MESSA
Antifona d'Ingresso
Sii per me difesa, o Dio, rocca e fortezza che mi salva, perché tu sei mio baluardo e mio rifugio; guidami per amore del tuo nome.
Colletta
O Dio, che hai promesso di essere presente in coloro che ti amano e con cuore retto e sincero custodiscono la tua parola, rendici degni di diventare tua stabile dimora. Per Cristo, nostro Signore.
Prima Lettura
Gn 11, 1-9
Dal libro della Genesi.
Tutta la terra aveva un'unica lingua e uniche parole. Emigrando dall'oriente, gli uomini capitarono in una pianura nella regione di Sinar e vi si stabilirono. Si dissero l'un l'altro: "Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco". Il mattone servì loro da pietra e il bitume da malta. Poi dissero: "Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo, e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra". Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che i figli degli uomini stavano costruendo. Il Signore disse: "Ecco, essi sono un unico popolo e hanno tutti un'unica lingua; questo è l'inizio della loro opera, e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro". Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra.
Salmo
Salmo 32 (33)
Beato il popolo scelto dal Signore.
Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
rende vani i progetti dei popoli.
Ma il disegno del Signore sussiste per sempre,
i progetti del suo cuore per tutte le generazioni.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.
Il Signore guarda dal cielo:
egli vede tutti gli uomini.
Dal trono dove siede
scruta tutti gli abitanti della terra,
lui, che di ognuno ha plasmato il cuore
e ne comprende tutte le opere.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Vi ho chiamato amici, dice il Signore, perché tutto ciò che ho udito dal Padre miol'ho fatto conoscere a voi.
Alleluia.
Vangelo
Mc 8, 34-9,1
Dal vangelo secondo Marco.
In quel tempo, convocata la folla insieme ai suoi discepoli, Gesù disse loro: "Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà. Infatti quale vantaggio c'è che un uomo guadagni il mondo intero e perda la propria vita? Che cosa potrebbe dare un uomo in cambio della propria vita? Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi". Diceva loro: "In verità io vi dico: vi sono alcuni, qui presenti, che non morranno prima di aver visto giungere il regno di Dio nella sua potenza".
Sulle Offerte
Questa nostra offerta, Signore, ci purifichi e ci rinnovi, e ottenga a chi è fedele alla tua volontà la ricompensa eterna. Per Cristo nostro Signore.
Comunione
Hanno mangiato e si sono saziati e Dio li ha soddisfatti nel loro desiderio, la loro brama non è stata delusa.
Dopo la Comunione
Signore, che ci hai nutriti al convito eucaristico, fa' che ricerchiamo sempre quei beni che ci danno la vera vita. Per Cristo nostro Signore.
UFFICIO DELLE LETTURE
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Inno
Creati per la gloria del tuo nome,
redenti dal tuo sangue sulla croce,
segnati dal sigillo del tuo Spirito,
noi t'invochiamo: salvaci, o Signore!
Tu spezza le catene della colpa,
proteggi i miti, libera gli oppressi
e conduci nel cielo ai quieti pascoli
il popolo che crede nel tuo amore.
Sia lode e onore a te, pastore buono,
luce radiosa dell'eterna luce,
che vivi con il Padre e il Santo Spirito
nei secoli dei secoli glorioso. Amen.
1a Antifona
Non punirmi, Signore, nel tuo sdegno, abbi pietà di me.
1° Salmo
SALMO 37, 2-5
Implorazione del peccatore in estremo pericolo
Signore, non castigarmi nel tuo sdegno,
non punirmi nella tua ira.
Le tue frecce mi hanno trafitto,
su di me è scesa la tua mano.
Per il tuo sdegno non c'è in me nulla di sano,
nulla è intatto nelle mie ossa per i miei peccati.
Le mie iniquità hanno superato il mio capo,
come carico pesante mi hanno oppresso.
1a Antifona
Non punirmi, Signore, nel tuo sdegno, abbi pietà di me.
2a Antifona
Ogni mio desiderio è di fronte a te, o Signore.
2° Salmo
SALMO 37, 6-13
Implorazione del peccatore in estremo pericolo
Putride e fetide sono le mie piaghe
a causa della mia stoltezza.
Sono curvo e accasciato,
triste mi aggiro tutto il giorno.
I miei fianchi sono torturati,
in me non c'è nulla di sano.
Afflitto e sfinito all'estremo,
ruggisco per il fremito del mio cuore.
Signore, davanti a te ogni mio desiderio
e il mio gemito a te non è nascosto.
Palpita il mio cuore,
la forza mi abbandona,
si spegne la luce dei miei occhi.
Amici e compagni
si scostano dalle mie piaghe,
i miei vicini stanno a distanza.
Tende lacci chi attenta alla mia vita,
trama insidie chi cerca la mia rovina
e tutto il giorno medita inganni.
2a Antifona
Ogni mio desiderio è di fronte a te, o Signore.
3a Antifona
A te confesso la mia colpa; non abbandonarmi, Dio, mia salvezza.
3° Salmo
SALMO 37, 14-23
Implorazione del peccatore in estremo pericolo
Io, come un sordo, non ascolto
e come un muto non apro la bocca;
sono come un uomo
che non sente e non risponde.
In te spero, Signore;
tu mi risponderai, Signore Dio mio.
Ho detto: "Di me non godano,
contro di me non si vantino
quando il mio piede vacilla".
Poiché io sto per cadere
e ho sempre dinanzi la mia pena.
Ecco, confesso la mia colpa,
sono in ansia per il mio peccato.
I miei nemici sono vivi e forti,
troppi mi odiano senza motivo,
mi pagano il bene col male,
mi accusano perché cerco il bene.
Non abbandonarmi, Signore,
Dio mio, da me non stare lontano;
accorri in mio aiuto,
Signore, mia salvezza.
3a Antifona
A te confesso la mia colpa; non abbandonarmi, Dio, mia salvezza.
Prima Lettura
V. I miei occhi si consumano nell'attesa,
R. per la promessa del mio salvatore.
Dal libro dei Proverbi 15, 8-9. 16-17. 25-26. 29. 33; 16, 1-9; 17, 5
L'uomo posto davanti a Dio
Il sacrificio degli empi è in abominio al Signore, la supplica degli uomini retti gli è gradita. La condotta perversa è in abominio al Signore; egli ama chi pratica la giustizia. Poco con il timore di Dio è meglio di un gran tesoro con l'inquietudine. Un piatto di verdura con l'amore è meglio di un bue grasso con l'odio. Il Signore abbatte la casa dei superbi e rende saldi i confini della vedova. Sono in abominio al Signore i pensieri malvagi, ma gli sono gradite le parole benevole. Il Signore è lontano dagli empi, ma egli ascolta la preghiera dei giusti. Il timore di Dio è una scuola di sapienza, prima della gloria c'è l'umiltà. All'uomo appartengono i progetti della mente, ma dal Signore viene la risposta. Tutte le vie dell'uomo sembrano pure ai suoi occhi, ma chi scruta gli spiriti è il Signore. Affida al Signore la tua attività e i tuoi progetti riusciranno. Il Signore ha fatto tutto per un fine, anche l'empio per il giorno della sventura. E' un abominio per il Signore ogni cuore superbo, certamente non resterà impunito. Con la bontà e la fedeltà si espia la colpa, con il timore del Signore si evita il male. Quando il Signore si compiace della condotta di un uomo, riconcilia con lui anche i suoi nemici. Poco con onestà è meglio di molte rendite senza giustizia. La mente dell'uomo pensa molto alla sua via, ma il Signore dirige i suoi passi. Chi deride il povero offende il suo creatore, chi gioisce della sciagura altrui non resterà impunito.
Responsorio Prima Lettura
Cfr. Dt 6, 12. 13; Pro 15, 33
R. Non dimenticare il Signore, che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto:
temerai il Signore Dio tuo e lo servirai.
V. Il timore di Dio è scuola di sapienza; l'umiltà precede la gloria.
R. Temerai il Signore tuo Dio e lo servirai.
Seconda Lettura
Dai "Trattati sulla prima lettera di Giovanni" di sant'Agostino, vescovo (Tratt. 4, 6; PL 35, 2008-2009)
Il desiderio del cuore si spinge verso Dio
Che cosa ci è stato promesso? "Noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è" (1 Gv 3, 2). La lingua si è espressa meglio che ha potuto, ma il resto bisogna immaginarlo con la mente. Infatti cosa ha rivelato lo stesso Giovanni a paragone di colui che è, o che cosa possiamo dire noi creature che siamo così lontane dalla sua grandezza? Ritorniamo perciò a soffermarci sulla sua unzione, su quella unzione che ci insegna interiormente quanto non siamo capaci di esprimere in parole. E poiché ora non potete avere questa visione, vostro compito è desiderarla. L'intera vita del fervente cristiano è un santo desiderio. Ciò che poi desideri, ancora non lo vedi, ma vivendo di sante aspirazioni ti rendi capace di essere riempito quando arriverà il tempo della visione. Se tu devi riempire un recipiente e sai che sarà molto abbondante quanto ti verrà dato, cerchi di aumentare la capacità del sacco, dell'otre o di qualsiasi altro contenitore adottato. Ampliandolo lo rendi più capace. Allo stesso modo si comporta Dio. Facendoci attendere, intensifica il nostro desiderio, col desiderio dilata l'animo e, dilatandolo, lo rende più capace. Cerchiamo, quindi, di vivere in un clima di desiderio perché dobbiamo essere riempiti. Considerate l'apostolo Paolo che dilata il suo animo, per poter ricevere ciò che verrà. Dice infatti: "Fratelli, io non ritengo ancora di esservi giunto" (Fil 3, 13). Allora che cosa fai in questa vita, se non sei arrivato alla pienezza del desiderio? "Questo soltanto so: Dimentico del passato e proteso verso il futuro, corro verso la meta per arrivare al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù" (Fil 3, 13-14). Paolo ha dichiarato di essere proteso verso il futuro e di tendervi pienamente. Era consapevole di non essere ancora capace di ricevere "quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo" (1 Cor 2, 9). La nostra vita è una ginnastica del desiderio. Il santo desiderio sarà tanto più efficace quanto più strapperemo le radici della vanità ai nostri desideri. Già abbiamo detto altre volte che per essere riempiti bisogna prima svuotarsi. Tu devi essere riempito dal bene, e quindi devi liberarti dal male. Supponi che Dio voglia riempirti di miele? Bisogna liberare il vaso da quello che conteneva, anzi occorre pulirlo. Bisogna pulirlo magari con fatica e impegno, se occorre, perché sia idoneo a ricevere qualche cosa. Quando diciamo miele, oro, vino, ecc., non facciamo che riferirci a quell'unica realtà che vogliamo enunziare, ma che è indefinibile. Questa realtà si chiama Dio. E quando diciamo Dio, che cosa vogliamo esprimere? Queste due sillabe sono tutto ciò che aspettiamo. Perciò qualunque cosa siamo stati capaci di spiegare è al di sotto della realtà. Protendiamoci verso di lui perché ci riempia quando verrà. "Noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è " (1 Gv 3, 2).
Responsorio Seconda Lettura
Salmo 36, 4-5
R. Cerca la gioia nel Signore:
esaudirà i desideri del tuo cuore.
V. Manifesta al Signore la tua via, confida in lui:
R. esaudirà i desideri del tuo cuore.
Preghiamo
O Dio, che hai promesso di essere presente in coloro che ti amano e con cuore retto e sincero custodiscono la tua parola, rendici degni di diventare tua stabile dimora. Per Cristo, nostro Signore.
R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
LODI
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Inno
O Gesù salvatore,
luce vera del mondo,
accogli le primizie
della nostra preghiera.
Risveglia in noi la fede,
la speranza, l'amore;
dona pace e concordia
e letizia perfetta.
Lenisci con le lacrime
la durezza dei cuori,
accendi il desiderio
della patria beata.
A te sia gloria, o Cristo,
speranza delle genti,
al Padre e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
1a Antifona
Un cuore affranto e umiliato non disprezzarlo, Signore.
1° Salmo
SALMO 50
Pietà di me, o Signore
Pietà di me, o Dio,
secondo la tua misericordia;
nel tuo grande amore
cancella il mio peccato.
Lavami da tutte le mie colpe,
mondami dal mio peccato.
Riconosco la mia colpa,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto;
perciò sei giusto quando parli,
retto nel tuo giudizio.
Ecco, nella colpa sono stato generato,
nel peccato mi ha concepito mia madre.
Ma tu vuoi la sincerità del cuore
e nell'intimo m'insegni la sapienza.
Purificami con issopo e sarò mondato;
lavami e sarò più bianco della neve.
Fammi sentire gioia e letizia,
esulteranno le ossa che hai spezzato.
Distogli lo sguardo dai miei peccati,
cancella tutte le mie colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non respingermi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia di essere salvato,
sostieni in me un animo generoso.
Insegnerò agli erranti le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno.
Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza,
la mia lingua esalterà la tua giustizia.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode;
poiché non gradisci il sacrificio
e, se offro olocausti, non li accetti.
Uno spirito contrito
è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato,
tu, o Dio, non disprezzi.
Nel tuo amore fa grazia a Sion,
rialza le mura di Gerusalemme.
Allora gradirai i sacrifici prescritti,
l'olocausto e l'intera oblazione,
allora immoleranno vittime
sopra il tuo altare.
1a Antifona
Un cuore affranto e umiliato non disprezzarlo, Signore.
2a Antifona
Nel tuo sdegno, Signore, ricordati della tua misericordia.
Cantico
CANTICO Ab 3, 2-4. 13a. 15-19
Dio appare per il giudizio
Signore, ho ascoltato il tuo annunzio,
Signore, ho avuto timore della tua opera.
Nel corso degli anni manifestala,
falla conoscere nel corso degli anni.
Nello sdegno ricordati di avere clemenza.
Dio viene da Teman,
il Santo dal monte Paràn.
La sua maestà ricopre i cieli,
delle sue lodi è piena la terra.
Il suo splendore è come la luce,
bagliori di folgore escono dalle sue mani:
là si cela la sua potenza.
Sei uscito per salvare il tuo popolo,
per salvare il tuo consacrato.
Hai affogato nel mare i cavalli dell'empio,
nella melma di grandi acque.
Ho udito e fremette il mio cuore,
a tal voce tremò il mio labbro,
la carie entra nelle mie ossa
e sotto di me tremano i miei passi.
Sospiro al giorno dell'angoscia
che verrà contro il popolo che ci opprime.
Il fico infatti non germoglierà,
nessun prodotto daranno le viti,
cesserà il raccolto dell'olivo,
i campi non daranno più cibo,
i greggi spariranno dagli ovili
e le stalle rimarranno senza buoi.
Ma io gioirò nel Signore,
esulterò in Dio mio salvatore.
Il Signore Dio è la mia forza,
egli rende i miei piedi
come quelli delle cerve
e sulle alture mi fa camminare.
2a Antifona
Nel tuo sdegno, Signore, ricordati della tua misericordia.
3a Antifona
Glorifica il Signore, Gerusalemme, loda, Sion, il tuo Dio.
Salmo di Lode
SALMO 147
La Gerusalemme riedificata
Glorifica il Signore, Gerusalemme,
loda, Sion, il tuo Dio.
Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.
Egli ha messo pace nei tuoi confini
e ti sazia con fior di frumento.
Manda sulla terra la sua parola,
il suo messaggio corre veloce.
Fa scendere la neve come lana,
come polvere sparge la brina.
Getta come briciole la grandine,
di fronte al suo gelo chi resiste?
Manda una sua parola ed ecco si scioglie,
fa soffiare il vento e scorrono le acque.
Annunzia a Giacobbe la sua parola,
le sue leggi e i suoi decreti a Israele.
Così non ha fatto
con nessun altro popolo,
non ha manifestato ad altri
i suoi precetti.
3a Antifona
Glorifica il Signore, Gerusalemme, loda, Sion, il tuo Dio.
Lettura Breve
Ef 2, 13-16
Ora, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l'inimicizia, annullando, per mezzo della sua carne, la legge fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, distruggendo in se stesso l'inimicizia.
Responsorio Breve
R. Invocherò l'Altissimo: da lui ogni mio bene.
Invocherò l'Altissimo: da lui ogni mio bene.
V. Dal cielo manderà la sua salvezza:
da lui ogni mio bene.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Invocherò l'Altissimo: da lui ogni mio bene.
Antifona al Benedictus
Nella sua misericordia il nostro Dio ci ha visitati dall'alto come sole che sorge.
Cantico di Zaccaria (Lc 1, 68-79)
Il Messia e il suo Precursore
Benedetto il Signore Dio d'Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi una salvezza potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva promesso
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo
perché andrai innanzi al Signore
a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati,
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio,
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre
e nell'ombra della morte
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen
Antifona al Benedictus
Nella sua misericordia il nostro Dio ci ha visitati dall'alto come sole che sorge.
Invocazioni
Cristo, Agnello senza macchia, si è offerto al Padre per purificare le nostre coscienze dalle opere del male. A lui diciamo umilmente:
Nella tua volontà è la nostra pace, o Signore.
Dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo nuovo giorno,
-- fa' che segni l'inizio di una vita nuova.
Hai creato il mondo e lo conservi con la tua provvidenza,
-- donaci uno sguardo di fede, perché vediamo la tua presenza in ogni creatura.
Nel tuo sangue, versato per noi, hai costituito la nuova ed eterna alleanza,
-- fa' che, osservando la legge dell'amore, restiamo fedeli al nuovo patto.
Sulla croce hai fatto sgorgare dal costato sangue ed acqua,
-- in questo fiume di grazia lava le nostre colpe e allieta la città di Dio.
Padre nostro.
Preghiamo
Accogli, Dio onnipotente, la nostra lode del mattino, e fa' che ci uniamo un giorno al coro dei tuoi santi per cantare in eterno la tua gloria. Per Cristo, nostro Signore.
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.
ORA MEDIA NONA
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Inno
Signore, forza degli esseri,
Dio immutabile, eterno,
tu segni i ritmi del mondo:
i giorni, i secoli, il tempo.
Irradia di luce la sera,
fa' sorgere oltre la morte,
nello splendore dei cieli,
il giorno senza tramonto.
Sia lode al Padre altissimo,
al Figlio e al Santo Spirito,
com'era nel principio,
ora e nei secoli eterni. Amen.
1a Antifona
Mi conforti il tuo amore, o Dio, secondo la tua promessa.
1° Salmo
SALMO 118, 73-80
Le tue mani mi hanno fatto e plasmato;
fammi capire e imparerò i tuoi comandi.
I tuoi fedeli al vedermi avranno gioia,
perché ho sperato nella tua parola.
Signore, so che giusti sono i tuoi giudizi
e con ragione mi hai umiliato.
Mi consoli la tua grazia,
secondo la tua promessa al tuo servo.
Venga su di me la tua misericordia e avrò vita,
poiché la tua legge è la mia gioia.
Siano confusi i superbi che a torto mi opprimono;
io mediterò la tua legge.
Si volgano a me i tuoi fedeli
e quelli che conoscono i tuoi insegnamenti.
Sia integro il mio cuore nei tuoi precetti,
perché non resti confuso.
1a Antifona
Mi conforti il tuo amore, o Dio, secondo la tua promessa.
2a Antifona
Liberami dai miei nemici, o Dio, quando insorgono contro di me!
2° Salmo
SALMO 58, 2-5. 10-11. 17-18
Domanda di protezione dagli aggressori
Liberami dai nemici, mio Dio,
proteggimi dagli aggressori.
Liberami da chi fa il male,
salvami da chi sparge sangue.
Ecco, insidiano la mia vita,
contro di me si avventano i potenti.
Signore, non c'è colpa in me, non c'è peccato;
senza mia colpa accorrono e si appostano.
Svègliati, vienimi incontro e guarda.
A te, mia forza, io mi rivolgo:
sei tu, o Dio, la mia difesa.
La grazia del mio Dio mi viene in aiuto,
Dio mi farà sfidare i miei nemici.
Ma io canterò la tua potenza,
al mattino esalterò la tua grazia
perché sei stato mia difesa,
mio rifugio nel giorno del pericolo.
O mia forza, a te voglio cantare,
poiché tu sei, o Dio, la mia difesa,
tu, o mio Dio, sei la mia misericordia.
2a Antifona
Liberami dai miei nemici, o Dio, quando insorgono contro di me!
3a Antifona
Beato l'uomo che è provato da Dio: il Signore ferisce e risana.
3° Salmo
SALMO 59
Preghiera dopo la sventura
Dio, tu ci hai respinti, ci hai dispersi;
ti sei sdegnato: ritorna a noi.
Hai scosso la terra, l'hai squarciata,
risana le sue fratture, perché sta crollando.
Hai inflitto al tuo popolo dure prove,
ci hai fatto bere vino da vertigini.
Hai dato un segnale ai tuoi fedeli
perché fuggissero lontano dagli archi.
Perché i tuoi amici siano liberati,
salvaci con la destra e a noi rispondi.
Dio ha parlato nel suo tempio:
"Esulto e divido Sichem,
misuro la valle di Succot.
Mio è Gàlaad, mio è Manasse,
Efraim è la difesa del mio capo,
Giuda lo scettro del mio comando.
Moab è il bacino per lavarmi,
sull'Idumea getterò i miei sandali,
sulla Filistea canterò vittoria".
Chi mi condurrà alla città fortificata,
chi potrà guidarmi fino all'Idumea?
Non forse tu, o Dio, che ci hai respinti,
e più non esci, o Dio, con le nostre schiere?
Nell'oppressione vieni in nostro aiuto
perché vana è la salvezza dell'uomo.
Con Dio noi faremo prodigi:
egli calpesterà i nostri nemici.
3a Antifona
Beato l'uomo che è provato da Dio: il Signore ferisce e risana.
Lettura Breve
Sap 1, 13-15
Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi. Egli infatti ha creato tutto per l'esistenza; le creature del mondo sono sane, in esse non c'è veleno di morte, né gli inferi regnano sulla terra, perché la giustizia è immortale.
V. Mi hai liberato, Signore, dalla morte:
R. Camminerò alla tua presenza nella terra dei vivi.
Preghiamo
Signore Gesù Cristo, che al ladrone pentito facesti la grazia di passare dalla croce alla gloria del tuo regno, ricevi l'umile confessione delle nostre colpe e nell'ora della morte apri anche a noi la porta del tuo paradiso. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
VESPRI
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Inno
O Gesù redentore,
immagine del Padre,
luce d'eterna luce,
accogli il nostro canto.
Per radunare i popoli
nel patto dell'amore,
distendi le tue braccia
sul legno della croce.
Dal tuo fianco squarciato
effondi sull'altare
i misteri pasquali
della nostra salvezza.
A te sia lode, o Cristo,
speranza delle genti,
al Padre e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
1a Antifona
Signore, libera l'anima mia dalla morte, il mio piede della caduta.
1° Salmo
SALMO 114
Rendimento di grazie
Amo il Signore perché ascolta
il grido della mia preghiera.
Verso di me ha teso l'orecchio
nel giorno in cui lo invocavo.
Mi stringevano funi di morte,
ero preso nei lacci degli inferi.
Mi opprimevano tristezza e angoscia
e ho invocato il nome del Signore:
"Ti prego, Signore, salvami".
Buono e giusto è il Signore,
il nostro Dio è misericordioso.
Il Signore protegge gli umili:
ero misero ed egli mi ha salvato.
Ritorna, anima mia, alla tua pace,
poiché il Signore ti ha beneficato;
egli mi ha sottratto dalla morte,
ha liberato i miei occhi dalle lacrime,
ha preservato i miei piedi dalla caduta.
Camminerò alla presenza del Signore
sulla terra dei viventi.
1a Antifona
Signore, libera l'anima mia dalla morte, il mio piede della caduta.
2a Antifona
Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra.
2° Salmo
SALMO 120
Il custode di Israele
Alzo gli occhi verso i monti:
da dove mi verrà l'aiuto?
Il mio aiuto viene dal Signore,
che ha fatto cielo e terra.
Non lascerà vacillare il tuo piede,
non si addormenterà il tuo custode.
Non si addormenta, non prende sonno,
il custode d'Israele.
Il Signore è il tuo custode,
il Signore è come ombra che ti copre,
e sta alla tua destra.
Di giorno non ti colpirà il sole,
né la luna di notte.
Il Signore ti proteggerà da ogni male,
egli proteggerà la tua vita.
Il Signore veglierà su di te,
quando esci e quando entri,
da ora e per sempre.
2a Antifona
Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra.
3a Antifona
Giuste e vere sono le tue vie, o re delle genti.
Cantico
CANTICO Ap 15, 3-4
Inno di adorazione e di lode
Grandi e mirabili sono le tue opere,
o Signore Dio onnipotente;
giuste e veraci le tue vie, o Re delle genti!
Chi non temerà il tuo nome,
chi non ti glorificherà, o Signore?
Tu solo sei santo!
Tutte le genti verranno a te, Signore,
davanti a te si prostreranno,
perché i tuoi giusti giudizi si sono manifestati.
3a Antifona
Giuste e vere sono le tue vie, o re delle genti.
Lettura breve
1 Cor 2, 7-10a
Parliamo di una sapienza divina, misteriosa, che è rimasta nascosta, e che Dio ha preordinato prima dei secoli per la nostra gloria. Nessuno dei dominatori di questo mondo ha potuto conoscerla; se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. Sta scritto infatti: Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano. Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito.
Responsorio
R. Cristo è morto per i nostri peccati per ricondurci al Padre.
Cristo è morto per i nostri peccati per ricondurci al Padre.
V. Messo a morte nella carne, ma reso vivo nello spirito
per ricondurci al Padre.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Cristo è morto per i nostri peccati per ricondurci al Padre.
Antifona al Magnificat
Ricordati, Signore, della tua misericordia, come hai promesso ai nostri padri.
Cantico della Beata Vergine (Lc 1, 46-55)
Esultanza dell'anima nel Signore
L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Antifona al Magnificat
Ricordati, Signore, della tua misericordia, come hai promesso ai nostri padri.
Intercessioni
Benediciamo Cristo, pastore buono e misericordioso, che ha asciugato le lacrime dei poveri e dei sofferenti. Raccolti nella comune preghiera, invochiamolo:
Pietà del tuo popolo, Signore.
Cristo, Signore, che consoli gli umili,
-- poni dinanzi ai tuoi occhi le lacrime dei poveri.
Raccogli, Signore, il gemito dei morenti,
-- il tuo santo angelo li visiti e li conforti.
I profughi e gli esiliati possano sperimentare la tua provvidenza,
-- fa' che ritornino felicemente alla loro patria e siano un giorno cittadini della Gerusalemme celeste.
Vinci con il tuo amore coloro che vivono nel peccato,
-- fa' che si riconcilino con te e con la tua Chiesa.
Accogli nella tua pace i nostri defunti,
-- perché godano pienamente i frutti della redenzione.
Padre nostro.
Preghiamo
O Dio, che hai rivelato il mistero della tua sapienza nella follia della croce, donaci di riconoscere nella passione la gloria del tuo Figlio, perché la sua croce sia sempre per noi fonte di speranza e di pace. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.