MESSA
Antifona d'Ingresso
Il Signore è mio sostegno, mi ha liberato e mi ha portato al largo, è stato lui la mia salvezza perché mi vuole bene.
Colletta
Concedi, Signore, che il corso degli eventi nel mondo si svolga secondo la tua volontà nella giustizia e nella pace, e la tua Chiesa si dedichi con serena fiducia al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Sir 44, 1. 9-13
Dal libro del Siracide.
Facciamo ora l'elogio di uomini illustri, dei padri nostri nelle loro generazioni. Di altri non sussiste memoria, svanirono come se non fossero esistiti, furono come se non fossero mai stati, e così pure i loro figli dopo di loro. Questi invece furono uomini di fede, e le loro opere giuste non sono dimenticate. Nella loro discendenza dimora una preziosa eredità: i loro posteri. La loro discendenza resta fedele alle alleanze e grazie a loro anche i loro figli. Per sempre rimarrà la loro discendenza e la loro gloria non sarà offuscata.
Salmo
Salmo 149
Il Signore ama il suo popolo.
Cantate al Signore un canto nuovo;
la sua lode nell'assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo creatore,
esultino nel loro re i figli di Sion.
Lodino il suo nome con danze,
con tamburelli e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo,
incorona i poveri di vittoria.
Esultino i fedeli nella gloria,
facciano festa sui loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca:
questo è un onore per tutti i suoi fedeli.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Io ho scelto voi, dice il Signore, perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga.
Alleluia.
Vangelo
Mc 11, 11-25
Dal vangelo secondo Marco.
[Dopo essere stato acclamato dalla folla, Gesù] entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l'ora tarda, uscì con i Dodici verso Betània. La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. Avendo visto da lontano un albero di fichi che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se per caso vi trovasse qualcosa ma, quando vi giunse vicino, non trovò altro che foglie. Non era infatti la stagione dei fichi. Rivolto all'albero, disse: "Nessuno mai più in eterno mangi i tuoi frutti!". E i suoi discepoli l'udirono. Giunsero a Gerusalemme. Entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio. E insegnava loro dicendo: "Non sta forse scritto: "La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni"? Voi invece ne avete fatto un covo di ladri". Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento. Quando venne la sera, uscirono fuori dalla città. La mattina seguente, passando, videro l'albero di fichi seccato fin dalle radici. Pietro si ricordò e gli disse: "Maestro, guarda: l'albero di fichi che hai maledetto è seccato". Rispose loro Gesù: "Abbiate fede in Dio! In verità io vi dico: se uno dicesse a questo monte: "Lèvati e gèttati nel mare", senza dubitare in cuor suo, ma credendo che quanto dice avviene, ciò gli avverrà. Per questo vi dico: tutto quello che chiederete nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi accadrà. Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi le vostre colpe".
Sulle Offerte
O Dio, da te provengono questi doni e tu li accetti in segno del nostro servizio sacerdotale: fa' che l'offerta che ascrivi a nostro merito ci ottenga il premio della gioia eterna. Per Cristo nostro Signore.
Comunione
Voglio cantare a Dio per il bene che mi ha fatto, voglio lodare il nome del Signore Altissimo.
Dopo la Comunione
Padre misericordioso, il pane eucaristico che ci fa tuoi commensali in questo mondo, ci ottenga la perfetta comunione con te nella vita eterna. Per Cristo nostro Signore.
UFFICIO DELLE LETTURE
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Inno
Creati per la gloria del tuo nome,
redenti dal tuo sangue sulla croce,
segnati dal sigillo del tuo Spirito,
noi t'invochiamo: salvaci, o Signore!
Tu spezza le catene della colpa,
proteggi i miti, libera gli oppressi
e conduci nel cielo ai quieti pascoli
il popolo che crede nel tuo amore.
Sia lode e onore a te, pastore buono,
luce radiosa dell'eterna luce,
che vivi con il Padre e il Santo Spirito
nei secoli dei secoli glorioso. Amen.
1a Antifona
Non disprezzare la mia supplica, o Dio, nel clamore degli empi.
1° Salmo
SALMO 54, 2-9
L'amico che tradisce
Porgi l'orecchio, Dio, alla mia preghiera,
non respingere la mia supplica;
dammi ascolto e rispondimi.
Mi agito nel mio lamento
e sono sconvolto al grido del nemico,
al clamore dell'empio.
Contro di me riversano sventura,
mi perseguitano con furore.
Dentro di me freme il mio cuore,
piombano su di me terrori di morte.
Timore e spavento mi invadono
e lo sgomento mi opprime.
Dico: "Chi mi darà ali come di colomba,
per volare e trovare riposo?
Ecco, errando, fuggirei lontano,
abiterei nel deserto.
Riposerei in un luogo di riparo
dalla furia del vento e dell'uragano".
1a Antifona
Non disprezzare la mia supplica, o Dio, nel clamore degli empi.
2a Antifona
Dall'assalto del nemico Dio ci ha liberato.
2° Salmo
SALMO 54, 10-15
L'amico che tradisce
Disperdili, Signore,
confondi le loro lingue:
ho visto nella città violenza e contese.
Giorno e notte si aggirano sulle sue mura;
all'interno iniquità, travaglio e insidie
e non cessano nelle sue piazze
sopruso e inganno.
Se mi avesse insultato un nemico,
l'avrei sopportato;
se fosse insorto contro di me un avversario,
da lui mi sarei nascosto.
Ma sei tu, mio compagno,
mio amico e confidente;
ci legava una dolce amicizia,
verso la casa di Dio camminavamo in festa.
2a Antifona
Dall'assalto del nemico Dio ci ha liberato.
3a Antifona
Getta nel Signore il tuo affanno: egli ti salverà.
3° Salmo
SALMO 54, 17-24
L'amico che tradisce
Io invoco Dio e il Signore mi salva.
Di sera, al mattino, a mezzogiorno
mi lamento e sospiro
ed egli ascolta la mia voce;
mi salva, mi dà pace da coloro che mi combattono:
sono tanti i miei avversari.
Dio mi ascolta e li umilia,
egli che domina da sempre.
Per essi non c'è conversione
e non temono Dio.
Ognuno ha steso la mano contro i suoi amici,
ha violato la sua alleanza.
Più untuosa del burro è la sua bocca,
ma nel cuore ha la guerra;
più fluide dell'olio le sue parole,
ma sono spade sguainate.
Getta sul Signore il tuo affanno
ed egli ti darà sostegno,
mai permetterà che il giusto vacilli.
Tu, Dio, li sprofonderai nella tomba
gli uomini sanguinari e fraudolenti:
essi non giungeranno alla metà dei loro giorni.
Ma io, Signore, in te confido.
3a Antifona
Getta nel Signore il tuo affanno: egli ti salverà.
Prima Lettura
V. Ascolta, figlio, la voce della sapienza:
R. porgi l'orecchio ai miei insegnamenti.
Dal libro di Giobbe 12, 1-25
Risposta di Giobbe: Dio ha in mano ogni vivente; egli domina l'umana sapienza
Giobbe allora rispose: E' vero, sì, che voi siete la voce del popolo e la sapienza morirà con voi! Anch'io però ho senno come voi, e non sono da meno di voi; chi non sa cose simili? Ludibrio del suo amico è diventato chi grida a Dio perché gli risponda; ludibrio il giusto, l'integro! "Per la sventura, disprezzo", pensa la gente prosperosa, "spinte, a colui che ha il piede tremante". Le tende dei ladri sono tranquille, c'è sicurezza per chi provoca Dio, per chi vuol ridurre Dio in suo potere. Ma interroga pure le bestie, perché ti ammaestrino, gli uccelli del cielo, perché ti informino, o i rettili della terra, perché ti istruiscano o i pesci del mare perché te lo faccian sapere. Chi non sa, fra tutti questi esseri, che la mano del Signore ha fatto questo? Egli ha in mano l'anima di ogni vivente e il soffio d'ogni carne umana. L'orecchio non distingue forse le parole e il palato non assapora i cibi? Nei canuti sta la saggezza e nella vita lunga la prudenza. In lui risiede la sapienza e la forza, a lui appartiene il consiglio e la prudenza! Ecco, se egli demolisce, non si può ricostruire, se imprigiona uno, non si può liberare. Se trattiene le acque, tutto si secca, se le lascia andare, devastano la terra. Da lui viene potenza e sagacia, a lui appartiene l'ingannato e l'ingannatore. Rende stolti i consiglieri della terra, priva i giudici di senno; scioglie la cintura dei re e cinge i loro fianchi d'una corda. Fa andare scalzi i sacerdoti e rovescia i potenti. Toglie la favella ai più veraci e priva del senno i vegliardi. Sui nobili spande il disprezzo e allenta la cintura ai forti. Strappa dalle tenebre i segreti e porta alla luce le cose oscure. Fa grandi i popoli e li lascia perire, estende le nazioni e le abbandona. Toglie il senno ai capi del paese e li fa vagare per solitudini senza strade, vanno a tastoni per le tenebre, senza luce, e barcollano come ubriachi.
Responsorio Prima Lettura
Cfr. Gb 12, 13. 14; 23, 13
R. In Dio risiede la sapienza e la forza, a lui appartiene il consiglio e la prudenza.
Se egli demolisce, non puoi ricostruire; se imprigiona, non ti puoi liberare.
V. Egli è l'unico: se sceglie, chi lo farà cambiare? Ciò che vuole, lo fa.
R. Se egli demolisce, non puoi ricostruire; se imprigiona, non ti puoi liberare.
Seconda Lettura
Dal "Commento al libro di Giobbe" di san Gregorio Magno, papa (Lib. 10, 47-48; PL 75, 946-947)
La testimonianza interiore
"Chi è deriso dal suo amico, come lo sono io, invocherà Dio ed egli lo esaudirà" (Gb 12, 4 volgata). Spesso la mente inferma, quando per le buone azioni è raggiunta dalla lode e dal plauso umano, si lascia andare alle gioie esteriori, dà poca importanza alle aspirazioni interiori, e si adagia volentieri in ciò che sente dire. Così si rallegra più di essere proclamata buona, che di esserlo veramente. Mentre brama parole di lode, abbandona ciò che aveva incominciato a essere. Si allontana da Dio proprio per quelle lodi che sembravano unirla a lui. Talvolta poi attende con impegno a operare rettamente, e tuttavia è tormentata dalla derisione degli uomini. Compie cose mirabili e ne riceve insulti; e mentre le lodi l'avrebbero tirata fuori di sé, gli oltraggi la costringono a rientrare in se stessa; e tanto più saldamente si attacca a Dio nel suo interno, quanto non ha trovato all'esterno dove riposare. Allora dirige tutta la speranza nel Creatore e, tra i biasimi e le derisioni, invoca unicamente il suo testimone interiore. L'anima afflitta si fa tanto più vicina a Dio quanto più si fa estranea alla stima e al favore umano; si dà subito alla preghiera, e, sotto la pressione esteriore, diventa più pura e più limpida, per penetrare più facilmente nel mondo interiore. A ragione dunque si dice ora: "Chi è deriso dal suo amico, come lo sono io, invocherà Dio ed egli lo esaudirà"; i malvagi infatti, mentre rimproverano la coscienza dei buoni, dimostrano quale testimone cerchino delle loro azioni. E così i buoni vengono stimolati a raccogliersi in preghiera, e a procurarsi il favore divino nella sfera interiore proprio mentre vengono privati della lode umana nella sfera esteriore. E' da notare poi quanto saggiamente si soggiunga: "Come lo sono io", perché vi sono alcuni che sono oppressi dalle irrisioni umane, e tuttavia non trovano ascolto alle orecchie di Dio. Quando infatti la derisione è diretta contro la colpa, non si acquista certo alcun merito di virtù nella derisione. "Ma viene derisa la semplicità del giusto" (Gb 12, 4 volgata). La sapienza di questo mondo sta nel coprire con astuzia i propri sentimenti, nel velare il pensiero con le parole, nel mostrare vero il falso e falso il vero. Al contrario, la sapienza del giusto sta nel fuggire ogni finzione, nel manifestare con le parole il proprio pensiero, nell'amare il bene così com'é, nell'evitare la falsità, nel donare gratuitamente i propri beni, nel sopportare più volentieri il male che farlo, nel non cercare di vendicarsi della ingiurie, nel ritenere un guadagno l'offesa subita a causa della verità. Ma questa semplicità del giusto viene derisa, perché la purezza d'intenzione è creduta stoltezza dai sapienti di questo mondo. Infatti tutto ciò che si fa con innocenza, è ritenuto da questi senz'altro una cosa stolta; e tutto ciò che la verità approva nell'agire, suona come sciocchezza per la sapienza di questo mondo.
Responsorio Seconda Lettura
Cfr. Salmo 118, 104-105; Gv 6, 68
R. Ho in odio ogni via di menzogna.
Lampada ai miei passi è la tua parola, e luce sul mio cammino.
V. Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.
R. Lampada ai miei passi è la tua parola, e luce sul mio cammino.
Preghiamo
Concedi, Signore, che il corso degli eventi nel mondo si svolga secondo la tua volontà nella giustizia e nella pace, e la tua Chiesa si dedichi con serena fiducia al tuo servizio. Per Cristo, nostro Signore.
R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
LODI
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Inno
O Gesù salvatore,
luce vera del mondo,
accogli le primizie
della nostra preghiera.
Risveglia in noi la fede,
la speranza, l'amore;
dona pace e concordia
e letizia perfetta.
Lenisci con le lacrime
la durezza dei cuori,
accendi il desiderio
della patria beata.
A te sia gloria, o Cristo,
speranza delle genti,
al Padre e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
1a Antifona
Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo.
1° Salmo
SALMO 50
Pietà di me, o Signore
Pietà di me, o Dio,
secondo la tua misericordia;
nel tuo grande amore
cancella il mio peccato.
Lavami da tutte le mie colpe,
mondami dal mio peccato.
Riconosco la mia colpa,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto;
perciò sei giusto quando parli,
retto nel tuo giudizio.
Ecco, nella colpa sono stato generato,
nel peccato mi ha concepito mia madre.
Ma tu vuoi la sincerità del cuore
e nell'intimo m'insegni la sapienza.
Purificami con issopo e sarò mondato;
lavami e sarò più bianco della neve.
Fammi sentire gioia e letizia,
esulteranno le ossa che hai spezzato.
Distogli lo sguardo dai miei peccati,
cancella tutte le mie colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non respingermi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia di essere salvato,
sostieni in me un animo generoso.
Insegnerò agli erranti le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno.
Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza,
la mia lingua esalterà la tua giustizia.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode;
poiché non gradisci il sacrificio
e, se offro olocausti, non li accetti.
Uno spirito contrito
è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato,
tu, o Dio, non disprezzi.
Nel tuo amore fa grazia a Sion,
rialza le mura di Gerusalemme.
Allora gradirai i sacrifici prescritti,
l'olocausto e l'intera oblazione,
allora immoleranno vittime
sopra il tuo altare.
1a Antifona
Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo.
2a Antifona
Rallegrati, Gerusalemme: in te si raduneranno i popoli e benediranno il Signore.
Cantico
CANTICO Tb 13, 10-13. 15. 16c-17a
Ringraziamento per la liberazione del popolo
Tutti parlino del Signore
e diano lode a lui in Gerusalemme.
Gerusalemme, città santa,
ti ha castigata per le opere dei tuoi figli,
e avrà ancora pietà per i figli dei giusti.
Da' lode degnamente al Signore
e benedici il re dei secoli;
egli ricostruirà in te il suo tempio con gioia,
per allietare in te tutti i deportati,
per far contenti in te tutti gli sventurati,
per tutte le generazioni dei secoli.
Come luce splendida brillerai
sino ai confini della terra;
nazioni numerose verranno a te da lontano;
gli abitanti di tutti i confini della terra
verranno verso la dimora del tuo santo nome,
portando in mano i doni per il re del cielo.
Generazioni e generazioni
esprimeranno in te l'esultanza
e il nome della città eletta
durerà nei secoli.
Sorgi ed esulta per i figli dei giusti:
tutti presso di te si raduneranno
e benediranno il Signore dei secoli.
Beati coloro che ti amano,
beati coloro che gioiscono per la tua pace.
Anima mia,
benedici il Signore, il gran sovrano:
Gerusalemme sarà ricostruita
come città della sua residenza per sempre.
2a Antifona
Rallegrati, Gerusalemme: in te si raduneranno i popoli e benediranno il Signore.
3a Antifona
Città di Dio, loda il tuo Signore: egli manda a te la sua parola.
Salmo di Lode
SALMO 147
La Gerusalemme riedificata
Glorifica il Signore, Gerusalemme,
loda, Sion, il tuo Dio.
Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.
Egli ha messo pace nei tuoi confini
e ti sazia con fior di frumento.
Manda sulla terra la sua parola,
il suo messaggio corre veloce.
Fa scendere la neve come lana,
come polvere sparge la brina.
Getta come briciole la grandine,
di fronte al suo gelo chi resiste?
Manda una sua parola ed ecco si scioglie,
fa soffiare il vento e scorrono le acque.
Annunzia a Giacobbe la sua parola,
le sue leggi e i suoi decreti a Israele.
Così non ha fatto
con nessun altro popolo,
non ha manifestato ad altri
i suoi precetti.
3a Antifona
Città di Dio, loda il tuo Signore: egli manda a te la sua parola.
Lettura Breve
Gal 2, 20
Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita che vivo nella carne io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.
Responsorio Breve
R. Invocherò l'Altissimo: da lui ogni mio bene.
Invocherò l'Altissimo: da lui ogni mio bene.
V. Dal cielo manderà la sua salvezza:
da lui ogni mio bene.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Invocherò l'Altissimo: da lui ogni mio bene.
Antifona al Benedictus
Nella sua misericordia il nostro Dio ci ha visitati dall'alto come sole che sorge.
Cantico di Zaccaria (Lc 1, 68-79)
Il Messia e il suo Precursore
Benedetto il Signore Dio d'Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi una salvezza potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva promesso
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo
perché andrai innanzi al Signore
a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati,
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio,
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre
e nell'ombra della morte
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen
Antifona al Benedictus
Nella sua misericordia il nostro Dio ci ha visitati dall'alto come sole che sorge.
Invocazioni
Invochiamo la provvidenza del Padre, che veglia su coloro che ha creati e redenti per mezzo del suo Figlio e diciamo:
Conferma ciò che hai operato in noi, Signore.
Dio di misericordia, guidaci sulla via della santità,
-- perché cerchiamo sempre ciò che è vero, buono e giusto.
Non abbandonarci, o Dio, per il tuo grande amore,
-- non dimenticare la tua alleanza.
Accogli l'offerta del nostro cuore contrito e umiliato,
-- fa' che non siano confusi quelli che si affidano a te.
Tu che ci hai resi partecipi della missione profetica del Cristo,
-- fa' che annunziamo con le parole e le opere le meraviglie del tuo amore.
Padre nostro.
Preghiamo
Concedi al tuo popolo, o Dio, l'abbondanza dei tuoi doni, perché sia sempre fedele agli impegni del suo battesimo, e viva nella prosperità e nella pace in attesa della gioia eterna. Per Cristo, nostro Signore.
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.
ORA MEDIA NONA
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Inno
Signore, forza degli esseri,
Dio immutabile, eterno,
tu segni i ritmi del mondo:
i giorni, i secoli, il tempo.
Irradia di luce la sera,
fa' sorgere oltre la morte,
nello splendore dei cieli,
il giorno senza tramonto.
Sia lode al Padre altissimo,
al Figlio e al Santo Spirito,
com'era nel principio,
ora e nei secoli eterni. Amen.
1a Antifona
Grande pace a chi ama la tua legge, Signore.
1° Salmo
SALMO 118, 161-168
I potenti mi perseguitano senza motivo,
ma il mio cuore teme le tue parole.
Io gioisco per la tua promessa,
come uno che trova grande tesoro.
Odio il falso e lo detesto,
amo la tua legge.
Sette volte al giorno io ti lodo
per le sentenze della tua giustizia.
Grande pace per chi ama la tua legge,
nel suo cammino non trova inciampo.
Aspetto da te la salvezza, Signore,
e obbedisco ai tuoi comandi.
Io custodisco i tuoi insegnamenti
e li amo sopra ogni cosa.
Osservo i tuoi decreti e i tuoi insegnamenti:
davanti a te sono tutte le mie vie.
1a Antifona
Grande pace a chi ama la tua legge, Signore.
2a Antifona
Fratelli nella fede, erano un cuor solo e un'anima sola.
2° Salmo
SALMO 132
Gioia dell'amore fraterno
Ecco quanto è buono e quanto è soave
che i fratelli vivano insieme!
E' come olio profumato sul capo,
che scende sulla barba, sulla barba di Aronne,
che scende sull'orlo della sua veste.
E' come rugiada dell'Ermon,
che scende sui monti di Sion.
Là il Signore dona la benedizione
e la vita per sempre.
2a Antifona
Fratelli nella fede, erano un cuor solo e un'anima sola.
3a Antifona
Signore, mia forza di salvezza, salvami dalle mani dell'empio.
3° Salmo
SALMO 139, 1-9ab. 13-14
Tu sei il mio rifugio
Salvami, Signore, dal malvagio,
proteggimi dall'uomo violento,
da quelli che tramano sventure nel cuore
e ogni giorno scatenano guerre.
Aguzzano la lingua come serpenti;
veleno d'aspide è sotto le loro labbra.
Proteggimi, Signore, dalle mani degli empi,
salvami dall'uomo violento:
essi tramano per farmi cadere.
I superbi mi tendono lacci
e stendono funi come una rete,
pongono agguati sul mio cammino.
Io dico al Signore: "Tu sei il mio Dio;
ascolta, Signore, la voce della mia preghiera".
Signore, mio Dio, forza della mia salvezza,
proteggi il mio capo nel giorno della lotta.
Signore, non soddisfare i desideri degli empi,
non favorire le loro trame.
So che il Signore difende la causa dei miseri,
il diritto dei poveri.
Sì, i giusti loderanno il tuo nome,
i retti abiteranno alla tua presenza.
3a Antifona
Signore, mia forza di salvezza, salvami dalle mani dell'empio.
Lettura Breve
1 Gv 4, 9-11
In questo si è manifestato l'amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui. In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. Carissimi, se Dio ci ha amato, anche noi dobbiamo amarci, gli uni gli altri.
V. Guarda, o Dio, nostro scudo,
R. Guarda il volto del tuo Cristo.
Preghiamo
Signore Gesù Cristo, che al ladrone pentito facesti la grazia di passare dalla croce alla gloria del tuo regno, ricevi l'umile confessione delle nostre colpe e nell'ora della morte apri anche a noi la porta del tuo paradiso. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
VESPRI
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Inno
O Gesù redentore,
immagine del Padre,
luce d'eterna luce,
accogli il nostro canto.
Per radunare i popoli
nel patto dell'amore,
distendi le tue braccia
sul legno della croce.
Dal tuo fianco squarciato
effondi sull'altare
i misteri pasquali
della nostra salvezza.
A te sia lode, o Cristo,
speranza delle genti,
al Padre e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
1a Antifona
Ogni giorno, Signore, ti benedico, ricordo i prodigi del tuo amore.
1° Salmo
SALMO 144, 1-13
Lode alla Maestà divina
O Dio, mio re, voglio esaltarti
e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.
Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Grande è il Signore
e degno di ogni lode,
la sua grandezza
non si può misurare.
Una generazione narra all'altra le tue opere,
annunzia le tue meraviglie.
Proclamano lo splendore della tua gloria
e raccontano i tuoi prodigi.
Dicono la stupenda tua potenza
e parlano della tua grandezza.
Diffondono il ricordo della tua bontà immensa,
acclamano la tua giustizia.
Paziente e misericordioso è il Signore,
lento all'ira e ricco di grazia.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza,
per manifestare agli uomini i tuoi prodigi
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è regno di tutti i secoli,
il tuo dominio si estende ad ogni generazione.
1a Antifona
Ogni giorno, Signore, ti benedico, ricordo i prodigi del tuo amore.
2a Antifona
Gli occhi di tutti guardano a te: sei vicino, Signore, a quelli che ti cercano.
2° Salmo
SALMO 144, 14-21
Il tuo regno è un regno eterno
Fedele è il Signore in tutte le sue parole,
santo in tutte le sue opere.
Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto.
Gli occhi di tutti sono rivolti a te in attesa
e tu provvedi loro il cibo a suo tempo.
Tu apri la tua mano
e sazi la fame di ogni vivente.
Giusto è il Signore in tutte le sue vie,
santo in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a quanti lo invocano,
a quanti lo cercano con cuore sincero.
Appaga il desiderio di quelli che lo temono,
ascolta il loro grido e li salva.
Il Signore protegge quanti lo amano,
ma disperde tutti gli empi.
Canti la mia bocca
la lode del Signore.
Ogni vivente benedica il suo nome santo,
in eterno e sempre.
2a Antifona
Gli occhi di tutti guardano a te: sei vicino, Signore, a quelli che ti cercano.
3a Antifona
Giuste e vere le tue vie, o re delle genti!
Cantico
CANTICO Ap 15, 3-4
Inno di adorazione e di lode
Grandi e mirabili sono le tue opere,
o Signore Dio onnipotente;
giuste e veraci le tue vie, o Re delle genti!
Chi non temerà il tuo nome,
chi non ti glorificherà, o Signore?
Tu solo sei santo!
Tutte le genti verranno a te, Signore,
davanti a te si prostreranno,
perché i tuoi giusti giudizi si sono manifestati.
3a Antifona
Giuste e vere le tue vie, o re delle genti!
Lettura breve
Rm 8, 1-2
Non c'è più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù. Poiché la legge dello Spirito che dà vita in Cristo Gesù ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte.
Responsorio
R. Cristo è morto per i nostri peccati per ricondurci al Padre.
Cristo è morto per i nostri peccati per ricondurci al Padre.
V. Messo a morte nella carne, ma reso vivo nello spirito
per ricondurci al Padre.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Cristo è morto per i nostri peccati per ricondurci al Padre.
Antifona al Magnificat
Ricordati, Signore, della tua misericordia, come hai promesso ai nostri padri.
Cantico della Beata Vergine (Lc 1, 46-55)
Esultanza dell'anima nel Signore
L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Antifona al Magnificat
Ricordati, Signore, della tua misericordia, come hai promesso ai nostri padri.
Intercessioni
Benediciamo il Cristo, principio e fondamento della nostra speranza, e invochiamo il suo nome:
Signore, abbi pietà di noi.
Cristo, guarda la nostra debolezza che ci inclina a cedere,
-- sostienici con la tua grazia.
Tu conosci quanto è forte per noi la suggestione del male,
-- guarisci le nostre anime con la larghezza del tuo perdono.
Tu che sei offeso dal peccato e placato dalla penitenza,
-- allontana i flagelli della tua ira, che meritiamo a causa delle nostre colpe.
Hai perdonato la peccatrice e hai preso sulla tue spalle la pecorella smarrita,
-- non privarci mai della tua misericordia.
Ci hai aperto le porte del cielo mediante la tua croce,
-- accogli in paradiso tutti coloro che hanno sperato in te.
Padre nostro.
Preghiamo
Padre misericordioso, che hai redento il mondo con la passione del tuo Figlio, fa' che la tua Chiesa si offra a te come sacrificio vivo e santo e sperimenti sempre la pienezza del tuo amore. Per Cristo, nostro Signore.
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.