MESSA
Antifona d'Ingresso
Non c'è nessuno come te in cielo, Signore, perché tu sei grande e compi meraviglie: tu solo sei Dio.
Colletta
Padre santo e misericordioso, infondi la tua grazia nei nostri cuori, perché possiamo salvarci dagli sbandamenti umani e restare fedeli alla tua parola di vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Prima Lettura
Os 14, 2-10
Dal libro del profeta Osea.
Così dice il Signore: "Torna, Israele, al Signore, tuo Dio, poiché hai inciampato nella tua iniquità. Preparate le parole da dire e tornate al Signore; ditegli: "Togli ogni iniquità, accetta ciò che è bene: non offerta di tori immolati, ma la lode delle nostre labbra. Assur non ci salverà, non cavalcheremo più su cavalli, né chiameremo più "dio nostro" l'opera delle nostre mani, perché presso di te l'orfano trova misericordia". Io li guarirò dalla loro infedeltà, li amerò profondamente, poiché la mia ira si è allontanata da loro. Sarò come rugiada per Israele; fiorirà come un giglio e metterà radici come un albero del Libano, si spanderanno i suoi germogli e avrà la bellezza dell'olivo e la fragranza del Libano. Ritorneranno a sedersi alla mia ombra, faranno rivivere il grano, fioriranno come le vigne, saranno famosi come il vino del Libano. Che ho ancora in comune con gli ìdoli, o Èfraim? Io l'esaudisco e veglio su di lui; io sono come un cipresso sempre verde, il tuo frutto è opera mia. Chi è saggio comprenda queste cose, chi ha intelligenza le comprenda; poiché rette sono le vie del Signore, i giusti camminano in esse, mentre i malvagi v'inciampano".
Salmo
Salmo 80 (81)
Io sono il Signore, tuo Dio: ascolta la mia voce.
Oppure:
Signore, tu hai parole di vita eterna.
Un linguaggio mai inteso io sento:
"Ho liberato dal peso la sua spalla,
le sue mani hanno deposto la cesta.
Hai gridato a me nell'angoscia
e io ti ho liberato.
Nascosto nei tuoni ti ho dato risposta,
ti ho messo alla prova alle acque di Merìba.
Ascolta, popolo mio:
contro di te voglio testimoniare.
Israele, se tu mi ascoltassi!
Non ci sia in mezzo a te un dio estraneo
e non prostrarti a un dio straniero.
Sono io il Signore, tuo Dio,
che ti ha fatto salire dal paese d'Egitto.
Se il mio popolo mi ascoltasse!
Se Israele camminasse per le mie vie!
Lo nutrirei con fiore di frumento,
lo sazierei con miele dalla roccia".
Canto al Vangelo
Gloria e lode a te, o Cristo!
Convertitevi, dice il Signore, perché il regno dei cieli è vicino.
Gloria e lode a te, o Cristo!
Vangelo
Mc 12, 28b-34
Dal vangelo secondo Marco.
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: "Qual è il primo di tutti i comandamenti?". Gesù rispose: "Il primo è: "Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza". Il secondo è questo: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Non c'è altro comandamento più grande di questi". Lo scriba gli disse: "Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l'intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocàusti e i sacrifici". Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: "Non sei lontano dal regno di Dio". E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
Sulle Offerte
Guarda con benevolenza, Signore, questi doni che ti presentiamo, perché siano a te graditi e diventino per noi sorgente di salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Comunione
Più di tutti i doni offerti, questo è grande: amare Dio con tutto il cuore e il prossimo come se stessi.
Dopo la Comunione
La forza del tuo Spirito ci pervada corpo e anima, o Dio, perché possiamo ottenere pienamente la redenzione alla quale abbiamo partecipato in questi santi misteri. Per Cristo nostro Signore.
UFFICIO DELLE LETTURE
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Inno
Protesi alla gioia pasquale,
sulle orme di Cristo Signore,
seguiamo l'austero cammino
della santa Quaresima.
La legge e i profeti annunziarono
dei quaranta giorni il mistero;
Gesù consacrò nel deserto
questo tempo di grazia.
Sia parca e frugale la mensa,
sia sobria la lingua ed il cuore;
fratelli, è tempo di ascoltare
la voce dello Spirito.
Forti nella fede vigiliamo
contro le insidie del nemico:
ai servi fedeli è promessa
la corona di gloria.
Sia lode al Padre onnipotente,
al Figlio Gesù redentore,
allo Spirito Santo Amore,
nei secoli dei secoli. Amen.
1a Antifona
Sono sfinito dal gridare nell'attesa del mio Dio.
1° Salmo
SALMO 68, 2-13
Mi divora lo zelo per la tua casa
Salvami, o Dio:
l'acqua mi giunge alla gola.
Affondo nel fango e non ho sostegno;
sono caduto in acque profonde
e l'onda mi travolge.
Sono sfinito dal gridare,
riarse sono le mie fauci;
i miei occhi si consumano nell'attesa del mio Dio.
Più numerosi dei capelli del mio capo
sono coloro che mi odiano senza ragione.
Sono potenti i nemici che mi calunniano:
quanto non ho rubato, lo dovrei restituire?
Dio, tu conosci la mia stoltezza
e le mie colpe non ti sono nascoste.
Chi spera in te, a causa mia non sia confuso,
Signore, Dio degli eserciti;
per me non si vergogni
chi ti cerca, Dio d'Israele.
Per te io sopporto l'insulto
e la vergogna mi copre la faccia;
sono un estraneo per i miei fratelli,
un forestiero per i figli di mia madre.
Poiché mi divora lo zelo per la tua casa,
ricadono su di me gli oltraggi di chi ti insulta.
Mi sono estenuato nel digiuno
ed è stata per me un'infamia.
Ho indossato come vestito un sacco
e sono diventato il loro scherno.
Sparlavano di me quanti sedevano alla porta,
gli ubriachi mi dileggiavano.
1a Antifona
Sono sfinito dal gridare nell'attesa del mio Dio.
2a Antifona
Hanno messo nel mio cibo veleno, nella mia sete mi hanno fatto bere l'aceto.
2° Salmo
SALMO 68, 14-22
Mi divora lo zelo per la tua casa
Ma io innalzo a te la mia preghiera,
Signore, nel tempo della benevolenza;
per la grandezza della tua bontà, rispondimi,
per la fedeltà della tua salvezza, o Dio.
Salvami dal fango, che io non affondi,
liberami dai miei nemici
e dalle acque profonde.
Non mi sommergano i flutti delle acque
e il vortice non mi travolga,
l'abisso non chiuda su di me la sua bocca.
Rispondimi, Signore, benefica è la tua grazia;
volgiti a me nella tua grande tenerezza.
Non nascondere il volto al tuo servo,
sono in pericolo: presto, rispondimi.
Avvicinati a me, riscattami,
salvami dai miei nemici.
Tu conosci la mia infamia,
la mia vergogna e il mio disonore;
davanti a te sono tutti i miei nemici.
L'insulto ha spezzato il mio cuore e vengo meno.
Ho atteso compassione, ma invano,
consolatori, ma non ne ho trovati.
Hanno messo nel mio cibo veleno,
e quando avevo sete mi hanno fatto bere l'aceto.
2a Antifona
Hanno messo nel mio cibo veleno, nella mia sete mi hanno fatto bere l'aceto.
3a Antifona
Cercate il Signore e avrete la vita.
3° Salmo
SALMO 68, 30-37
Mi divora lo zelo per la tua casa
Io sono infelice e sofferente;
la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro.
Loderò il nome di Dio con il canto,
lo esalterò con azioni di grazie,
che il Signore gradirà più dei tori,
più dei giovenchi con corna e unghie.
Vedano gli umili e si rallegrino;
si ravvivi il cuore di chi cerca Dio,
poiché il Signore ascolta i poveri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri.
A lui acclamino i cieli e la terra,
i mari e quanto in essi si muove.
Perché Dio salverà Sion,
ricostruirà le città di Giuda:
vi abiteranno e ne avranno il possesso.
La stirpe dei suoi servi ne sarà erede,
e chi ama il suo nome vi porrà dimora.
3a Antifona
Cercate il Signore e avrete la vita.
Prima Lettura
V. Ritornate al Signore, vostro Dio:
R. egli è buono e perdona.
Dal libro dell'Esodo 35, 30 - 36, 1; 37, 1-9
Il lavoro per il santuario e l'arca
Un giorno Mosè disse agli Israeliti: "Vedete, il Signore ha chiamato per nome Bezaleel, figlio di Uri, figlio di Cur, della tribù di Giuda. L'ha riempito dello spirito di Dio, perché egli abbia saggezza, intelligenza e scienza in ogni genere di lavoro, per concepire progetti e realizzarli in oro, argento, rame, per intagliare le pietre da incastonare, per scolpire il legno e compiere ogni sorta di lavoro ingegnoso. Gli ha anche messo nel cuore il dono di insegnare e così anche ha fatto con Ooliab, figlio di Achisamach, della tribù di Dan. Li ha riempiti di saggezza per compiere ogni genere di lavoro d'intagliatore, di disegnatore, di ricamatore in porpora viola, in porpora rossa, in scarlatto e in bisso, e di tessitore: capaci di realizzare ogni sorta di lavoro e ideatori di progetti. Bezaleel, Ooliab e tutti gli artisti che il Signore aveva dotati di saggezza e d'intelligenza, perché fossero in grado di eseguire i lavori della costruzione del santuario, fecero ogni cosa secondo ciò che il Signore aveva ordinato. Bezaleel fece l'arca di legno di acacia: aveva due cubiti e mezzo di lunghezza, un cubito e mezzo di larghezza, un cubito e mezzo di altezza. La rivestì d'oro puro, dentro e fuori. Le fece intorno un bordo d'oro. Fuse per essa quattro anelli d'oro e li fissò ai suoi quattro piedi: due anelli su di un lato e due anelli sull'altro. Fece stanghe di legno di acacia e le rivestì d'oro. Introdusse le stanghe negli anelli sui due lati dell'arca per trasportare l'arca. Fece il coperchio d'oro puro: aveva due cubiti e mezzo di lunghezza e un cubito e mezzo di larghezza. Fece due cherubini d'oro: li fece lavorati a martello sulle due estremità del coperchio: un cherubino ad una estremità e un cherubino all'altra estremità. Fece i cherubini tutti di un pezzo con il coperchio, alle sue due estremità. I cherubini avevano le due ali stese di sopra, proteggendo con le ali il coperchio; erano rivolti l'uno verso l'altro e le facce dei cherubini erano rivolte verso il coperchio.
Responsorio Prima Lettura
Cfr. Salmo 83, 2. 3; 45, 5. 6
R. Quanto sono amabili le tue dimore, Dio dell'universo. L'anima mia brama e sospira il tempio del Signore.
Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente.
V. Questa è la santa dimora dell'Altissimo. Dio abita in lei, non potrà vacillare.
R. Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente.
Seconda Lettura
Dal "Commento al libro di Giobbe" di san Gregorio Magno, papa (Lib. 13, 21-23; PL 75, 1028-1029)
Il mistero della nostra nuova vita
Il beato Giobbe, essendo figura della santa Chiesa, a volte parla con la voce del corpo, a volte invece con la voce del capo. E mentre parla delle membra di lei, si eleva immediatamente alle parole del capo. Perciò anche qui si soggiunge: Questo soffro, eppure non c'è violenza nelle mie mani e pura è stata la mia preghiera (cfr. Gb 16, 17). Cristo infatti soffrì la passione e sopportò il tormento della croce per la nostra redenzione, sebbene non avesse commesso violenza con le sue mani, né peccato, e neppure vi fosse inganno sulla sua bocca. Egli solo fra tutti levò pura la sua preghiera a Dio, perché anche nello stesso strazio della passione pregò per i persecutori, dicendo: "Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno" (Lc 23, 34). Che cosa si può dire, che cosa si può immaginare di più puro della propria misericordiosa intercessione in favore di coloro che ci fanno soffrire? Avvenne perciò che il sangue del nostro Redentore, versato con crudeltà dai persecutori, fu poi da loro assunto con fede e il Cristo fu da essi annunziato quale Figlio di Dio. Di questo sangue ben a proposito si soggiunge: "O terra, non coprire il mio sangue e non abbia sosta il mio grido". All'uomo peccatore fu detto: Sei terra e in terra ritornerai (cfr. Gn 3, 19). Ma la terra non ha tenuto nascosto il sangue del nostro Redentore, perché ciascun peccatore, assumendo il prezzo della sua redenzione, lo fa oggetto della sua fede, della sua lode e del suo annunzio agli altri. La terra non coprì il suo sangue, anche perché la santa Chiesa ha predicato ormai il mistero della sua redenzione in tutte le parti del mondo. E' da notare, poi, quanto si soggiunge: "E non abbia sosta il mio grido". Lo stesso sangue della redenzione che viene assunto è il grido del nostro Redentore. Perciò anche Paolo parla del "sangue dell'aspersione dalla voce più eloquente di quello di Abele" (Eb 12, 24). Ora del sangue di Abele è stato detto: "La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo" (Gn 4, 10). Ma il sangue di Gesù è più eloquente di quello di Abele, perché il sangue di Abele domandava la morte del fratricida, mentre il sangue del Signore impetrò la vita ai persecutori. Dobbiamo dunque imitare ciò che riceviamo e predicare agli altri ciò che veneriamo, perché il mistero della passione del Signore non sia vano per noi. Se la bocca non proclama quanto il cuore crede, anche il suo grido resta soffocato. Ma perché il suo grido non venga coperto in noi, è necessario che ciascuno, secondo le sue possibilità, dia testimonianza ai fratelli del mistero della sua nuova vita.
Responsorio Seconda Lettura
Cfr. Gn 4, 10; Eb 12, 24
R. Ecco, la voce del sangue del tuo Figlio e nostro fratello grida a te, Signore, dalla terra.
Benedetta la terra, che si aprì ad accogliere il sangue del Redentore.
V. Questo è il sangue dell'aspersione, più eloquente di quello di Abele.
R. Benedetta la terra, che si apri ad accogliere il sangue del Redentore.
Preghiamo
Infondi benigno, Signore, la tua grazia nei nostri cuori, perché possiamo salvarci dagli sbandamenti umani e restare fedeli alla tua parola di vita eterna. Per Cristo, nostro Signore.
R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
LODI
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Inno
Nella santa assemblea,
o nel segreto dell'anima,
prostriamoci e imploriamo
la divina clemenza.
Dall'ira del giudizio
liberaci, o Padre buono;
non togliere ai tuoi figli
il segno della tua gloria.
Ricorda che ci plasmasti
col soffio del tuo Spirito:
siam tua vigna, tuo popolo,
e opera delle tue mani.
Perdona i nostri errori,
sana le nostre ferite,
guidaci con la tua grazia
alla vittoria pasquale.
Sia lode al Padre altissimo,
al Figlio e al Santo Spirito
com'era nel principio,
ora e nei secoli eterni. Amen.
1a Antifona
Contro di te abbiamo peccato: pietà di noi, o Signore!
1° Salmo
SALMO 50
Pietà di me, o Signore
Pietà di me, o Dio,
secondo la tua misericordia;
nel tuo grande amore
cancella il mio peccato.
Lavami da tutte le mie colpe,
mondami dal mio peccato.
Riconosco la mia colpa,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto;
perciò sei giusto quando parli,
retto nel tuo giudizio.
Ecco, nella colpa sono stato generato,
nel peccato mi ha concepito mia madre.
Ma tu vuoi la sincerità del cuore
e nell'intimo m'insegni la sapienza.
Purificami con issopo e sarò mondato;
lavami e sarò più bianco della neve.
Fammi sentire gioia e letizia,
esulteranno le ossa che hai spezzato.
Distogli lo sguardo dai miei peccati,
cancella tutte le mie colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non respingermi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia di essere salvato,
sostieni in me un animo generoso.
Insegnerò agli erranti le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno.
Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza,
la mia lingua esalterà la tua giustizia.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode;
poiché non gradisci il sacrificio
e, se offro olocausti, non li accetti.
Uno spirito contrito
è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato,
tu, o Dio, non disprezzi.
Nel tuo amore
fa grazia a Sion,
rialza le mura
di Gerusalemme.
Allora gradirai i sacrifici prescritti,
l'olocausto e l'intera oblazione,
allora immoleranno vittime
sopra il tuo altare.
1a Antifona
Contro di te abbiamo peccato: pietà di noi, o Signore!
2a Antifona
Riconosciamo, Signore, la nostra colpa, contro di te abbiamo peccato.
Cantico
CANTICO Ger 14, 17-21
Lamento del popolo in tempo di fame e di guerra
I miei occhi grondano lacrime
notte e giorno, senza cessare.
Da grande calamità è stata colpita
la figlia del mio popolo,
da una ferita mortale.
Se esco in aperta campagna, ecco i trafitti di spada;
se percorro la città, ecco gli orrori della fame.
Anche il profeta e il sacerdote
si aggirano per il paese
e non sanno che cosa fare.
Hai forse rigettato completamente Giuda,
oppure ti sei disgustato di Sion?
Perché ci hai colpito,
e non c'è rimedio per noi?
Aspettavamo la pace, ma non c'è alcun bene,
l'ora della salvezza ed ecco il terrore!
Riconosciamo, la nostra iniquità, Signore,
l'iniquità dei nostri padri:
contro di te abbiamo peccato.
Ma per il tuo nome non abbandonarci,
non render spregevole il trono della tua gloria.
Ricordati! Non rompere la tua alleanza con noi.
2a Antifona
Riconosciamo, Signore, la nostra colpa, contro di te abbiamo peccato.
3a Antifona
Il Signore è il nostro Dio; noi il popolo, che egli guida.
Salmo di Lode
SALMO 99
La gioia di coloro che entrano nel tempio
Acclamate al Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.
Riconoscete che il Signore è Dio;
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.
Varcate le sue porte con inni di grazie,
i suoi atri con canti di lode,
lodatelo, benedite il suo nome;
poiché buono è il Signore,
eterna la sua misericordia,
la sua fedeltà per ogni generazione.
3a Antifona
Il Signore è il nostro Dio; noi il popolo, che egli guida.
Lettura Breve
Is 58, 4-6
Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi e colpendo con pugni iniqui. Non digiunate più come fate oggi, così da fare udire in alto il vostro chiasso. E' forse come questo il digiuno che bramo, il giorno in cui l'uomo si mortifica? Piegare come un giunco il proprio capo, usare sacco e cenere per letto, forse questo vorresti chiamare digiuno e giorno gradito al Signore? Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo?
Responsorio Breve
R. Rivestici di misericordia e donaci la carità.
Rivestici di misericordia e donaci la carità.
V. Fa' regnare nei nostri cuori la tua pace,
e donaci la carità.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Rivestici di misericordia e donaci la carità.
Antifona al Benedictus
Questo è il comandamento più grande: Ama il Signore tuo Dio con tutto il cuore.
Cantico di Zaccaria (Lc 1, 68-79)
Il Messia e il suo Precursore
Benedetto il Signore Dio d'Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi una salvezza potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva promesso
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo
perché andrai innanzi al Signore
a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati,
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio,
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre
e nell'ombra della morte
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen
Antifona al Benedictus
Questo è il comandamento più grande: Ama il Signore tuo Dio con tutto il cuore.
Invocazioni
Rendiamo grazie al Signore che, morendo in croce per noi, ci ha ridato la vita, e rivolgiamo a lui la nostra umile preghiera:
Per il mistero della tua morte, donaci la vita, Signore.
Maestro e Salvatore, che ci hai illuminati con gli insegnamenti della fede e con la tua gloriosa passione hai fatto di noi una nuova creatura,
-- fa' che non ricadiamo nella palude dei nostri peccati.
Insegnaci a togliere qualcosa alla nostra mensa,
-- per soccorrere i fratelli che sono privi del necessario.
Fa' che riceviamo dalle tue mani questo giorno,
-- per restituirlo a te ricco di opere di carità fraterna.
Piega alla tua volontà le nostre menti orgogliose e ribelli,
-- donaci un cuore grande e generoso.
Padre nostro.
Preghiamo
Infondi benigno, Signore, la tua grazia nei nostri cuori, perché possiamo salvarci dagli sbandamenti umani e restare fedeli alla tua parola di vita eterna. Per Cristo, nostro Signore.
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.
ORA MEDIA NONA
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Inno
Signore, forza degli esseri,
Dio immutabile, eterno,
tu segni i ritmi del mondo:
i giorni, i secoli, il tempo.
Irradia di luce la sera,
fa' sorgere oltre la morte,
nello splendore dei cieli,
il giorno senza tramonto.
Sia lode al Padre altissimo,
al Figlio e al Santo Spirito,
com'era nel principio,
ora e nei secoli eterni. Amen.
Antifona
Siamo saldi nella prova: nostra forza è la giustizia di Dio.
1° Salmo
SALMO 21, 2-12
Esaudimento del giusto, provato dalla sofferenza
"Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Tu sei lontano dalla mia salvezza":
sono le parole del mio lamento.
Dio mio, invoco di giorno e non rispondi,
grido di notte e non trovo riposo.
Eppure tu abiti la santa dimora,
tu, lode di Israele.
In te hanno sperato i nostri padri,
hanno sperato e tu li hai liberati;
a te gridarono e furono salvati,
sperando in te non rimasero delusi.
Ma io sono verme, non uomo,
infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo.
Mi scherniscono quelli che mi vedono,
storcono le labbra, scuotono il capo:
"Si è affidato al Signore, lui lo scampi;
lo liberi, se è suo amico".
Sei tu che mi hai tratto dal grembo,
mi hai fatto riposare sul petto di mia madre.
Al mio nascere tu mi hai raccolto,
dal grembo di mia madre sei tu il mio Dio.
Da me non stare lontano,
poiché l'angoscia è vicina
e nessuno mi aiuta.
Antifona
Siamo saldi nella prova: nostra forza è la giustizia di Dio.
2° Salmo
SALMO 21, 13-23
Esaudimento del giusto, provato dalla sofferenza
Mi circondano tori numerosi,
mi assediano tori di Basan.
Spalancano contro di me la loro bocca
come leone che sbrana e ruggisce.
Come acqua sono versato,
sono slogate tutte le mie ossa.
Il mio cuore è come cera,
si fonde in mezzo alle mie viscere.
E' arido come un coccio il mio palato,
la mia lingua si è incollata alla gola,
su polvere di morte mi hai deposto.
Un branco di cani mi circonda,
mi assedia una banda di malvagi;
hanno forato le mie mani e i miei piedi,
posso contare tutte le mie ossa.
Essi mi guardano, mi osservano:
si dividono le mie vesti,
sul mio vestito gettano la sorte.
Ma tu, Signore, non stare lontano,
mia forza, accorri in mio aiuto.
Scampami dalla spada,
dalle unghie del cane la mia vita.
Salvami dalla bocca del leone
e dalle corna dei bufali.
Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli,
ti loderò in mezzo all'assemblea.
Antifona
Siamo saldi nella prova: nostra forza è la giustizia di Dio.
3° Salmo
SALMO 21, 24-32
Esaudimento del giusto, provato dalla sofferenza
Lodate il Signore, voi che lo temete,
gli dia gloria la stirpe di Giacobbe,
lo tema tutta la stirpe di Israele;
perché egli non ha disprezzato né sdegnato
l'afflizione del misero,
non gli ha nascosto il suo volto,
ma, al suo grido d'aiuto, lo ha esaudito.
Sei tu la mia lode nella grande assemblea,
scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.
I poveri mangeranno e saranno saziati,
loderanno il Signore quanti lo cercano:
"Viva il loro cuore per sempre".
Ricorderanno e torneranno al Signore
tutti i confini della terra,
si prostreranno davanti a lui
tutte le famiglie dei popoli.
Poiché il regno è del Signore,
egli domina su tutte le nazioni.
A lui solo si prostreranno
quanti dormono sotto terra,
davanti a lui si curveranno
quanti discendono nella polvere.
E io vivrò per lui,
lo servirà la mia discendenza.
Si parlerà del Signore alla generazione che viene;
annunzieranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno:
"Ecco l'opera del Signore!".
Antifona
Siamo saldi nella prova: nostra forza è la giustizia di Dio.
Lettura Breve
Gc 1, 27
Religione pura e senza macchia davanti a Dio nostro Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni e conservarsi puri da questo mondo.
V. Un animo pentito tu gradisci, o Dio,
R. non disprezzi un cuore affranto e umiliato.
Preghiamo
Infondi benigno, Signore, la tua grazia nei nostri cuori, perché possiamo salvarci dagli sbandamenti umani e restare fedeli alla tua parola di vita eterna. Per Cristo, nostro Signore.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
Annunciazione del Signore
PRIMI VESPRI
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Inno
Accogli nel tuo grembo,
o Vergine Maria,
il Verbo di Dio Padre.
Su te il divino Spirito
distende la sua ombra,
o Madre del Signore.
Porta santa del tempio,
intatta ed inviolabile,
ti apri al re della gloria.
Predetto dai profeti,
annunziato da un angelo,
nasce Gesù salvatore.
A te, Cristo, sia lode,
al Padre e al Santo Spirito,
nei secoli dei secoli. Amen.
1a Antifona
Dal ceppo di Iesse spunterà un germoglio, una gemma fiorirà dalle sue radici: su di lui si poserà lo Spirito di Dio.
1° Salmo
SALMO 112
Lodate il nome del Signore
Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
ora e sempre.
Dal sorgere del sole al suo tramonto
sia lodato il nome del Signore.
Su tutti i popoli eccelso è il Signore,
più alta dei cieli è la sua gloria.
Chi è pari al Signore nostro Dio che siede nell'alto
e si china a guardare nei cieli e sulla terra?
Solleva l'indigente dalla polvere,
dall'immondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i principi,
tra i principi del suo popolo.
Fa abitare la sterile nella sua casa
quale madre gioiosa di figli.
1a Antifona
Dal ceppo di Iesse spunterà un germoglio, una gemma fiorirà dalle sue radici: su di lui si poserà lo Spirito di Dio.
2a Antifona
Il Signore gli darà il trono di Davide suo padre, e regnerà in eterno.
2° Salmo
SALMO 147
La Gerusalemme riedificata
Glorifica il Signore, Gerusalemme,
loda, Sion, il tuo Dio.
Perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.
Egli ha messo pace nei tuoi confini
e ti sazia con fior di frumento.
Manda sulla terra la sua parola,
il suo messaggio corre veloce.
Fa scendere la neve come lana,
come polvere sparge la brina.
Getta come briciole la grandine,
di fronte al suo gelo chi resiste?
Manda una sua parola ed ecco si scioglie,
fa soffiare il vento e scorrono le acque.
Annunzia a Giacobbe la sua parola,
le sue leggi e i suoi decreti a Israele.
Così non ha fatto
con nessun altro popolo,
non ha manifestato ad altri
i suoi precetti.
2a Antifona
Il Signore gli darà il trono di Davide suo padre, e regnerà in eterno.
3a Antifona
Oggi il Verbo eterno, nato dal Padre prima dei secoli, ha umiliato se stesso, è divenuto uomo mortale.
Cantico
CANTICO Fil 2, 6-11
Cristo Gesù, pur essendo di natura divina,
non considerò un tesoro geloso
la sua uguaglianza con Dio;
ma spogliò se stesso,
assumendo la condizione di servo
e divenendo simile agli uomini;
apparso in forma umana, umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e alla morte di croce.
Per questo Dio l'ha esaltato
e gli ha dato il nome
che è al di sopra di ogni altro nome;
perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra
e sotto terra;
e ogni lingua proclami
che Gesù Cristo è il Signore,
a gloria di Dio Padre.
3a Antifona
Oggi il Verbo eterno, nato dal Padre prima dei secoli, ha umiliato se stesso, è divenuto uomo mortale.
Lettura breve
1 Gv 1, 1-3a
Vi annunziamo ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita. Poiché la vita si è fatta visibile, noi l'abbiamo veduta e di ciò rendiamo testimonianza e vi annunziamo la vita eterna, che era presso il Padre e si è resa visibile a noi. Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi.
Responsorio
R. Un germoglio spunterà da Iesse, una stella da Giacobbe.
Un germoglio spunterà da Iesse, una stella da Giacobbe.
V. Dalla Vergine nascerà il Salvatore,
una stella da Giacobbe.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Un germoglio spunterà da Iesse, una stella da Giacobbe.
Antifona al Magnificat
Lo Spirito Santo scenderà su di te, Maria; come ombra si stenderà su di te la presenza dell'Altissimo.
Cantico della Beata Vergine (Lc 1, 46-55)
Esultanza dell'anima nel Signore
L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Antifona al Magnificat
Lo Spirito Santo scenderà su di te, Maria; come ombra si stenderà su di te la presenza dell'Altissimo.
Intercessioni
Con animo fiducioso invochiamo Dio Padre che oggi per mezzo dell'angelo ha annunziato a Maria il messaggio della salvezza:
Signore, donaci la tua grazia.
Hai eletto la Vergine Maria, perché divenisse madre del tuo Figlio,
- guarda con bontà a tutti coloro che attendono la redenzione.
Per bocca dell'angelo hai annunziato a Maria la gioia e la pace,
- dona al mondo la gioia e la pace del tuo regno.
Per opera dello Spirito Santo e con l'assenso di Maria Vergine hai fatto abitare fra noi il tuo Verbo eterno,
- disponici ad accogliere il Cristo come lo accolse la Vergine Maria.
Tu che innalzi gli umili e colmi di beni gli affamati,
- aiuta i deboli, solleva gli sfiduciati, conforta i morenti.
Dio grande e misericordioso, a cui nulla è impossibile,
- salvaci dal peccato e dalla morte e dona ai nostri defunti l'eredità eterna.
Padre nostro.
Preghiamo
O Dio, tu hai voluto che il tuo Verbo si facesse uomo nel grembo della Vergine Maria: concedi a noi, che adoriamo il mistero del nostro Redentore, vero Dio e vero uomo, di essere partecipi della sua vita immortale. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.