MESSA
Antifona d'Ingresso
L'atteso dei popoli verrà senza tardare; non ci sarà più timore sulla nostra terra: egli è il nostro Salvatore.
Colletta
O Dio, che hai rivelato al mondo con il parto della Vergine lo splendore della tua gloria, concedi al tuo popolo di venerare con fede viva e di celebrare con sincero amore il grande mistero dell'incarnazione. Per Cristo, nostro Signore.
Prima Lettura
Gdc 13, 2-7. 24-25a
Dal libro dei Giudici.
In quei giorni, c'era un uomo di Sorèa, della tribù dei Danìti, chiamato Manòach; sua moglie era sterile e non aveva avuto figli. L'angelo del Signore apparve a questa donna e le disse: "Ecco, tu sei sterile e non hai avuto figli, ma concepirai e partorirai un figlio. Ora guardati dal bere vino o bevanda inebriante e non mangiare nulla d'impuro. Poiché, ecco, tu concepirai e partorirai un figlio sulla cui testa non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio fin dal seno materno; egli comincerà a salvare Israele dalle mani dei Filistei". La donna andò a dire al marito: "Un uomo di Dio è venuto da me; aveva l'aspetto di un angelo di Dio, un aspetto maestoso. Io non gli ho domandato da dove veniva ed egli non mi ha rivelato il suo nome, ma mi ha detto: "Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio; ora non bere vino né bevanda inebriante e non mangiare nulla d'impuro, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio dal seno materno fino al giorno della sua morte"". E la donna partorì un figlio che chiamò Sansone. Il bambino crebbe e il Signore lo benedisse. Lo spirito del Signore cominciò ad agire su di lui.
Salmo
Salmo 70 (71)
Canterò senza fine la tua gloria, Signore.
Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:
davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!
Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio.
Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno.
Verrò a cantare le imprese del Signore Dio:
farò memoria della tua giustizia, di te solo.
Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
e oggi ancora proclamo le tue meraviglie.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
O Radice di Iesse, che t'innalzi come segno per i popoli: vieni a liberarci, non tardare.
Alleluia.
Vangelo
Lc 1, 5-25
Dal vangelo secondo Luca.
Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccarìa, della classe di Abìa, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni. Avvenne che, mentre Zaccarìa svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l'usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l'offerta dell'incenso. Fuori, tutta l'assemblea del popolo stava pregando nell'ora dell'incenso. Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare dell'incenso. Quando lo vide, Zaccarìa si turbò e fu preso da timore. Ma l'angelo gli disse: "Non temere, Zaccarìa, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elìa, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto". Zaccarìa disse all'angelo: "Come potrò mai conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanti negli anni". L'angelo gli rispose: "Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio. Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo". Intanto il popolo stava in attesa di Zaccarìa, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto. Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: "Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna fra gli uomini".
Sulle Offerte
Guarda benigno, o Padre, questi doni, che la nostra povertà depone sul tuo altare, e consacrali con la potenza del tuo Spirito. Per Cristo nostro Signore.
Comunione
Verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge, Cristo Signore, per dirigere i nostri passi sulla via della pace.
Dopo la Comunione
Ti ringraziamo, Dio onnipotente, per i doni che ci hai dato; suscita in noi il desiderio dei beni promessi, perché con spirito rinnovato possiamo celebrare la nascita del nostro Salvatore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
UFFICIO DELLE LETTURE
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Inno
Adoriamo il mistero
del Cristo redentore,
nato da Maria Vergine.
Nel suo grembo purissimo
egli si è fatto uomo
per divino consiglio.
Maria, piena di grazia,
intatta, sempre vergine,
è il tempio dell’Altissimo.
Come sole che sorge,
come sposo dal talamo,
Dio viene a salvarci.
O luce, che risplendi
nella notte del mondo,
vinci le nostre tenebre.
O Gesù, re di gloria,
mediatore per gli uomini,
da’ il perdono e la pace.
A te sia lode, o Cristo,
al Padre ed allo Spirito
ora e sempre nei secoli. Amen.
1a Antifona
Sorga Dio, e i suoi nemici fuggano lontano.
1° Salmo
SALMO 67, 2-11
L'ingresso trionfale del Signore
Sorga Dio, i suoi nemici si disperdano
e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano.
Come si disperde il fumo, tu li disperdi;
come fonde la cera di fronte al fuoco,
periscano gli empi davanti a Dio.
I giusti invece si rallegrino,
esultino davanti a Dio
e cantino di gioia.
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome,
spianate la strada a chi cavalca le nubi:
"Signore" è il suo nome,
gioite davanti a lui.
Padre degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora.
Ai derelitti Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri;
solo i ribelli abbandona in arida terra.
Dio, quando uscivi davanti al tuo popolo,
quando camminavi per il deserto, tremò la terra,
stillarono i cieli davanti al Dio del Sinai,
davanti a Dio, il Dio di Israele.
Pioggia abbondante riversavi, o Dio,
rinvigorivi la tua eredità esausta.
E il tuo popolo abitò il paese
che nel tuo amore, o Dio, preparasti al misero.
1a Antifona
Sorga Dio, e i suoi nemici fuggano lontano.
2a Antifona
Il nostro Dio è un Dio che salva, è lui che ci libera dalla morte.
2° Salmo
SALMO 67, 12-24
L'ingresso trionfale del Signore
Il Signore annunzia una notizia,
le messaggere di vittoria sono grande schiera:
"Fuggono i re, fuggono gli eserciti,
anche le donne si dividono il bottino.
Mentre voi dormite tra gli ovili,
splendono d'argento le ali della colomba,
le sue piume di riflessi d'oro".
Quando disperdeva i re l'Onnipotente,
nevicava sullo Zalmon.
Monte di Dio, il monte di Basan,
monte dalle alte cime, il monte di Basan.
Perché invidiate, o monti dalle alte cime,
il monte che Dio ha scelto a sua dimora?
Il Signore lo abiterà per sempre.
I carri di Dio sono migliaia e migliaia:
il Signore viene dal Sinai nel santuario.
Sei salito in alto conducendo prigionieri,
hai ricevuto uomini in tributo:
anche i ribelli abiteranno presso il Signore Dio.
Benedetto il Signore sempre;
ha cura di noi il Dio della salvezza.
Il nostro Dio è un Dio che salva;
il Signore Dio libera dalla morte.
Sì, Dio schiaccerà il capo dei suoi nemici,
la testa altera di chi percorre la via del delitto.
Ha detto il Signore: "Da Basan li farò tornare,
li farò tornare dagli abissi del mare,
perché il tuo piede si bagni nel sangue,
e la lingua dei tuoi cani
riceva la sua parte tra i nemici".
2a Antifona
Il nostro Dio è un Dio che salva, è lui che ci libera dalla morte.
3a Antifona
Cantate a Dio, popoli del mondo, cantate inni al Signore.
3° Salmo
SALMO 67, 25-36
L'ingresso trionfale del Signore
Appare il tuo corteo, Dio,
il corteo del mio Dio, del mio re, nel santuario.
Precedono i cantori,
seguono ultimi i citaredi,
in mezzo le fanciulle che battono cembali.
"Benedite Dio nelle vostre assemblee,
benedite il Signore, voi della stirpe di Israele".
Ecco, Beniamino, il più giovane,
guida i capi di Giuda nelle loro schiere,
i capi di Zàbulon, i capi di Nèftali.
Dispiega, Dio, la tua potenza,
conferma, Dio, quanto hai fatto per noi.
Per il tuo tempio, in Gerusalemme,
a te i re porteranno doni.
Minaccia la belva dei canneti,
il branco dei tori con i vitelli dei popoli:
si prostrino portando verghe d'argento;
disperdi i popoli che amano la guerra.
Verranno i grandi dall'Egitto,
l'Etiopia tenderà le mani a Dio.
Regni della terra, cantate a Dio,
cantate inni al Signore;
egli nei cieli cavalca, nei cieli eterni,
ecco, tuona con voce potente.
Riconoscete a Dio la sua potenza,
la sua maestà su Israele,
la sua potenza sopra le nubi.
Terribile sei, Dio, dal tuo santuario;
il Dio d'Israele dà forza e vigore al suo popolo,
sia benedetto Dio.
3a Antifona
Cantate a Dio, popoli del mondo, cantate inni al Signore.
Prima Lettura
V. Mostraci, Signore, la tua misericordia
R. e donaci la tua salvezza.
Dal libro del profeta Isaia 47, 1. 3b-15
Lamento su Babilonia
Scendi e siedi sulla polvere, vergine figlia di Babilonia. Siedi a terra, senza trono, figlia dei Caldei, poiché non sarai più chiamata delicata e voluttuosa. "Prenderò vendetta e nessuno interverrà", dice il nostro redentore che si chiama Signore degli eserciti, il Santo di Israele. Siedi in silenzio e scivola nell'ombra, figlia dei Caldei, perché non sarai più chiamata Signora di regni. Ero adirato contro il mio popolo, avevo lasciato profanare la mia eredità; perciò lo misi in tuo potere, ma tu non mostrasti loro pietà; perfino sui vecchi facesti gravare il tuo giogo pesante. Tu pensavi: "Sempre io sarò signora, sempre". Non ti sei mai curata di questi avvenimenti, non hai mai pensato quale sarebbe stata la fine. Ora ascolta questo, o voluttuosa che te ne stavi sicura, che pensavi: "Io e nessuno fuori di me! Non resterò vedova, non conoscerò la perdita dei figli". Ti accadranno invece queste due cose, d'improvviso, in un sol giorno; perdita dei figli e vedovanza piomberanno su di te, nonostante la moltitudine delle tue magie, la forza dei tuoi molti scongiuri. Confidavi nella tua malizia, dicevi: "Nessuno mi vede". La tua saggezza e il tuo sapere ti hanno sviato. Eppure dicevi in cuor tuo: "Io e nessuno fuori di me". Ti verrà addosso una sciagura che non saprai scongiurare; ti cadrà sopra una calamità che non potrai evitare. Su di te piomberà improvvisa una catastrofe che non prevederai. Stattene nei tuoi incantesimi e nella moltitudine delle magie, per cui ti sei affaticata dalla giovinezza: forse potrai giovartene, forse potrai far paura! Ti sei stancata dei tuoi molti consiglieri: si presentino e ti salvino gli astrologi che osservano le stelle, i quali ogni mese ti pronosticano che cosa ti capiterà. Ecco, essi sono come stoppia: il fuoco li consuma; non salveranno se stessi dal potere delle fiamme. Non ci sarà brace per scaldarsi, né fuoco dinanzi al quale sedersi. Così sono diventati per te i tuoi maghi, con i quali ti sei affaticata fin dalla giovinezza; ognuno se ne va per suo conto, nessuno ti viene in aiuto.
Responsorio Prima Lettura
Is 49, 13; 47, 4
R. Giubilate, o cieli, rallegrati, o terra; o monti, gridate di gioia:
il Signore consola il suo popolo.
V. Nostro redentore è il Dio dell'universo, il Santo d'Israele:
R. il Signore consola il suo popolo.
Seconda Lettura
Dal trattato "Contro le eresie" di sant'Ireneo, vescovo (Lib 3, 20, 2-3; SC 34, 342-344)
L'incarnazione che ci ha redenti
Dio e tutte le opere di Dio sono gloria dell'uomo; e l'uomo è la sede in cui si raccoglie tutta la sapienza e la potenza di Dio. Come il medico dà prova della sua bravura nei malati, così anche Dio manifesta se stesso negli uomini. Perciò Paolo afferma: Dio ha chiuso tutte le cose nelle tenebre dell'incredulità per usare a tutti misericordia (cfr. Rm 11, 32). Non allude alle potenze spirituali, ma all'uomo che si mise di fronte a Dio in stato di disobbedienza e perdette l'immortalità. In seguito però ottenne la misericordia di Dio per i meriti e il tramite del Figlio suo. Ebbe così in lui la dignità di figlio adottivo. Se l'uomo riceverà senza vana superbia l'autentica gloria che viene da ciò che è stato creato e da colui che lo ha creato cioè da Dio, l'onnipotente, l'artefice di tutte le cose che esistono, e se resterà nell'amore di lui in rispettosa sottomissione e in continuo rendimento di grazie, riceverà ancora gloria maggiore e progredirà sempre più in questa via fino a divenire simile a colui che per salvarlo è morto. Il Figlio stesso di Dio infatti scese "in una carne simile a quella del peccato" (Rm 8, 3) per condannare il peccato, e, dopo averlo condannato, escluderlo completamente dal genere umano. Chiamò l'uomo alla somiglianza con se stesso, lo fece imitatore di Dio, lo avviò sulla strada indicata dal Padre perché potesse vedere Dio e gli diede in dono il Padre. Il Verbo di Dio pose la sua abitazione tra gli uomini e si fece Figlio dell'uomo, per abituare l'uomo a comprendere Dio e per abituare Dio a mettere la sua dimora nell'uomo secondo la volontà del Padre. Per questo Dio stesso ci ha dato come "segno" della nostra salvezza colui che, nato dalla Vergine, è l'Emmanuele: poiché lo stesso Signore era colui che salvava coloro che di per se stessi non avevano nessuna possibilità di salvezza. Per questo Paolo, indicando la radicale debolezza dell'uomo, dice "So che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene" (Rm 7, 18), poiché il bene della nostra salvezza non viene da noi, ma da Dio. E ancora Paolo esclama: "Sono uno sventurato! Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte?" (Rm 7, 24). Quindi presenta il liberatore: L'amore gratuito del Signore nostro Gesù Cristo (cfr. Rm 7, 25). Isaia stesso aveva predetto questo: Irrobustitevi, mani fiacche e ginocchia vacillanti, coraggio, smarriti di cuore, confortatevi, non temete; ecco il nostro Dio, opera la giustizia, darà la ricompensa. Egli stesso verrà e sarà la nostra salvezza (cfr. Is 35, 4). Questo indica che non da noi, ma da Dio, che ci aiuta, abbiamo la salvezza.
Responsorio Seconda Lettura
Cfr. Ger 31, 10; 4, 5
R. Ascoltate la parola del Signore, o popoli; annunziatela sino ai confini della terra. Dite alle isole lontane:
Viene il nostro Salvatore!
V. Proclamate nel mondo l'annunzio:
R. Viene il nostro Salvatore!
Preghiamo
O Dio, che hai rivelato al mondo con il parto della Vergine lo splendore della tua gloria, concedi al tuo popolo di venerare con fede viva e di celebrare con sincero amore il grande mistero dell'incarnazione. Per Cristo, nostro Signore.
R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
LODI
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Inno
Le voci dei profeti
annunziano il Signore,
che reca a tutti gli uomini
il dono della pace.
Ecco una luce nuova
s'accende nel mattino,
una voce risuona:
viene il re della gloria.
Nel suo primo avvento,
Cristo venne a salvarci,
a guarir le ferite
del corpo e dello spirito.
Alla fine dei tempi,
tornerà come giudice;
darà il regno promesso
ai suoi servi fedeli.
Or sul nostro cammino
la sua luce risplende:
Gesù, sole di grazia,
ci chiama a vita nuova.
Te, Cristo, noi cerchiamo;
te vogliamo conoscere,
per lodarti in eterno
nella patria beata.
A te lode, Signore,
nato da Maria Vergine,
al Padre e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
1a Antifona
Dal santuario del cielo esce il Signore e viene a salvare il suo popolo.
1° Salmo
SALMO 84
La nostra salvezza è vicina
Signore, sei stato buono con la tua terra,
hai ricondotto i deportati di Giacobbe.
Hai perdonato l'iniquità del tuo popolo,
hai cancellato tutti i suoi peccati.
Hai deposto tutto il tuo sdegno
e messo fine alla tua grande ira.
Rialzaci, Dio nostra salvezza,
e placa il tuo sdegno verso di noi.
Forse per sempre sarai adirato con noi,
di età in età estenderai il tuo sdegno?
Non tornerai tu forse a darci vita,
perché in te gioisca il tuo popolo?
Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza.
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annunzia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli,
per chi ritorna a lui con tutto il cuore.
La sua salvezza è vicina a chi lo teme
e la sua gloria abiterà la nostra terra.
Misericordia e verità s'incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
La verità germoglierà dalla terra
e la giustizia si affaccerà dal cielo.
Quando il Signore elargirà il suo bene,
la nostra terra darà il suo frutto.
Davanti a lui camminerà la giustizia
e sulla via dei suoi passi la salvezza.
1a Antifona
Dal santuario del cielo esce il Signore e viene a salvare il suo popolo.
2a Antifona
Tu nostra forza, città di Dio! Il Salvatore sarà per te muro e baluardo: aprite le porte, il Signore è con noi, alleluia.
Cantico
CANTICO Is 26, 1-4. 7-9. 12
Inno dopo la vittoria
Abbiamo una città forte;
egli ha eretto a nostra salvezza mura e baluardo.
Aprite le porte:
entri il popolo giusto che si mantiene fedele.
Il suo animo è saldo;
tu gli assicurerai la pace,
pace perché in te ha fiducia.
Confidate nel Signore sempre,
perché il Signore è una roccia eterna;
il sentiero del giusto è diritto,
il cammino del giusto tu rendi piano.
Sì, nella via dei tuoi giudizi, Signore,
in te noi speriamo;
al tuo nome e al tuo ricordo
si volge tutto il nostro desiderio.
Di notte anela a te l'anima mia,
al mattino ti cerca il mio spirito,
perché quando pronunzi i tuoi giudizi sulla terra,
giustizia imparano gli abitanti del mondo.
Signore, ci concederai la pace,
poiché tu dai successo a tutte le nostre imprese.
2a Antifona
Tu nostra forza, città di Dio! Il Salvatore sarà per te muro e baluardo: aprite le porte, il Signore è con noi, alleluia.
3a Antifona
Sulla terra si conosca la tua via, la tua salvezza in tutte le nazioni.
Salmo di Lode
SALMO 66
Tutti i popoli glorifichino il Signore
Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
fra tutte le genti la tua salvezza.
Ti lodino i popoli, Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Esultino le genti e si rallegrino,
perché giudichi i popoli con giustizia,
governi le nazioni sulla terra.
Ti lodino i popoli, Dio,
ti lodino i popoli tutti.
La terra ha dato il suo frutto.
Ci benedica Dio, il nostro Dio,
ci benedica Dio
e lo temano tutti i confini della terra.
3a Antifona
Sulla terra si conosca la tua via, la tua salvezza in tutte le nazioni.
Lettura Breve
Is 2, 3
Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci indichi le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri. Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore.
Responsorio Breve
R. Gerusalemme, città di Dio, su di te sorgerà il Signore.
Gerusalemme, città di Dio, su di te sorgerà il Signore.
V. In te apparirà la sua gloria,
su di te sorgerà il Signore.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Gerusalemme, città di Dio, su di te sorgerà il Signore.
Antifona al Benedictus
Sorgerà come il sole il Salvatore del mondo; come rugiada sull'erba scenderà nel seno della Vergine, alleluia.
Cantico di Zaccaria (Lc 1, 68-79)
Il Messia e il suo Precursore
Benedetto il Signore Dio d'Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi una salvezza potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva promesso
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo
perché andrai innanzi al Signore
a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati,
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio,
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre
e nell'ombra della morte
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen
Antifona al Benedictus
Sorgerà come il sole il Salvatore del mondo; come rugiada sull'erba scenderà nel seno della Vergine, alleluia.
Invocazioni
Cristo Redentore riscatterà dal dominio della morte chi lo attende con cuore sincero. A lui rivolgiamo il grido della nostra fede:
Vieni, Signore Gesù.
Signore, guarda il tuo popolo che celebra il mistero della tua venuta,
-- purifica il nostro spirito da ogni forma di orgoglio e di egoismo.
Signore, proteggi la Chiesa, che hai fondato come sacramento di salvezza,
-- fa' che annunzi la verità e la pace a tutti i popoli.
Fa' risplendere agli occhi di tutti la tua legge,
-- perché sia guida sicura per ogni uomo.
Tu, che affidi ad ogni battezzato una missione profetica,
-- fa' che i cristiani annunzino la tua presenza nel mondo.
Padre nostro.
Preghiamo
O Dio, che hai rivelato al mondo con il parto della Vergine lo splendore della tua gloria, concedi al tuo popolo di venerare con fede viva e di celebrare con sincero amore il grande mistero dell'incarnazione. Per Cristo, nostro Signore.
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.
ORA MEDIA NONA
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Inno
L'ora nona ci chiama
al servizio divino:
adoriamo cantando
l'uno e trino Signore.
San Pietro, che in quest'ora
salì al tempio a pregare,
rafforzi i nostri passi
sulla via della fede.
Uniamoci agli apostoli
nella lode perenne
e camminiamo insieme
sulle orme di Cristo.
Ascolta, Padre altissimo,
tu che regni in eterno,
con il Figlio e lo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
Antifona
Maria rispose: Che vuol dire il tuo saluto? E' turbato il mio spirito. Io sarò la madre del Re, rimanendo intatta nella mia verginità.
1° Salmo
SALMO 118, 97-104
Quanto amo la tua legge, Signore;
tutto il giorno la vado meditando.
Il tuo precetto mi fa più saggio dei miei nemici,
perché sempre mi accompagna.
Sono più saggio di tutti i miei maestri,
perché medito i tuoi insegnamenti.
Ho più senno degli anziani,
perché osservo i tuoi precetti.
Tengo lontano i miei passi da ogni via di male,
per custodire la tua parola.
Non mi allontano dai tuoi giudizi,
perché sei tu ad istruirmi.
Quanto sono dolci al mio palato le tue parole:
più del miele per la mia bocca.
Dai tuoi decreti ricevo intelligenza,
per questo odio ogni via di menzogna.
Antifona
Maria rispose: Che vuol dire il tuo saluto? E' turbato il mio spirito. Io sarò la madre del Re, rimanendo intatta nella mia verginità.
2° Salmo
SALMO 73, 1-12
Lamento per la distruzione del tempio
O Dio, perché ci respingi per sempre,
perché divampa la tua ira
contro il gregge del tuo pascolo?
Ricordati del popolo
che ti sei acquistato nei tempi antichi.
Hai riscattato la tribù che è tuo possesso,
il monte Sion, dove hai preso dimora.
Volgi i tuoi passi a queste rovine eterne:
il nemico ha devastato tutto nel tuo santuario.
Ruggirono i tuoi avversari nel tuo tempio,
issarono i loro vessilli come insegna.
Come chi vibra in alto la scure
nel folto di una selva,
con l'ascia e con la scure
frantumavano le sue porte.
Hanno dato alle fiamme il tuo santuario,
hanno profanato e demolito
la dimora del tuo nome;
pensavano: "Distruggiamoli tutti";
hanno bruciato tutti i santuari di Dio nel paese.
Non vediamo più le nostre insegne,
non ci sono più profeti
e tra di noi nessuno sa fino a quando.
Fino a quando, o Dio, insulterà l'avversario,
il nemico continuerà a disprezzare il tuo nome?
Perché ritiri la tua mano
e trattieni in seno la destra?
Eppure Dio è nostro re dai tempi antichi,
ha operato la salvezza nella nostra terra.
Antifona
Maria rispose: Che vuol dire il tuo saluto? E' turbato il mio spirito. Io sarò la madre del Re, rimanendo intatta nella mia verginità.
3° Salmo
SALMO 73, 13-23
Lamento per la distruzione del tempio
Tu con potenza hai diviso il mare,
hai schiacciato la testa dei draghi sulle acque.
Al Leviatàn hai spezzato la testa,
lo hai dato in pasto ai mostri marini.
Fonti e torrenti tu hai fatto scaturire,
hai inaridito fiumi perenni.
Tuo è il giorno e tua è la notte,
la luna e il sole tu li hai creati.
Tu hai fissato i confini della terra,
l'estate e l'inverno tu li hai ordinati.
Ricorda: il nemico ha insultato Dio,
un popolo stolto ha disprezzato il tuo nome.
Non abbandonare alle fiere la vita di chi ti loda,
non dimenticare mai la vita dei tuoi poveri.
Sii fedele alla tua alleanza;
gli angoli della terra sono covi di violenza.
L'umile non torni confuso,
l'afflitto e il povero lodino il tuo nome.
Sorgi, Dio, difendi la tua causa,
ricorda che lo stolto ti insulta tutto il giorno.
Non dimenticare lo strepito dei tuoi nemici;
il tumulto dei tuoi avversari cresce senza fine.
Antifona
Maria rispose: Che vuol dire il tuo saluto? E' turbato il mio spirito. Io sarò la madre del Re, rimanendo intatta nella mia verginità.
Lettura Breve
Cfr. Is 13, 22 - 14, 1
L'ora del Signore si avvicina, i suoi giorni non saranno prolungati. Il Signore infatti avrà pietà di Giacobbe e salverà Israele.
V. Vieni, Signore, non tardare:
R. libera dal peccato il tuo popolo.
Preghiamo
O Dio, che hai rivelato al mondo con il parto della Vergine lo splendore della tua gloria, concedi al tuo popolo di venerare con fede viva e di celebrare con sincero amore il grande mistero dell'incarnazione. Per Cristo, nostro Signore.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
VESPRI
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Inno
Accogli nel tuo grembo,
o Vergine Maria,
il Verbo di Dio Padre.
Su te il divino Spirito
distende la sua ombra,
o Madre del Signore.
Porta santa del tempio,
intatta ed inviolabile,
ti apri al re della gloria.
Predetto dai profeti,
annunziato da un angelo,
nasce Gesù salvatore.
A te, Cristo, sia lode,
al Padre e al Santo Spirito,
nei secoli dei secoli. Amen.
1a Antifona
Dal santuario del cielo esce il Signore e viene a salvare il suo popolo.
1° Salmo
SALMO 124
Il Signore custodisce il suo popolo
Chi confida nel Signore è come il monte Sion:
non vacilla, è stabile per sempre.
I monti cingono Gerusalemme:
il Signore è intorno al suo popolo,
ora e sempre.
Egli non lascerà pesare lo scettro degli empi
sul possesso dei giusti,
perché i giusti non stendano le mani
a compiere il male.
La tua bontà, Signore, sia con i buoni
e con i retti di cuore.
Quelli che vanno per sentieri tortuosi
il Signore li accomuni alla sorte dei malvagi.
Pace su Israele!
1a Antifona
Dal santuario del cielo esce il Signore e viene a salvare il suo popolo.
2a Antifona
Tu nostra forza, città di Dio! Il Salvatore sarà per te muro e baluardo: aprite le porte, il Signore è con noi, alleluia.
2° Salmo
SALMO 130
Confidare in Dio come il bimbo nella madre
Signore, non si inorgoglisce il mio cuore
e non si leva con superbia il mio sguardo;
non vado in cerca di cose grandi,
superiori alle mie forze.
Io sono tranquillo e sereno
come bimbo svezzato in braccio a sua madre,
come un bimbo svezzato è l'anima mia.
Speri Israele nel Signore,
ora e sempre.
2a Antifona
Tu nostra forza, città di Dio! Il Salvatore sarà per te muro e baluardo: aprite le porte, il Signore è con noi, alleluia.
3a Antifona
Sulla terra si conosca la tua via, la tua salvezza in tutte le nazioni.
Cantico
CANTICO Ap 4, 11; 5, 9. 10. 12
Inno dei salvati
Tu sei degno, o Signore e Dio nostro,
di ricevere la gloria,
l'onore e la potenza,
perché tu hai creato tutte le cose,
per la tua volontà furono create,
per il tuo volere sussistono.
Tu sei degno, o Signore,
di prendere il libro
e di aprirne i sigilli,
perché sei stato immolato
e hai riscattato per Dio con il tuo sangue
uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione
e li hai costituiti per il nostro Dio
un regno di sacerdoti
e regneranno sopra la terra.
L'Agnello che fu immolato è degno di potenza,
ricchezza, sapienza e forza,
onore, gloria e benedizione.
3a Antifona
Sulla terra si conosca la tua via, la tua salvezza in tutte le nazioni.
Lettura breve
Fil 3, 20b-21
Aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che ha di sottomettere a sé tutte le cose.
Responsorio
R. Vieni a liberarci, Signore, Dio dell'universo.
Vieni a liberarci, Signore, Dio dell'universo.
V. Mostraci il tuo volto, e saremo salvi,
Dio dell'universo.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Vieni a liberarci, Signore, Dio dell'universo.
Antifona al Magnificat
O Radice di Iesse, che ti innalzi come segno per i popoli: tacciono davanti a te i re della terra, e le nazioni t'invocano: vieni a liberarci, non tardare.
Cantico della Beata Vergine (Lc 1, 46-55)
Esultanza dell'anima nel Signore
L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Antifona al Magnificat
O Radice di Iesse, che ti innalzi come segno per i popoli: tacciono davanti a te i re della terra, e le nazioni t'invocano: vieni a liberarci, non tardare.
Intercessioni
A Cristo, giudice dei vivi e dei morti, salga fiduciosa la preghiera del popolo redento:
Vieni, Signore Gesù.
Signore, il mondo riconosca la tua giustizia,
-- la tua gloria abiti sulla nostra terra.
Tu, che hai voluto condividere la debolezza della condizione umana,
-- infondi in noi la forza inesauribile del tuo Spirito.
Irradia sul mondo la luce della tua verità,
-- illumina i nostri fratelli che ancora non ti riconoscono.
Sei venuto nell'umiltà per cancellare i nostri peccati,
-- venendo nella gloria, guidaci alla felicità eterna.
Tu, che alla fine dei tempi verrai a giudicare il mondo,
-- ricompensa coloro che in questa vita furono vittime della persecuzione.
Padre nostro.
Preghiamo
O Dio, che hai rivelato al mondo con il parto della Vergine lo splendore della tua gloria, concedi al tuo popolo di venerare con fede viva e di celebrare con sincero amore il grande mistero dell'incarnazione. Per Cristo, nostro Signore.
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen