvezza dell'uomo.

1° Salmo
SALMO 106, 1-16
Ringraziamento per la liberazione

Celebrate il Signore perché è buono,
perché eterna è la sua misericordia.
Lo dicano i riscattati del Signore,
che egli liberò dalla mano del nemico

e radunò da tutti i paesi,
dall'oriente e dall'occidente,
dal settentrione e dal mezzogiorno.

Vagavano nel deserto, nella steppa,
non trovavano il cammino
per una città dove abitare.

Erano affamati e assetati,
veniva meno la loro vita.

Nell'angoscia gridarono al Signore
ed egli li liberò dalle loro angustie.

Li condusse sulla via retta,
perché camminassero verso una città dove abitare.

Ringrazino Dio per la sua misericordia:
ha fatto prodigi a salvezza dell'uomo;

poiché saziò il desiderio dell'assetato,
e l'affamato ricolmò di beni.

Abitavano nelle tenebre e nell'ombra di morte,
prigionieri della miseria e dei ceppi,
perché si erano ribellati alla parola di Dio
e avevano disprezzato il disegno dell'Altissimo.

Egli piegò il loro cuore sotto le sventure;
cadevano e nessuno li aiutava.

Nell'angoscia gridarono al Signore
ed egli li liberò dalle loro angustie.

Li fece uscire dalle tenebre e dall'ombra di morte
e spezzò le loro catene.

Ringrazino Dio per la sua misericordia:
ha fatto prodigi a salvezza dell'uomo;

perché ha infranto le porte di bronzo
e ha spezzato le sbarre di ferro.

1a Antifona
Ringraziamo Dio per la sua misericordia: ha fatto prodigi a salvezza dell'uomo.

2a Antifona
Abbiamo veduto, o Dio, le tue opere, le meraviglie che hai fatto per noi.

2° Salmo
SALMO 106, 17-32
Ringraziamento per la liberazione

Stolti per la loro iniqua condotta,
soffrivano per i loro misfatti;
rifiutavano ogni nutrimento
e già toccavano le soglie della morte.

Nell'angoscia gridarono al Signore
ed egli li liberò dalle loro angustie.

Mandò la sua parola e li fece guarire,
li salvò dalla distruzione.

Ringrazino Dio per la sua misericordia:
ha fatto prodigi a salvezza dell'uomo.

Offrano a lui sacrifici di lode,
narrino con giubilo le sue opere.

Coloro che solcavano il mare sulle navi
e commerciavano sulle grandi acque,
videro le opere del Signore,
i suoi prodigi nel mare profondo.

Egli parlò e fece levare un vento burrascoso
che sollevò i suoi flutti.

Salivano fino al cielo,
scendevano negli abissi;
la loro anima languiva nell'affanno.

Ondeggiavano e barcollavano come ubriachi,
tutta la loro perizia era svanita.

Nell'angoscia gridarono al Signore
ed egli li liberò dalle loro angustie.

Ridusse la tempesta alla calma,
tacquero i flutti del mare.
Si rallegrarono nel vedere la bonaccia
ed egli li condusse al porto sospirato.

Ringrazino Dio per la sua misericordia:
ha fatto prodigi a salvezza dell'uomo.

Lo esaltino nell'assemblea del popolo,
lo lodino nel consesso degli anziani.

2a Antifona
Abbiamo veduto, o Dio, le tue opere, le meraviglie che hai fatto per noi.

3a Antifona
I giusti vedano le opere di Dio, ne gioiscano e comprendano il suo amore.

3° Salmo
SALMO 106, 33-43
Ringraziamento per la liberazione

Ridusse i fiumi a deserto,
a luoghi aridi le fonti d'acqua
e la terra fertile a palude
per la malizia dei suoi abitanti.

Ma poi cambiò il deserto in lago,
e la terra arida in sorgenti d'acqua.
Là fece dimorare gli affamati
ed essi fondarono una città dove abitare.

Seminarono campi e piantarono vigne,
e ne raccolsero frutti abbondanti.
Li benedisse e si moltiplicarono,
non lasciò diminuire il loro bestiame.

Ma poi, ridotti a pochi, furono abbattuti,
perché oppressi dalle sventure e dal dolore.
Colui che getta il disprezzo sui potenti
li fece vagare in un deserto senza strade.

Ma risollevò il povero dalla miseria
e rese le famiglie numerose come greggi.

Vedono i giusti e ne gioiscono
e ogni iniquo chiude la sua bocca.
Chi è saggio osservi queste cose
e comprenderà la bontà del Signore.

3a Antifona
I giusti vedano le opere di Dio, ne gioiscano e comprendano il suo amore.

Prima Lettura
V. Chi fa la verità, viene alla luce:
R. le sue opere si riveleranno a tutti.

Dal libro dell'Esodo 40, 16-38
Erezione del santuario. La nube del Signore

In quei giorni: Mosè fece in tutto secondo quanto il Signore gli aveva ordinato. Così fece: nel secondo anno, nel primo giorno del primo mese fu eretta la Dimora. Mosè eresse la Dimora: pose le sue basi, dispose le assi, vi fissò le traverse e rizzò le colonne; poi stese la tenda sopra la Dimora e sopra ancora mise la copertura della tenda, come il Signore gli aveva ordinato. Prese la Testimonianza, la pose dentro l'arca; mise le stanghe all'arca e pose il coperchio sull'arca; poi introdusse l'arca nella Dimora, collocò il velo che doveva far da cortina e lo tese davanti all'arca della Testimonianza, come il Signore aveva ordinato a Mosè. Nella tenda del convegno collocò la tavola, sul lato settentrionale della Dimora, al di fuori del velo. Dispose su di essa il pane in focacce sovrapposte alla presenza del Signore, come il Signore aveva ordinato a Mosè. Collocò inoltre il candelabro nella tenda del convegno, di fronte alla tavola sul lato meridionale della Dimora, e vi preparò sopra le lampade davanti al Signore, come il Signore aveva ordinato a Mosè. Collocò poi l'altare d'oro nella tenda del convegno, davanti al velo, e bruciò su di esso il profumo aromatico, come il Signore aveva ordinato a Mosè. Mise infine la cortina all'ingresso della Dimora. Poi collocò l'altare degli olocausti all'ingresso della Dimora, della tenda del convegno, e offrì su di esso l'olocausto e l'offerta, come il Signore aveva ordinato a Mosè. Collocò la conca fra la tenda del convegno e l'altare e vi mise dentro l'acqua per le abluzioni. Mosè, Aronne e i suoi figli si lavavano con essa le mani e i piedi: quando entravano nella tenda del convegno e quando si accostavano all'altare, essi si lavavano, come il Signore aveva ordinato a Mosè. Infine eresse il recinto intorno alla Dimora e all'altare e mise la cortina alla porta del recinto. Così Mosè terminò l'opera. Allora la nube coprì la tenda del convegno e la Gloria del Signore riempì la Dimora. Mosè non poté entrare nella tenda del convegno, perché la nube dimorava su di essa e la Gloria del Signore riempiva la Dimora. Ad ogni tappa, quando la nube s'innalzava e lasciava la Dimora, gli Israeliti levavano l'accampamento. Se la nube non si innalzava, essi non partivano, finché non si fosse innalzata. Perché la nube del Signore durante il giorno rimaneva sulla Dimora e durante la notte vi era in essa un fuoco, visibile a tutta la casa d'Israele, per tutto il tempo del loro viaggio.

Responsorio Prima Lettura
Cfr. 1 Cor 10, 1. 2; Es 40, 34. 35

R. I nostri padri furono tutti sotto la nube, tutti attraversarono il mare,
tutti in Mosè furono battezzati, nella nube e nel mare.
V. La gloria del Signore riempì la tenda del convegno, la nube la copriva tutta.
R. Tutti, in Mosè, furono battezzati, nella nube e nel mare.

Seconda Lettura
Dai "Discorsi" di san Gregorio Nazianzeno, vescovo (Disc. 14 sull'amore ai poveri, 38, 40; PG 35, 907. 910)
Serviamo Cristo nei poveri

Afferma la Scrittura: "Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia" (Mt 5, 7). La misericordia non ha l'ultimo posto nelle beatitudini. Osserva ancora: Beato l'uomo che ha cura del misero e del povero (cfr. Salmo 40, 2) e parimenti: Buono è colui che è pietoso e dà in prestito (cfr. Salmo 111, 5). In un altro luogo si legge ancora: Tutto il giorno il giusto ha compassione e dà in prestito (cfr. Salmo 36, 26). Conquistiamoci la benedizione, facciamo in modo di essere chiamati comprensivi, cerchiamo di essere benevoli. Neppure la notte sospenda i tuoi doveri di misericordia. Non dire: "Ritornerò indietro e domani ti darò aiuto". Nessun intervallo si interponga fra il tuo proposito e l'opera di beneficenza. La beneficenza, infatti, non consente indugi. Spezza il tuo pane all'affamato e introduci i poveri e i senza tetto in casa tua (cfr. Is 58, 7) e questo fallo con animo lieto e premuroso. Te lo dice l'Apostolo: Quando fai opere di misericordia, compile con gioia (cfr. Rm 12, 8) e la grazia del beneficio che rechi ti sarà allora duplicata dalla sollecitudine e tempestività. Infatti ciò che si dona con animo triste e per costrizione non riesce gradito e non ha nulla di simpatico. Quando pratichiamo le opere di misericordia, dobbiamo essere lieti e non piangere: "Se allontanerai da te la meschinità e le preferenze", cioè la grettezza e la discriminazione come pure le esitazioni e le critiche, la tua ricompensa sarà grande. "Allora la tua luce sorgerà come l'aurora e la tua ferita si rimarginerà presto" (Is 58, 8). E chi è che non desideri la luce e la santità? Perciò, o servi di Cristo, suoi fratelli e coeredi, se ritenete che la mia parola meriti qualche attenzione, ascoltatemi: finché ci è dato di farlo, visitiamo Cristo, curiamo Cristo, alimentiamo Cristo, vestiamo Cristo, ospitiamo Cristo, onoriamo Cristo non solo con la nostra tavola, come alcuni hanno fatto, né solo con gli unguenti, come Maria Maddalena, né soltanto con il sepolcro, come Giuseppe d'Arimatea, né con le cose che servono alla sepoltura, come Nicodemo, che amava Cristo solo per metà, e neppure infine con l'oro, l'incenso e la mirra, come fecero, già prima di questi nominati, i Magi. Ma, poiché il Signore di tutti vuole la misericordia e non il sacrificio, e poiché la misericordia vale più di migliaia di grassi agnelli, offriamogli appunto questa nei poveri e in coloro che oggi sono avviliti fino a terra. Così quando ce ne andremo di qui, verremo accolti negli eterni tabernacoli, nella comunione con Cristo Signore, al quale sia gloria nei secoli. Amen.

Responsorio Seconda Lettura
Cfr. Mt 25, 35. 40; Gv 15, 12

R. Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato.
Quando avete fatto queste cose a uno solo dei miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.
V. questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati.
R. Quando avete fatto queste cose a uno solo dei miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.

Preghiamo
Nella gioia che già pregustiamo, Signore, in questa celebrazione della Quaresima, fa' che ci inseriamo sempre più nei misteri della Pasqua, per godere la pienezza dei suoi frutti. Per Cristo, nostro Signore.

R. Amen.

Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.

LODI

Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

Inno
Nella santa assemblea,
o nel segreto dell'anima,
prostriamoci e imploriamo
la divina clemenza.

Dall'ira del giudizio
liberaci, o Padre buono;
non togliere ai tuoi figli
il segno della tua gloria.

Ricorda che ci plasmasti
col soffio del tuo Spirito:
siam tua vigna, tuo popolo,
e opera delle tue mani.

Perdona i nostri errori,
sana le nostre ferite,
guidaci con la tua grazia
alla vittoria pasquale.

Sia lode al Padre altissimo,
al Figlio e al Santo Spirito
com'era nel principio,
ora e nei secoli eterni. Amen.

1a Antifona
Vicino sei tu, Signore, e vere tutte le tue vie.

1° Salmo
SALMO 118, 145-152
Promessa di osservare la legge di Dio

T'invoco con tutto il cuore, Signore, rispondimi;
custodirò i tuoi precetti.
Io ti chiamo, salvami,
e seguirò i tuoi insegnamenti.

Precedo l'aurora e grido aiuto,
spero sulla tua parola.
I miei occhi prevengono le veglie della notte
per meditare sulle tue promesse.

Ascolta la mia voce, secondo la tua grazia;
Signore, fammi vivere secondo il tuo giudizio.
A tradimento mi assediano i miei persecutori,
sono lontani dalla tua legge.

Ma tu, Signore, sei vicino,
tutti i tuoi precetti sono veri.
Da tempo conosco le tue testimonianze
che hai stabilite per sempre.

1a Antifona
Vicino sei tu, Signore, e vere tutte le tue vie.

2a Antifona
Mi assista, Signore, la tua sapienza: sia con me nella fatica.

Cantico
CANTICO Sap 9, 1-6. 9-11 Signore, dammi la sapienza

Dio dei padri e Signore di misericordia,
che tutto hai creato con la tua parola,
che con la tua sapienza hai formato l'uomo,
perché domini sulle creature che tu hai fatto,

e governi il mondo con santità e giustizia
e pronunzi giudizi con animo retto,
dammi la sapienza, che siede accanto a te in trono
e non mi escludere dal numero dei tuoi figli,

perché io sono tuo servo e figlio della tua ancella,
uomo debole e di vita breve,
incapace di comprendere la giustizia e le leggi.

Anche il più perfetto tra gli uomini,
privo della tua sapienza,
sarebbe stimato un nulla.

Con te è la sapienza che conosce le tue opere,
che era presente quando creavi il mondo;
essa conosce che cosa è gradito ai tuoi occhi
e ciò che è conforme ai tuoi decreti.

Mandala dai cieli santi,
dal tuo trono glorioso,
perché mi assista e mi affianchi nella mia fatica
e io sappia cosa ti è gradito.

Essa tutto conosce e tutto comprende:
mi guiderà con prudenza nelle mie azioni
e mi proteggerà con la sua gloria.

2a Antifona
Mi assista, Signore, la tua sapienza: sia con me nella fatica.

3a Antifona
La fedeltà del Signore rimane per sempre.

Salmo di Lode
SALMO 116
Invito a lodare Dio per il suo amore

Lodate il Signore, popoli tutti,
voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura in eterno.

3a Antifona
La fedeltà del Signore rimane per sempre.

Lettura Breve
Ger 7, 1-4

Questa è la parola che fu rivolta dal Signore a Geremia: "Fermati alla porta del tempio del Signore e là pronunzia questo discorso dicendo: Ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che attraversate queste porte per prostrarvi al Signore. Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Migliorate la vostra condotta e le vostre azioni e io vi farò abitare in questo luogo. Pertanto non confidate nelle parole menzognere di coloro che dicono: Tempio del Signore, tempio del Signore, tempio del Signore è questo!".

Responsorio Breve
R. Non chi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli.
Non chi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli.
V. Ma chi fa la volontà del Padre mio
entrerà nel regno dei cieli.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Non chi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli.

Antifona al Benedictus
In fondo al tempio, con gli occhi bassi, il pubblicano si batteva il petto: O Dio, pietà di me peccatore!

Cantico di Zaccaria (Lc 1, 68-79)
Il Messia e il suo Precursore

Benedetto il Signore Dio d'Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente
nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo
perché andrai innanzi al Signore
a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio,
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre
e nell'ombra della morte

e dirigere i nostri passi
sulla via della pace.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen

Antifona al Benedictus
In fondo al tempio, con gli occhi bassi, il pubblicano si batteva il petto: O Dio, pietà di me peccatore!

Invocazioni
Proclamiamo gioiosamente la nostra fede in Cristo, che con il lavacro della rigenerazione e con la mensa della sua parola e del suo corpo ci fa nascere creature nuove e ci ringiovanisce continuamente. Con questa fede preghiamo:
Rinnovaci sempre, Signore, con la forza del tuo Spirito.
Gesù, mite ed umile di cuore, rivestici dei tuoi sentimenti di umiltà e di misericordia,
-- perché ci perdoniamo sempre gli uni gli altri come tu hai perdonato a noi.
Insegnaci ad avvicinare i poveri e i sofferenti che troviamo sulla nostra strada
-- per imitare te, buon Samaritano.
La beata Vergine, tua Madre, interceda per le vergini a te consacrate,
-- perché vivano con gioia la loro donazione a te nella santa Chiesa.
Donaci un segno della tua misericordia,
-- rimetti a noi i nostri debiti e allontana i castighi che meritiamo.
Padre nostro.

Preghiamo
Nella gioia che già pregustiamo, Signore, in questa celebrazione della Quaresima, fa' che ci inseriamo sempre più nei misteri della Pasqua, per godere la pienezza dei suoi frutti. Per Cristo, nostro Signore.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.

ORA MEDIA NONA

Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

Inno
Signore, forza degli esseri,
Dio immutabile, eterno,
tu segni i ritmi del mondo:
i giorni, i secoli, il tempo.

Irradia di luce la sera,
fa' sorgere oltre la morte,
nello splendore dei cieli,
il giorno senza tramonto.

Sia lode al Padre altissimo,
al Figlio e al Santo Spirito,
com'era nel principio,
ora e nei secoli eterni. Amen.

Antifona
Siamo saldi nella prova: nostra forza è la giustizia di Dio.

1° Salmo
SALMO 118, 121-128

Ho agito secondo diritto e giustizia;
non abbandonarmi ai miei oppressori.
Assicura il bene al tuo servo;
non mi opprimano i superbi.

I miei occhi si consumano nell'attesa
della tua salvezza
e della tua parola di giustizia.
Agisci con il tuo servo secondo il tuo amore
e insegnami i tuoi comandamenti.

Io sono tuo servo, fammi comprendere
e conoscerò i tuoi insegnamenti.
E' tempo che tu agisca, Signore;
hanno violato la tua legge.

Perciò amo i tuoi comandamenti
più dell'oro, più dell'oro fino.
Per questo tengo cari i tuoi precetti
e odio ogni via di menzogna.

Antifona
Siamo saldi nella prova: nostra forza è la giustizia di Dio.

2° Salmo
SALMO 33, 2-11
Il Signore è la salvezza dei giusti

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore,
ascoltino gli umili e si rallegrino.

Celebrate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore e mi ha risposto
e da ogni timore mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
non saranno confusi i vostri volti.

Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo libera da tutte le sue angosce.
L'angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono e li salva.

Gustate e vedete quanto è buono il Signore;
beato l'uomo che in lui si rifugia.
Temete il Signore, suoi santi,
nulla manca a coloro che lo temono.

I ricchi impoveriscono e hanno fame,
ma chi cerca il Signore non manca di nulla.

Antifona
Siamo saldi nella prova: nostra forza è la giustizia di Dio.

3° Salmo
SALMO 33, 12-23
Il Signore è la salvezza dei giusti

Venite, figli, ascoltatemi;
v'insegnerò il timore del Signore.
C'è qualcuno che desidera la vita
e brama lunghi giorni per gustare il bene?

Preserva la lingua dal male,
le labbra da parole bugiarde.
Sta' lontano dal male e fa' il bene,
cerca la pace e perseguila.

Gli occhi del Signore sui giusti,
i suoi orecchi al loro grido di aiuto.
Il volto del Signore contro i malfattori,
per cancellarne dalla terra il ricordo.

Gridano e il Signore li ascolta,
li salva da tutte le loro angosce.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito,
egli salva gli spiriti affranti.

Molte sono le sventure del giusto,
ma lo libera da tutte il Signore.
Preserva tutte le sue ossa,
neppure uno sarà spezzato.

La malizia uccide l'empio
e chi odia il giusto sarà punito.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi,
chi in lui si rifugia non sarà condannato.

Antifona
Siamo saldi nella prova: nostra forza è la giustizia di Dio.

Lettura Breve
Gal 6, 7b-8

Non ci si può prendere gioco di Dio. Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato. Chi semina nella sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione; chi semina nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna.

V. Un animo pentito tu gradisci, o Dio,
R. non disprezzi un cuore affranto e umiliato.

Preghiamo
Nella gioia che già pregustiamo, Signore, in questa celebrazione della Quaresima, fa' che ci inseriamo sempre più nei misteri della Pasqua, per godere la pienezza dei suoi frutti. Per Cristo, nostro Signore.

Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.

IV Domenica di Quaresima
PRIMI VESPRI

Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

Inno
Accogli, o Dio pietoso,
le preghiere e le lacrime
che il tuo popolo effonde
in questo tempo santo.

Tu che scruti e conosci
i segreti dei cuori,
concedi ai penitenti
la grazia del perdono.

Grande è il nostro peccato,
ma più grande è il tuo amore:
cancella i nostri debiti
a gloria del tuo nome.

Risplenda la tua lampada
sopra il nostro cammino,
la tua mano ci guidi
alla meta pasquale.

Ascolta, o Padre altissimo,
tu che regni nei secoli
con il Cristo tuo Figlio
e lo Spirito Santo. Amen.

1a Antifona
Andiamo con gioia alla casa del Signore.

1° Salmo
SALMO 121
Saluto alla città santa di Gerusalemme

Quale gioia, quando mi dissero:
"Andremo alla casa del Signore".
E ora i nostri piedi si fermano
alle tue porte, Gerusalemme!

Gerusalemme è costruita
come città salda e compatta.

Là salgono insieme le tribù, le tribù del Signore,
secondo la legge di Israele,
per lodare il nome del Signore.

Là sono posti i seggi del giudizio,
i seggi della casa di Davide.

Domandate pace per Gerusalemme:
sia pace a coloro che ti amano,
sia pace sulle tue mura,
sicurezza nei tuoi baluardi.

Per i miei fratelli e i miei amici
io dirò: "Su di te sia pace!".
Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederò per te il bene.

1a Antifona
Andiamo con gioia alla casa del Signore.

2a Antifona
Svegliati, o tu che dormi, destati dai morti: Cristo t'illuminerà.

2° Salmo
SALMO 129
Dal profondo a te grido

Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia preghiera.

Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono,
perciò avremo il tuo timore.

Io spero nel Signore,
l'anima mia spera nella sua parola.
L'anima mia attende il Signore
più che le sentinelle l'aurora.

Israele attenda il Signore,
perché presso il Signore è la misericordia,
grande è presso di lui la redenzione;
egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.

2a Antifona
Svegliati, o tu che dormi, destati dai morti: Cristo t'illuminerà.

3a Antifona
Immenso il tuo amore, o Dio: morti per i nostri peccati, ci hai fatto rivivere in Cristo.

Cantico
CANTICO Fil 2, 6-11
Cristo servo di Dio

Cristo Gesù, pur essendo di natura divina,
non considerò un tesoro geloso
la sua uguaglianza con Dio;

ma spogliò se stesso,
assumendo la condizione di servo
e divenendo simile agli uomini;

apparso in forma umana, umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e alla morte di croce.

Per questo Dio l'ha esaltato
e gli ha dato il nome
che è al di sopra di ogni altro nome;

perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra
e sotto terra;

e ogni lingua proclami
che Gesù Cristo è il Signore,
a gloria di Dio Padre.

3a Antifona
Immenso il tuo amore, o Dio: morti per i nostri peccati, ci hai fatto rivivere in Cristo.

Lettura breve
Rm 2, 1-2

Sei inescusabile, chiunque tu sia, o uomo che giudichi; perché mentre giudichi gli altri, condanni te stesso; infatti, tu che giudichi, fai le medesime cose. Eppure noi sappiamo che il giudizio di Dio è secondo verità contro quelli che commettono tali cose.

Responsorio
R. Chi ama il suo fratello rimane nella luce.
Chi ama il suo fratello rimane nella luce.
V. Non vi è in lui nulla di oscuro,
rimane nella luce.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Chi ama il suo fratello rimane nella luce.

Antifona al Magnificat
Cristo ha riconciliato il mondo con Dio; ha fatto di noi una creatura nuova.

Cantico della Beata Vergine (Lc 1, 46-55)
Esultanza dell'anima nel Signore

L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona al Magnificat
Cristo ha riconciliato il mondo con Dio; ha fatto di noi una creatura nuova.

Intercessioni
Glorifichiamo la Provvidenza di Dio Padre, che ha cura di tutte le sue creature, e diciamo con umiltà e fiducia:
Salva, Signore, tutti i tuoi figli.
Datore di ogni bene e fonte di verità, riempi del tuo Spirito il nostro Papa N. e il collegio dei vescovi,
-- custodisci nella vera fede il popolo affidato al loro servizio pastorale.
Unisci nella carità coloro che mangiano lo stesso pane della vita,
-- perché la Chiesa, tuo mistico corpo, si edifichi nell'unità e nella pace.
Aiutaci con la tua grazia a spogliarci dell'uomo vecchio corrotto dalle passioni ingannatrici,
-- rivestici dell'uomo nuovo, creato secondo Dio nella vera giustizia e santità.
Fa' che i peccatori tornino alla tua casa, per i meriti del Cristo salvatore,
-- e partecipino ai benefici della sua redenzione.
Fa' che i nostri fratelli defunti ti lodino senza fine nella gloria del paradiso,
-- dove anche noi un giorno speriamo di cantare le tue misericordie.
Padre nostro.

Preghiamo
O Dio, che per mezzo del tuo Figlio, operi mirabilmente la nostra redenzione, concedi al popolo cristiano di affrettarsi con fede viva e generoso impegno verso la Pasqua ormai vicina. Per Cristo, nostro Signore.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.