MESSA
Antifona d'Ingresso
Il Signore verrà con splendore a visitare il suo popolo nella pace, per fargli dono della sua vita eterna.
Colletta
Rafforza, o Padre, la nostra vigilanza nell'attesa del tuo Figlio, perché illuminati dalla sua parola di salvezza, andiamo incontro a lui con le lampade accese. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Is 48, 17-19
Dal libro del profeta Isaia.
Così dice il Signore, tuo redentore, il Santo d'Israele: "Io sono il Signore, tuo Dio, che ti insegno per il tuo bene, che ti guido per la strada su cui devi andare. Se avessi prestato attenzione ai miei comandi, il tuo benessere sarebbe come un fiume, la tua giustizia come le onde del mare. La tua discendenza sarebbe come la sabbia e i nati dalle tue viscere come i granelli d'arena. Non sarebbe mai radiato né cancellato il suo nome davanti a me".
Salmo
Salmo 1
Chi ti segue, Signore, avrà la luce della vita.
Beato l'uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.
È come albero piantato lungo corsi d'acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene.
Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Il Signore viene, andiamogli incontro: egli è il principe della pace.
Alleluia.
Vangelo
Mt 11, 16-19
Dal vangelo secondo Matteo.
In quel tempo, Gesù disse alle folle: "A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano: "Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!". È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: "È indemoniato". È venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: "Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori". Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie".
Sulle Offerte
Ti siano gradite, Signore, le nostre umili offerte e preghiere; all'estrema povertà dei nostri meriti supplisca l'aiuto della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore.
Comunione
Aspettiamo il nostro Salvatore Gesù Cristo: egli trasfigurerà il nostro corpo mortale a immagine del suo corpo glorioso.
Dopo la Comunione
O Dio, che in questo sacramento ci hai nutriti con il pane della vita, insegnaci a valutare con sapienza i beni della terra, nella continua ricerca dei beni del cielo. Per Cristo nostro Signore.
UFFICIO DELLE LETTURE
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Inno
Verbo, splendore del Padre,
nella pienezza dei tempi
tu sei disceso dal cielo,
per redimere il mondo.
Il tuo Vangelo di pace
ci liberi da ogni colpa,
infonda luce alle menti,
speranza ai nostri cuori.
Quando verrai come giudice,
fra gli splendori del cielo,
accoglici alla tua destra
nell’assemblea dei beati.
Sia lode al Cristo Signore,
al Padre e al Santo Spirito,
com’era nel principio,
ora e nei secoli eterni. Amen.
1a Antifona
Non punirmi, Signore, nel tuo sdegno, abbi pietà di me.
1° Salmo
SALMO 37, 2-5
Implorazione del peccatore in estremo pericolo
Signore, non castigarmi nel tuo sdegno,
non punirmi nella tua ira.
Le tue frecce mi hanno trafitto,
su di me è scesa la tua mano.
Per il tuo sdegno non c'è in me nulla di sano,
nulla è intatto nelle mie ossa per i miei peccati.
Le mie iniquità hanno superato il mio capo,
come carico pesante mi hanno oppresso.
1a Antifona
Non punirmi, Signore, nel tuo sdegno, abbi pietà di me.
2a Antifona
Ogni mio desiderio è di fronte a te, o Signore.
2° Salmo
SALMO 37, 6-13
Implorazione del peccatore in estremo pericolo
Putride e fetide sono le mie piaghe
a causa della mia stoltezza.
Sono curvo e accasciato,
triste mi aggiro tutto il giorno.
I miei fianchi sono torturati,
in me non c'è nulla di sano.
Afflitto e sfinito all'estremo,
ruggisco per il fremito del mio cuore.
Signore, davanti a te ogni mio desiderio
e il mio gemito a te non è nascosto.
Palpita il mio cuore,
la forza mi abbandona,
si spegne la luce dei miei occhi.
Amici e compagni
si scostano dalle mie piaghe,
i miei vicini stanno a distanza.
Tende lacci chi attenta alla mia vita,
trama insidie chi cerca la mia rovina
e tutto il giorno medita inganni.
2a Antifona
Ogni mio desiderio è di fronte a te, o Signore.
3a Antifona
A te confesso la mia colpa; non abbandonarmi, Dio, mia salvezza.
3° Salmo
SALMO 37, 14-23
Implorazione del peccatore in estremo pericolo
Io, come un sordo, non ascolto
e come un muto non apro la bocca;
sono come un uomo
che non sente e non risponde.
In te spero, Signore;
tu mi risponderai, Signore Dio mio.
Ho detto: "Di me non godano,
contro di me non si vantino
quando il mio piede vacilla".
Poiché io sto per cadere
e ho sempre dinanzi la mia pena.
Ecco, confesso la mia colpa,
sono in ansia per il mio peccato.
I miei nemici sono vivi e forti,
troppi mi odiano senza motivo,
mi pagano il bene col male,
mi accusano perché cerco il bene.
Non abbandonarmi, Signore,
Dio mio, da me non stare lontano;
accorri in mio aiuto,
Signore, mia salvezza.
3a Antifona
A te confesso la mia colpa; non abbandonarmi, Dio, mia salvezza.
Prima Lettura
V. Venga a noi la tua misericordia, o Dio,
R. il Salvatore, che hai promesso.
Dal libro del profeta Isaia 27, 1-13
Il Signore coltiverà ancora la sua vigna: rimuoverà il suo popolo e lo radunerà
In quel giorno, il Signore punirà con la spada potente, grande e pesante, il Leviatàn serpente guizzante, il Leviatàn serpente tortuoso e ucciderà il drago che sta nel mare. In quel giorno si dirà: "La vigna deliziosa: cantate di lei!". Io, il Signore, ne sono il guardiano, a ogni istante la irrigo; per timore che venga danneggiata, io ne ho cura notte e giorno. Io non sono in collera. Vi fossero rovi e pruni, io muoverei loro guerra, li brucerei tutti insieme. O, meglio, si stringa alla mia protezione, faccia la pace con me, con me faccia la pace! Nei giorni futuri Giacobbe metterà radici, Israele fiorirà e germoglierà, riempirà il mondo di frutti. Il Signore lo ha forse percosso come i suoi percussori? O lo ha ucciso come uccise i suoi uccisori? Lo ha punito cacciandolo via, respingendolo, lo ha rimosso con soffio impetuoso come un giorno tira di vento orientale. Proprio così sarà espiata l'iniquità di Giacobbe e questo sarà tutto il frutto per la rimozione del suo peccato: mentre egli ridurrà tutte le pietre dell'altare come pietre che si polverizzano per la calce; non erigeranno più pali sacri né altari per l'incenso. La fortezza è divenuta desolata, un luogo spopolato, abbandonato come un deserto; vi pascola il vitello, vi si sdraia e ne bruca gli arbusti. I suoi rami seccandosi si spezzeranno; le donne verranno ad accendervi il fuoco. Certo, si tratta di un popolo privo di intelligenza; per questo non ne avrà pietà chi lo ha creato, né compassione chi lo ha fatto. In quel giorno, dal corso dell'Eufrate al torrente d'Egitto, il Signore batterà le spighe e voi sarete raccolti uno a uno, Israeliti. In quel giorno suonerà la grande tromba, verranno gli sperduti in Assiria e i dispersi in Egitto. Essi si prostreranno al Signore sul monte santo, in Gerusalemme.
Responsorio Prima Lettura
Cfr. Mt 24, 31; Is 27, 13
R. Il Signore manderà i suoi angeli, e al suono potente della tromba raduneranno tutti i suoi eletti
dai quattro venti, da un estremo all'altro dei cieli.
V. Verranno e si prostreranno al Signore sul monte santo, in Gerusalemme,
R. dai quattro venti, da un estremo all'altro dei cieli.
Seconda Lettura
Dal trattato "Contro le eresie" di sant'Ireneo, vescovo (lib. 5, 19, 1; 20, 2; 21, 1; SC 153, 248-250. 264-269)
Adamo e Cristo; Eva e Maria
Il Signore abbracciò la condizione umana e si manifestò nel mondo che era suo. La natura umana portava il Verbo di Dio, ma era il Verbo che sosteneva la natura umana. Nel Cristo c'era quell'umanità che aveva disubbidito presso l'albero del paradiso terrestre, ma in lui, ma in lui la stessa umanità con l'ubbidienza, compiuta sull'albero della croce, distrusse l'antica ribellione. Nel medesimo tempo annullò la seduzione con la quale era stata maledettamente sedotta Eva, la vergine destinata al primo uomo. Ma tutto ciò fu in grazia di quel messaggio di benedizione che l'angelo portò a Maria, la vergine già sottomessa a un uomo. Infatti mentre Eva, sviata dal messaggio del diavolo, disobbedì alla parola divina e si alienò da Dio, Maria invece, guidata dall'annuncio dell'angelo, obbedì alla parola divina e meritò di portare Dio nel suo grembo. Quella dunque si lasciò sedurre e disobbedì, questa si lasciò persuadere e ubbidì. In tal modo la vergine Maria poté divenire avvocata della vergine Eva. Cristo ricapitolò tutto in se stesso e così tutto venne a far capo a lui. Dichiarò guerra al nostro nemico e sconfisse colui che al principio, per mezzo di Adamo, ci aveva fatti tutti suoi prigionieri. Schiacciò il capo del serpente secondo la parola di Dio riferita nella Genesi: Porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: egli ti schiaccerà la testa e tu insidierai il suo calcagno (cfr. Gn 3, 15). Con queste parole si proclama in anticipo che colui che sarebbe nato da una vergine, quale nuovo Adamo, avrebbe schiacciato il capo del serpente. Questo è quel discendente di Adamo, di cui parla l'Apostolo nella sua lettera ai Galati: La legge delle opere fu posta finché venisse nel mondo il seme per cui era stata fatta la promessa (cfr. Gal 3, 19). Ancor più chiaramente indica questa realtà nella stessa lettera, nel passo in cui dice: "Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna" (Gal 4, 4). Il nemico infatti non sarebbe stato sconfitto secondo giustizia, se il vittorioso non fosse stato un uomo nato da donna, poiché fin dall'inizio della storia il demonio ha dominato sull'uomo per mezzo di una donna, opponendosi a lui col suo potere. Per questo si proclama Figlio dell'uomo, egli che ricapitola in sé l'uomo primordiale, dal quale venne la prima donna e, attraverso questa, l'umanità. Il genere umano era sprofondato nella morte causa dell'uomo sconfitto. Ora risaliva alla vita a causa dell'uomo vittorioso.
Responsorio Seconda Lettura
Cfr. Lc 1, 26. 27. 30. 31. 32
R. L'angelo Gabriele fu mandato alla vergine Maria, sposa di Giuseppe. A lei, turbata per il mistero di luce, egli dà l'annunzio: Non temere, Maria, hai trovato grazia presso Dio. Il figlio che tu concepirai
sarà chiamato Figlio dell'Altissimo.
V. Il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre, e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe;
R. sarà chiamato Figlio dell'Altissimo.
Preghiamo
Rafforza, o Signore, la nostra vigilanza nell'attesa del tuo Figlio, perché, illuminati dalla sua parola di salvezza, andiamo incontro a lui con le lampade accese. Per Cristo, nostro Signore.
R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
LODI
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Inno
Chiara una voce dal cielo
si diffonde nella notte:
fuggano i sogni e la angosce,
splende la luce di Cristo.
Si desti il cuore dal sonno,
non più turbato dal male;
un astro nuovo rifulge,
fra le tenebre del mondo.
Ecco l’Agnello di Dio,
prezzo del nostro riscatto:
con fede viva imploriamo
il suo perdono e la pace.
Quando alla fine dei tempi
Cristo verrà nella gloria,
dal suo tremendo giudizio
ci liberi la sua grazia.
Sia lode a Cristo Signore,
al Padre e al Santo Spirito,
com’era nel principio,
ora e nei secoli eterni. Amen.
1a Antifona
Un cuore affranto e umiliato non disprezzarlo, Signore.
1° Salmo
SALMO 50
Pietà di me, o Signore
Pietà di me, o Dio,
secondo la tua misericordia;
nel tuo grande amore
cancella il mio peccato.
Lavami da tutte le mie colpe,
mondami dal mio peccato.
Riconosco la mia colpa,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto;
perciò sei giusto quando parli,
retto nel tuo giudizio.
Ecco, nella colpa sono stato generato,
nel peccato mi ha concepito mia madre.
Ma tu vuoi la sincerità del cuore
e nell'intimo m'insegni la sapienza.
Purificami con issopo e sarò mondato;
lavami e sarò più bianco della neve.
Fammi sentire gioia e letizia,
esulteranno le ossa che hai spezzato.
Distogli lo sguardo dai miei peccati,
cancella tutte le mie colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non respingermi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia di essere salvato,
sostieni in me un animo generoso.
Insegnerò agli erranti le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno.
Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza,
la mia lingua esalterà la tua giustizia.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode;
poiché non gradisci il sacrificio
e, se offro olocausti, non li accetti.
Uno spirito contrito
è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato,
tu, o Dio, non disprezzi.
Nel tuo amore fa grazia a Sion,
rialza le mura di Gerusalemme.
Allora gradirai i sacrifici prescritti,
l'olocausto e l'intera oblazione,
allora immoleranno vittime
sopra il tuo altare.
1a Antifona
Un cuore affranto e umiliato non disprezzarlo, Signore.
2a Antifona
Nel tuo sdegno, Signore, ricordati della tua misericordia.
Cantico
CANTICO Ab 3, 2-4. 13a. 15-19
Dio appare per il giudizio
Signore, ho ascoltato il tuo annunzio,
Signore, ho avuto timore della tua opera.
Nel corso degli anni manifestala,
falla conoscere nel corso degli anni.
Nello sdegno ricordati di avere clemenza.
Dio viene da Teman,
il Santo dal monte Paràn.
La sua maestà ricopre i cieli,
delle sue lodi è piena la terra.
Il suo splendore è come la luce,
bagliori di folgore escono dalle sue mani:
là si cela la sua potenza.
Sei uscito per salvare il tuo popolo,
per salvare il tuo consacrato.
Hai affogato nel mare i cavalli dell'empio,
nella melma di grandi acque.
Ho udito e fremette il mio cuore,
a tal voce tremò il mio labbro,
la carie entra nelle mie ossa
e sotto di me tremano i miei passi.
Sospiro al giorno dell'angoscia
che verrà contro il popolo che ci opprime.
Il fico infatti non germoglierà,
nessun prodotto daranno le viti,
cesserà il raccolto dell'olivo,
i campi non daranno più cibo,
i greggi spariranno dagli ovili
e le stalle rimarranno senza buoi.
Ma io gioirò nel Signore,
esulterò in Dio mio salvatore.
Il Signore Dio è la mia forza,
egli rende i miei piedi
come quelli delle cerve
e sulle alture mi fa camminare.
2a Antifona
Nel tuo sdegno, Signore, ricordati della tua misericordia.
3a Antifona
Glorifica il Signore, Gerusalemme, loda, Sion, il tuo Dio.
Salmo di Lode
SALMO 147
La Gerusalemme riedificata
Glorifica il Signore, Gerusalemme,
loda, Sion, il tuo Dio.
Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.
Egli ha messo pace nei tuoi confini
e ti sazia con fior di frumento.
Manda sulla terra la sua parola,
il suo messaggio corre veloce.
Fa scendere la neve come lana,
come polvere sparge la brina.
Getta come briciole la grandine,
di fronte al suo gelo chi resiste?
Manda una sua parola ed ecco si scioglie,
fa soffiare il vento e scorrono le acque.
Annunzia a Giacobbe la sua parola,
le sue leggi e i suoi decreti a Israele.
Così non ha fatto
con nessun altro popolo,
non ha manifestato ad altri
i suoi precetti.
3a Antifona
Glorifica il Signore, Gerusalemme, loda, Sion, il tuo Dio.
Lettura Breve
Ger 30, 21.22
Così dice il Signore: Il loro capo sarà uno di essi e da essi uscirà il loro comandante; io lo farò avvicinare ed egli si accosterà a me. Voi sarete il mio popolo e io il vostro Dio.
Responsorio Breve
R. Gerusalemme, città di Dio, su di te sorgerà il Signore.
Gerusalemme, città di Dio, su di te sorgerà il Signore.
V. In te apparirà la sua gloria,
su di te sorgerà il Signore.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Gerusalemme, città di Dio, su di te sorgerà il Signore.
Antifona al Benedictus
A chi è sfiduciato, dite: Coraggio! Viene il Signore nostro Dio.
Cantico di Zaccaria (Lc 1, 68-79)
Il Messia e il suo Precursore
Benedetto il Signore Dio d'Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi una salvezza potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva promesso
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo
perché andrai innanzi al Signore
a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati,
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio,
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre
e nell'ombra della morte
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen
Antifona al Benedictus
A chi è sfiduciato, dite: Coraggio! Viene il Signore nostro Dio.
Invocazioni
Cristo redentore, venendo nel mondo, è divenuto principio e sorgente della nostra salvezza. Rivolgiamo a lui la nostra umile preghiera:
Vieni, Signore Gesù.
Cristo, preannunziato dai profeti,
-- rafforza in noi i germogli della giustizia e della carità.
Signore, unica speranza di salvezza,
-- salva tutti coloro che confidano in te.
Medico divino, che sei venuto a sanare i cuori affranti,
-- guarisci le ferite del popolo cristiano.
Principe della pace, che sei venuto a riconciliare il cielo e la terra,
-- salvaci dalla morte eterna, quando verrai come giudice.
Padre nostro.
Preghiamo
Rafforza, o Signore, la nostra vigilanza nell'attesa del tuo Figlio, perché, illuminati dalla sua parola di salvezza, andiamo incontro a lui con le lampade accese. Per Cristo, nostro Signore.
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.
ORA MEDIA NONA
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Inno
Signore, forza degli esseri,
Dio immutabile, eterno,
tu segni i ritmi del mondo:
i giorni, i secoli, il tempo.
Irradia di luce la sera,
fa' sorgere oltre la morte,
nello splendore dei cieli,
il giorno senza tramonto.
Sia lode al Padre altissimo,
al Figlio e al Santo Spirito,
com'era nel principio,
ora e nei secoli eterni. Amen.
Antifona
Maria rispose: Che vuol dire il tuo saluto? E' turbato il mio spirito. Io sarò la madre del Re, rimanendo intatta nella mia verginità.
1° Salmo
SALMO 118, 73-80
Le tue mani mi hanno fatto e plasmato;
fammi capire e imparerò i tuoi comandi.
I tuoi fedeli al vedermi avranno gioia,
perché ho sperato nella tua parola.
Signore, so che giusti sono i tuoi giudizi
e con ragione mi hai umiliato.
Mi consoli la tua grazia,
secondo la tua promessa al tuo servo.
Venga su di me la tua misericordia e avrò vita,
poiché la tua legge è la mia gioia.
Siano confusi i superbi che a torto mi opprimono;
io mediterò la tua legge.
Si volgano a me i tuoi fedeli
e quelli che conoscono i tuoi insegnamenti.
Sia integro il mio cuore nei tuoi precetti,
perché non resti confuso.
Antifona
Maria rispose: Che vuol dire il tuo saluto? E' turbato il mio spirito. Io sarò la madre del Re, rimanendo intatta nella mia verginità.
2° Salmo
SALMO 58, 2-5. 10-11. 17-18
Domanda di protezione dagli aggressori
Liberami dai nemici, mio Dio,
proteggimi dagli aggressori.
Liberami da chi fa il male,
salvami da chi sparge sangue.
Ecco, insidiano la mia vita,
contro di me si avventano i potenti.
Signore, non c'è colpa in me, non c'è peccato;
senza mia colpa accorrono e si appostano.
Svègliati, vienimi incontro e guarda.
A te, mia forza, io mi rivolgo:
sei tu, o Dio, la mia difesa.
La grazia del mio Dio mi viene in aiuto,
Dio mi farà sfidare i miei nemici.
Ma io canterò la tua potenza,
al mattino esalterò la tua grazia
perché sei stato mia difesa,
mio rifugio nel giorno del pericolo.
O mia forza, a te voglio cantare,
poiché tu sei, o Dio, la mia difesa,
tu, o mio Dio, sei la mia misericordia.
Antifona
Maria rispose: Che vuol dire il tuo saluto? E' turbato il mio spirito. Io sarò la madre del Re, rimanendo intatta nella mia verginità.
3° Salmo
SALMO 59
Preghiera dopo la sventura
Dio, tu ci hai respinti, ci hai dispersi;
ti sei sdegnato: ritorna a noi.
Hai scosso la terra, l'hai squarciata,
risana le sue fratture, perché sta crollando.
Hai inflitto al tuo popolo dure prove,
ci hai fatto bere vino da vertigini.
Hai dato un segnale ai tuoi fedeli
perché fuggissero lontano dagli archi.
Perché i tuoi amici siano liberati,
salvaci con la destra e a noi rispondi.
Dio ha parlato nel suo tempio:
"Esulto e divido Sichem,
misuro la valle di Succot.
Mio è Gàlaad, mio è Manasse,
Efraim è la difesa del mio capo,
Giuda lo scettro del mio comando.
Moab è il bacino per lavarmi,
sull'Idumea getterò i miei sandali,
sulla Filistea canterò vittoria".
Chi mi condurrà alla città fortificata,
chi potrà guidarmi fino all'Idumea?
Non forse tu, o Dio, che ci hai respinti,
e più non esci, o Dio, con le nostre schiere?
Nell'oppressione vieni in nostro aiuto
perché vana è la salvezza dell'uomo.
Con Dio noi faremo prodigi:
egli calpesterà i nostri nemici.
Antifona
Maria rispose: Che vuol dire il tuo saluto? E' turbato il mio spirito. Io sarò la madre del Re, rimanendo intatta nella mia verginità.
Lettura Breve
Bar 3, 5-6a
Non ricordare l'iniquità dei nostri padri, ma ricordati ora della tua potenza e del tuo nome, poiché tu sei il Signore nostro Dio.
V. Vieni, Signore, non tardare:
R. libera dal peccato il tuo popolo.
Preghiamo
Rafforza, o Signore, la nostra vigilanza nell'attesa del tuo Figlio, perché, illuminati dalla sua parola di salvezza, andiamo incontro a lui con le lampade accese. Per Cristo, nostro Signore.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
VESPRI
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Inno
Creatore degli astri,
Verbo eterno del Padre,
la Chiesa a te consacra
il suo canto di lode.
Cielo e terra si prostrano
dinanzi a te, Signore;
tutte le creature
adorano il tuo nome.
Per redimere il mondo,
travolto dal peccato,
nascesti dalla Vergine,
salisti sulla croce.
Nell'avvento glorioso,
alla fine dei tempi,
ci salvi dal nemico
la tua misericordia.
A te gloria, Signore,
nato da Maria vergine,
al Padre ed allo Spirito
nei secoli sia lode. Amen.
1a Antifona
Signore, libera l'anima mia dalla morte, il mio piede della caduta.
1° Salmo
SALMO 114
Rendimento di grazie
Amo il Signore perché ascolta
il grido della mia preghiera.
Verso di me ha teso l'orecchio
nel giorno in cui lo invocavo.
Mi stringevano funi di morte,
ero preso nei lacci degli inferi.
Mi opprimevano tristezza e angoscia
e ho invocato il nome del Signore:
"Ti prego, Signore, salvami".
Buono e giusto è il Signore,
il nostro Dio è misericordioso.
Il Signore protegge gli umili:
ero misero ed egli mi ha salvato.
Ritorna, anima mia, alla tua pace,
poiché il Signore ti ha beneficato;
egli mi ha sottratto dalla morte,
ha liberato i miei occhi dalle lacrime,
ha preservato i miei piedi dalla caduta.
Camminerò alla presenza del Signore
sulla terra dei viventi.
1a Antifona
Signore, libera l'anima mia dalla morte, il mio piede della caduta.
2a Antifona
Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra.
2° Salmo
SALMO 120
Il custode di Israele
Alzo gli occhi verso i monti:
da dove mi verrà l'aiuto?
Il mio aiuto viene dal Signore,
che ha fatto cielo e terra.
Non lascerà vacillare il tuo piede,
non si addormenterà il tuo custode.
Non si addormenta, non prende sonno,
il custode d'Israele.
Il Signore è il tuo custode,
il Signore è come ombra che ti copre,
e sta alla tua destra.
Di giorno non ti colpirà il sole,
né la luna di notte.
Il Signore ti proteggerà da ogni male,
egli proteggerà la tua vita.
Il Signore veglierà su di te,
quando esci e quando entri,
da ora e per sempre.
2a Antifona
Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra.
3a Antifona
Giuste e vere sono le tue vie, o re delle genti.
Cantico
CANTICO Ap 15, 3-4
Inno di adorazione e di lode
Grandi e mirabili sono le tue opere,
o Signore Dio onnipotente;
giuste e veraci le tue vie, o Re delle genti!
Chi non temerà il tuo nome,
chi non ti glorificherà, o Signore?
Tu solo sei santo!
Tutte le genti verranno a te, Signore,
davanti a te si prostreranno,
perché i tuoi giusti giudizi si sono manifestati.
3a Antifona
Giuste e vere sono le tue vie, o re delle genti.
Lettura breve
2 Pt 3, 8b-9
Davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo. Il Signore non ritarda nell'adempiere la sua promessa, come certuni credono; ma usa pazienza verso di voi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo di pentirsi.
Responsorio
R. Vieni a liberarci, Signore, Dio dell'universo.
Vieni a liberarci, Signore, Dio dell'universo.
V. Mostraci il tuo volto, e saremo salvi,
Dio dell'universo.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Vieni a liberarci, Signore, Dio dell'universo.
Antifona al Magnificat
Attingerete con gioia alle sorgenti della salvezza.
Cantico della Beata Vergine (Lc 1, 46-55)
Esultanza dell'anima nel Signore
L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Antifona al Magnificat
Attingerete con gioia alle sorgenti della salvezza.
Intercessioni
Invochiamo con fede il Cristo che è venuto a portare il lieto annunzio ai poveri:
Signore, tutti i popoli vedano la tua gloria.
Cristo, rivelati a chi ancora non ti conosce,
-- fa' che ogni uomo possa gustare la gioia della tua amicizia.
Il tuo nome risuoni fino ai confini della terra,
-- tutte le genti trovino la via che conduce a te.
Tu, che sei venuto a redimere l'umanità,
-- vieni ancora, perché il tuo popolo non perisca, ma abbia la vita eterna.
Tu, che hai dato agli uomini la libertà dei figli di Dio,
-- conservaci il dono che hai conquistato a prezzo del tuo sangue.
Tu, che sei il giudice del mondo,
-- ricompensa con la gioia eterna coloro che sono morti nei campi di sterminio.
Padre nostro.
Preghiamo
Rafforza, o Signore, la nostra vigilanza nell'attesa del tuo Figlio, perché, illuminati dalla sua parola di salvezza, andiamo incontro a lui con le lampade accese. Per Cristo, nostro Signore.
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen