MESSA
Antifona d'Ingresso
Da', o Signore, la pace a coloro che sperano in te; i tuoi profeti siano trovati degni di fede; ascolta la preghiera dei tuoi fedeli e del tuo popolo, Israele.
Colletta
O Dio, che hai creato e governi l'universo, fa' che sperimentiamo la potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio. Per Cristo, nostro Signore.
Prima Lettura
1 Tm 3, 1-13
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timoteo.
Figlio mio, questa parola è degna di fede: se uno aspira all'episcopato, desidera un nobile lavoro. Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola donna, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, non dedito al vino, non violento ma benevolo, non litigioso, non attaccato al denaro. Sappia guidare bene la propria famiglia e abbia figli sottomessi e rispettosi, perché, se uno non sa guidare la propria famiglia, come potrà aver cura della Chiesa di Dio? Inoltre non sia un convertito da poco tempo, perché, accecato dall'orgoglio, non cada nella stessa condanna del diavolo. È necessario che egli goda buona stima presso quelli che sono fuori della comunità, per non cadere in discredito e nelle insidie del demonio. Allo stesso modo i diaconi siano persone degne e sincere nel parlare, moderati nell'uso del vino e non avidi di guadagni disonesti, e conservino il mistero della fede in una coscienza pura. Perciò siano prima sottoposti a una prova e poi, se trovati irreprensibili, siano ammessi al loro servizio. Allo stesso modo le donne siano persone degne, non maldicenti, sobrie, fedeli in tutto. I diaconi siano mariti di una sola donna e capaci di guidare bene i figli e le proprie famiglie. Coloro infatti che avranno esercitato bene il loro ministero, si acquisteranno un grado degno di onore e un grande coraggio nella fede in Cristo Gesù.
Salmo
Salmo 100 (101)
Camminerò con cuore innocente.
Oppure:
Dona al tuo servo, Signore, integrità di cuore.
Amore e giustizia io voglio cantare,
voglio cantare inni a te, Signore.
Agirò con saggezza nella via dell'innocenza:
quando a me verrai?
Camminerò con cuore innocente
dentro la mia casa.
Non sopporterò davanti ai miei occhi azioni malvagie,
detesto chi compie delitti: non mi starà vicino.
Chi calunnia in segreto il suo prossimo
io lo ridurrò al silenzio;
chi ha occhio altero e cuore superbo
non lo potrò sopportare.
I miei occhi sono rivolti ai fedeli del paese
perché restino accanto a me:
chi cammina nella via dell'innocenza,
costui sarà al mio servizio.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi, Dio ha visitato il suo popolo.
Alleluia.
Vangelo
Lc 7, 11-17
Dal vangelo secondo Luca.
In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: "Non piangere!". Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: "Ragazzo, dico a te, àlzati!". Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: "Un grande profeta è sorto tra noi", e: "Dio ha visitato il suo popolo". Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.
Sulle Offerte
Accogli con bontà, Signore, i doni e le preghiere del tuo popolo, e ciò che ognuno offre in tuo onore giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore.
Comunione
Quanto è preziosa la tua misericordia, o Dio! Gli uomini si rifugiano all'ombra delle tue ali.
Dopo la Comunione
La potenza di questo sacramento, o Padre, ci pervada corpo e anima, perché non prevalga in noi il nostro sentimento, ma l'azione del tuo Santo Spirito. Per Cristo nostro Signore.
UFFICIO DELLE LETTURE
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Inno
Ascolta, o Padre santo,
la voce dei fedeli,
che invocano il tuo nome.
Tu spezza le catene,
guarisci le ferite,
perdona i nostri errori.
Senza te siam sommersi
in un gorgo profondo
di peccati e di tenebre.
Il tuo braccio potente
ci conduca a un approdo
di salvezza e di pace.
Sia onore e gloria al Padre,
al Figlio e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
1a Antifona
A te giunga, Signore, il mio grido: non nascondermi il tuo volto.
1° Salmo
SALMO 101, 2-12
Aspirazioni e preghiere di un esule
Signore, ascolta la mia preghiera,
a te giunga il mio grido.
Non nascondermi il tuo volto;
nel giorno della mia angoscia
piega verso di me l'orecchio.
Quando ti invoco: presto, rispondimi.
Si dissolvono in fumo i miei giorni
e come brace ardono le mie ossa.
Il mio cuore abbattuto come erba inaridisce,
dimentico di mangiare il mio pane.
Per il lungo mio gemere
aderisce la mia pelle alle mie ossa.
Sono simile al pellicano del deserto,
sono come un gufo tra le rovine.
Veglio e gemo
come uccello solitario sopra un tetto.
Tutto il giorno mi insultano i miei nemici,
furenti imprecano contro il mio nome.
Di cenere mi nutro come di pane,
alla mia bevanda mescolo il pianto,
davanti alla tua collera e al tuo sdegno,
perché mi sollevi e mi scagli lontano.
I miei giorni sono come ombra che declina,
e io come erba inaridisco.
1a Antifona
A te giunga, Signore, il mio grido: non nascondermi il tuo volto.
2a Antifona
Volgiti, Signore, alla preghiera del povero.
2° Salmo
SALMO 101, 13-23
Aspirazioni e preghiere di un esule
Ma tu, Signore, rimani in eterno,
il tuo ricordo per ogni generazione.
Tu sorgerai, avrai pietà di Sion,
perché è tempo di usarle misericordia:
l'ora è giunta.
Poiché ai tuoi servi sono care le sue pietre
e li muove a pietà la sua rovina.
I popoli temeranno il nome del Signore
e tutti i re della terra la tua gloria,
quando il Signore avrà ricostruito Sion
e sarà apparso in tutto il suo splendore.
Egli si volge alla preghiera del misero
e non disprezza la sua supplica.
Questo si scriva per la generazione futura
e un popolo nuovo darà lode al Signore.
Il Signore si è affacciato dall'alto del suo santuario,
dal cielo ha guardato la terra,
per ascoltare il gemito del prigioniero,
per liberare i condannati a morte;
perché sia annunziato in Sion il nome del Signore
e la sua lode in Gerusalemme,
quando si aduneranno insieme i popoli
e i regni per servire il Signore.
2a Antifona
Volgiti, Signore, alla preghiera del povero.
3a Antifona
In principio, Signore, hai fondato la terra, i cieli sono opera delle tue mani.
3° Salmo
SALMO 101, 24-29
Aspirazioni e preghiere di un esule
Ha fiaccato per via la mia forza,
ha abbreviato i miei giorni.
Io dico: Mio Dio,
non rapirmi a metà dei miei giorni;
i tuoi anni durano per ogni generazione.
In principio tu hai fondato la terra,
i cieli sono opera delle tue mani.
Essi periranno, ma tu rimani,
tutti si logorano come veste,
come un abito tu li muterai
ed essi passeranno.
Ma tu resti lo stesso
e i tuoi anni non hanno fine.
I figli dei tuoi servi avranno una dimora,
resterà salda davanti a te la loro discendenza.
3a Antifona
In principio, Signore, hai fondato la terra, i cieli sono opera delle tue mani.
Prima Lettura
V. Popolo mio, porgi l'orecchio al mio insegnamento,
R. ascolta le parole della mia bocca.
Dal libro del profeta Ezechiele 8, 1-6. 16 - 9, 11
Giudizio contro Gerusalemme peccatrice
Al quinto giorno del sesto mese dell'anno sesto, mentre mi trovavo in casa e dinanzi a me sedevano gli anziani di Giuda, la mano del Signore Dio si posò su di me e vidi qualcosa dall'aspetto d'uomo: da ciò che sembravano i suoi fianchi in giù, appariva come di fuoco e dai fianchi in su appariva come uno splendore simile all'elettro. Stese come una mano e mi afferrò per i capelli: uno spirito mi sollevò fra terra e cielo e mi portò in visioni divine a Gerusalemme, all'ingresso del cortile interno, che guarda a settentrione, dove era collocato l'idolo della gelosia, che provocava la gelosia. Ed ecco là era la gloria del Dio d'Israele, simile a quella che avevo visto nella valle. Mi disse: "Figlio dell'uomo, alza gli occhi verso settentrione!". Ed ecco a settentrione della porta dell'altare l'idolo della gelosia, proprio all'ingresso. Mi disse: "Figlio dell'uomo, vedi che fanno costoro? Guarda i grandi abomini che la casa d'Israele commette qui per allontanarmi dal mio santuario! Ne vedrai altri ancora peggiori". Mi condusse nell'atrio interno del tempio; ed ecco all'ingresso del tempio, fra il vestibolo e l'altare, circa venticinque uomini, con le spalle voltate al tempio e la faccia a oriente che, prostrati, adoravano il sole. Mi disse: "Hai visto, figlio dell'uomo? Come se fosse piccola cosa per la casa di Giuda, commettere simili nefandezze in questo luogo, hanno riempito il paese di violenze, per provocare la mia collera. Eccoli, vedi, che si portano il ramoscello sacro alle narici. Ebbene anch'io agirò con furore. Il mio occhio non s'impietosirà; non avrò compassione: manderanno alte grida ai miei orecchi, ma non li ascolterò". Allora una voce potente gridò ai miei orecchi: "Avvicinatevi, voi che dovete punire la città, ognuno con lo strumento di sterminio in mano". Ecco sei uomini giungere dalla direzione della porta superiore che guarda a settentrione, ciascuno con lo strumento di sterminio in mano. In mezzo a loro c'era un altro uomo, vestito di lino, con una borsa da scriba al fianco. Appena giunti, si fermarono accanto all'altare di bronzo. La gloria del Dio di Israele, dal cherubino sul quale si posava si alzò verso la soglia del tempio e chiamò l'uomo vestito di lino che aveva al fianco la borsa da scriba. Il Signore gli disse: "Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme e segna un Tau sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutti gli abomini che vi si compiono". Agli altri disse, in modo che io sentissi: "Seguitelo attraverso la città e colpite! Il vostro occhio non perdoni, non abbiate misericordia. Vecchi, giovani, ragazze, bambini e donne, ammazzate fino allo sterminio: solo non toccate chi abbia il Tau in fronte; cominciate dal mio santuario!". Incominciarono dagli anziani che erano davanti al tempio. Disse loro: "Profanate pure il santuario, riempite di cadaveri i cortili. Uscite!". Quelli uscirono e fecero strage nella città. Mentre essi facevano strage, io ero rimasto solo: mi gettai con la faccia a terra e gridai: "Ah! Signore Dio, sterminerai tu quanto è rimasto di Israele, rovesciando il tuo furore sopra Gerusalemme?". Mi disse: "L'iniquità di Israele e di Giuda è enorme, la terra è coperta di sangue, la città è piena di violenza. Infatti vanno dicendo: Il Signore ha abbandonato il paese: il Signore non vede. Ebbene, neppure il mio occhio avrà compassione e non userò misericordia: farò ricadere sul loro capo le loro opere". Ed ecco l'uomo vestito di lino, che aveva la borsa al fianco, fece questo rapporto: "Ho fatto come tu mi hai comandato".
Responsorio Prima Lettura
Cfr. Mt 24, 15. 21. 22; Ap 7, 3
R. Quando vedrete la desolazione del luogo santo, vi sarà una tribolazione grande.
Nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati.
V. Non devastate né la terra né il mare, finché non sia impresso il sigillo del nostro Dio sulla fronte dei suoi servi.
R. Nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati.
Seconda Lettura
Dal "Discorso sui pastori" di sant'Agostino, vescovo (Disc. 46, 4-5; CCL 41, 531-533)
L'esempio di Paolo
Una volta Paolo, trovandosi in prigione e in gravi strettezze per aver professato la verità, ricevette dai fratelli il necessario per provvedere alla sua indigenza. Egli rispose, ringraziandoli, con queste parole: Avete fatto bene a prendere parte alla mia tribolazione. Io infatti "ho provato grande gioia nel Signore, perché finalmente avete fatto fiorire i vostri sentimenti nei miei riguardi. In realtà li avevate anche prima, ma vi mancava l'occasione di mostrarlo. Non vi dico questo per bisogno, poiché ho imparato a bastare a me stesso in ogni occasione e ho imparato ad essere povero e ho imparato ad esser ricco" (Fil 4, 10-14). Ma, per mostrare che cosa egli cercasse in quell'opera buona, per non essere di coloro che pascono se stessi e non le pecore, non tanto gode che siano venuti incontro alla sua indigenza, quanto piuttosto si rallegra della loro fecondità. Che cosa dunque cercava in questo gesto? "Non è il vostro dono che io ricerco, ma il frutto" (Fil 4, 17). Non perché io, dice, sia saziato, ma perché voi non siate sterili. Perciò i pastori che non possono fare come Paolo, mantenersi cioè con il lavoro delle proprie mani, prendano dai fedeli ciò che è necessario per il loro sostentamento, ma siano sensibili all'immaturità della coscienza dei loro fedeli. Non si preoccupino tanto del proprio interesse, così da sembrare che predichino il Vangelo per poter avere di che vivere, ma si comportino in modo da far capire che sono premurosi solo di poter essere maggiormente disponibili ad acquistare quella luce della parola e della verità che devono poi dispensare agli altri per illuminarli. Devono essere infatti come lucerne, secondo che è scritto: "Siate pronti con la cintura ai fianchi e le lucerne accese" (Lc 12, 35). E ancora: "Nessuno accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere, perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli" (Mt 5, 15-16). Se pertanto si accendesse una lucerna nella tua casa, non aggiungeresti forse olio perché non si spenga? Ma se la lucerna, ricevuto l'olio, non facesse luce, non meriterebbe di essere posta sul lucerniere, ma di essere mandata in pezzi. E' giusto ricevere l'occorrente per vivere, ed è segno di carità offrirlo. Non quasi che il Vangelo sia merce da vendere e che il suo valore sia rappresentato da ciò che ricevono per il sostentamento quelli che l'annunziano. Se infatti facessero un tale mercato, venderebbero a vil prezzo una cosa di incomparabile valore. Ricevano pure dal popolo il necessario al mantenimento, ma la vera ricompensa per il loro servizio se la ripromettano dal Signore. Il popolo infatti non sarà mai in grado di ricompensare adeguatamente coloro che lo servono per amore del Vangelo. Questi non possono attendere la ricompensa se non da quella fonte da cui il popolo attende la salvezza? Che cosa allora si rimprovera ai pastori? Perché sono accusati? Perché, mentre prendono il latte e si coprono di lana, trascurano il loro gregge. Cercano dunque soltanto il proprio vantaggio, non gli interessi di Cristo.
Responsorio Seconda Lettura
Cfr. 2 Cor 12, 14-15; Fil 2, 17
R. Non certo i vostri beni, ma voi. Infatti non spetta ai figli mettere da parte per i genitori, ma ai genitori per i figli.
Mi prodigherò volentieri, consumerò me stesso per voi.
V. Se il mio sangue deve essere versato in sacrificio e per l'offerta della vostra fede, ne godo con tutti voi.
R. Mi prodigherò volentieri, consumerò me stesso per voi.
Preghiamo
O Dio, che hai creato e governi l'universo, fa' che sperimentiamo la potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio. Per Cristo, nostro Signore.
R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
LODI
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Inno
Già l'ombra della notte si dilegua,
un'alba nuova sorge all'orizzonte:
con il cuore e la mente salutiamo
il Dio di gloria.
O Padre santo, fonte d'ogni bene,
effondi la rugiada del tuo amore
sulla Chiesa raccolta dal tuo Figlio
nel Santo Spirito. Amen.
1a Antifona
A te, Signore, inneggerò, e seguirò la via perfetta.
1° Salmo
SALMO 100
Programma di un re fedele a Dio
Amore e giustizia voglio cantare,
voglio cantare inni a te, o Signore.
Agirò con saggezza nella via dell'innocenza:
quando a me verrai?
Camminerò con cuore integro,
dentro la mia casa.
Non sopporterò davanti ai miei occhi azioni malvagie;
detesto chi fa il male,
non mi sarà vicino.
Lontano da me il cuore perverso,
il malvagio non lo voglio conoscere.
Chi calunnia in segreto il suo prossimo
io lo farò perire;
chi ha occhi altezzosi e cuore superbo
non lo potrò sopportare.
I miei occhi sono rivolti ai fedeli del paese
perché restino a me vicino:
chi cammina per la via integra sarà mio servitore.
Non abiterà nella mia casa
chi agisce con inganno,
chi dice menzogne non starà alla mia presenza.
Sterminerò ogni mattino tutti gli empi del paese,
per estirpare dalla città del Signore
quanti operano il male.
1a Antifona
A te, Signore, inneggerò, e seguirò la via perfetta.
2a Antifona
Non togliere a noi, Signore, la tua misericordia.
Cantico
CANTICO Dn 3, 26. 27. 29. 34-41
Preghiera di Azaria nella fornace
Benedetto sei tu Signore, Dio dei nostri padri;
Degno di lode e glorioso è il tuo nome per sempre.
Tu sei giusto
In tutto ciò che hai fatto.
Poiché noi abbiamo peccato,
abbiamo agito da iniqui,
allontanandoci da te,
abbiamo mancato in ogni modo.
Non ci abbandonare fino in fondo,
per amore del tuo nome,
non rompere la tua alleanza;
non ritirare da noi la tua misericordia,
per amore di Abramo tuo amico,
di Isacco tuo servo, d'Israele tuo santo,
ai quali hai parlato,
promettendo di moltiplicare la loro stirpe
come le stelle del cielo,
come la sabbia sulla spiaggia del mare.
Ora invece, Signore,
noi siamo diventati più piccoli
di qualunque altra nazione,
ora siamo umiliati per tutta la terra
a causa dei nostri peccati.
Ora non abbiamo più né principe,
né capo, né profeta, né olocausto,
né sacrificio, né oblazione, né incenso,
né luogo per presentarti le primizie
e trovar misericordia.
Potessimo esser accolti con il cuore contrito
e con lo spirito umiliato,
come olocausti di montoni e di tori,
come migliaia di grassi agnelli.
Tale sia oggi davanti a te il nostro sacrificio
e ti sia gradito,
non c'è delusione
per coloro che in te confidano.
Ora ti seguiamo con tutto il cuore,
ti temiamo e cerchiamo il tuo volto.
2a Antifona
Non togliere a noi, Signore, la tua misericordia.
3a Antifona
Canterò per te un canto nuovo, Dio che dai vittoria.
Salmo di Lode
SALMO 143, 1-10
Preghiera del Re per la vittoria e per la pace
Benedetto il Signore, mia roccia,
che addestra le mie mani alla guerra,
le mie dita alla battaglia.
Mia grazia e mia fortezza,
mio rifugio e mia liberazione,
mio scudo in cui confido,
colui che mi assoggetta i popoli.
Signore, che cos'è un uomo perché te ne curi?
Un figlio d'uomo perché te ne dia pensiero?
L'uomo è come un soffio,
i suoi giorni come ombra che passa.
Signore, piega il tuo cielo e scendi,
tocca i monti ed essi fumeranno.
Le tue folgori disperdano i nemici,
lancia frecce, sconvolgili.
Stendi dall'alto la tua mano,
scampami e salvami dalle grandi acque,
dalla mano degli stranieri.
La loro bocca dice menzogne
e alzando la destra giurano il falso.
Mio Dio, ti canterò un canto nuovo,
suonerò per te sull'arpa a dieci corde;
a te, che dai vittoria al tuo consacrato,
che liberi Davide tuo servo.
3a Antifona
Canterò per te un canto nuovo, Dio che dai vittoria.
Lettura Breve
Is 55, 1
O voi tutti assetati venite all'acqua, chi non ha denaro venga ugualmente; comprate e mangiate senza denaro e senza spesa, vino e latte.
Responsorio Breve
R. Ascolta la mia voce, Signore, spero sulla tua parola.
Ascolta la mia voce, Signore: spero sulla tua parola.
V. Precedo l'aurora e grido aiuto:
spero sulla tua parola.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Ascolta la mia voce, Signore: spero sulla tua parola.
Antifona al Benedictus
Da quelli che ci odiano salvaci, o Signore.
Cantico di Zaccaria (Lc 1, 68-79)
Il Messia e il suo Precursore
Benedetto il Signore Dio d'Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi una salvezza potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva promesso
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo
perché andrai innanzi al Signore
a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati,
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio,
per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre
e nell'ombra della morte
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen
Antifona al Benedictus
Da quelli che ci odiano salvaci, o Signore.
Invocazioni
In questo nuovo giorno il Signore, donandoci la grazia di cantare le sue lodi, rafforza la speranza che esaudirà la nostra preghiera. Uniti ai fratelli di fede diciamo:
Ascoltaci, Signore, a gloria del tuo nome.
Ti rendiamo grazie, o Dio e Padre di Gesù nostro Salvatore,
-- per la conoscenza e la vita immortale che ci hai dato per mezzo del tuo Figlio.
Donaci l'umiltà del cuore,
-- perché ci rendiamo disponibili all'aiuto fraterno nel timore di Cristo.
Manda su di noi il tuo Spirito,
-- perché la nostra carità sia autentica e senza ipocrisia.
Tu che hai comandato all'uomo il lavoro per dominare il mondo.
-- fa' che il nostro lavoro ti glorifichi e santifichi i nostri fratelli.
Padre nostro.
Preghiamo
Accresci in noi, Signore, il dono della fede, perché sia perfetta la nostra lode e porti alla tua Chiesa frutti di vita nuova. Per Cristo, nostro Signore.
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.
ORA MEDIA NONA
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Inno
Signore, forza degli esseri,
Dio immutabile, eterno,
tu segni i ritmi del mondo:
i giorni, i secoli, il tempo.
Irradia di luce la sera,
fa' sorgere oltre la morte,
nello splendore dei cieli,
il giorno senza tramonto.
Sia lode al Padre altissimo,
al Figlio e al Santo Spirito,
com'era nel principio,
ora e nei secoli eterni. Amen.
1a Antifona
Ora sapete il mio comandamento: osservatelo, e sarete beati.
1° Salmo
SALMO 118, 137-144
Tu sei giusto, Signore,
e retto nei tuoi giudizi.
Con giustizia hai ordinato le tue leggi
e con fedeltà incomparabile.
Mi divora lo zelo della tua casa,
perché i miei nemici dimenticano le tue parole.
Purissima è la tua parola,
il tuo servo la predilige.
Io sono piccolo e disprezzato,
ma non trascuro i tuoi precetti.
La tua giustizia è giustizia eterna
e verità è la tua legge.
Angoscia e affanno mi hanno colto,
ma i tuoi comandi sono la mia gioia.
Giusti sono i tuoi insegnamenti per sempre,
fammi comprendere e avrò la vita.
1a Antifona
Ora sapete il mio comandamento: osservatelo, e sarete beati.
2a Antifona
Giunga fino a te la mia preghiera, Signore, Dio della mia salvezza.
2° Salmo
SALMO 87, 2-8
Preghiera di un uomo gravemente malato
Signore, Dio della mia salvezza,
davanti a te grido giorno e notte.
Giunga fino a te la mia preghiera,
tendi l'orecchio al mio lamento.
Io sono colmo di sventure,
la mia vita è vicina alla tomba.
Sono annoverato tra quelli che scendono nella fossa,
sono come un morto ormai privo di forza.
E' tra i morti il mio giaciglio,
sono come gli uccisi stesi nel sepolcro,
dei quali tu non conservi il ricordo
e che la tua mano ha abbandonato.
Mi hai gettato nella fossa profonda,
nelle tenebre e nell'ombra di morte.
Pesa su di me il tuo sdegno
e con tutti i tuoi flutti mi sommergi.
2a Antifona
Giunga fino a te la mia preghiera, Signore, Dio della mia salvezza.
3a Antifona
Grido aiuto, Signore: non nascondermi il tuo volto.
3° Salmo
SALMO 87, 9-19
Preghiera di un uomo gravemente malato
Hai allontanato da me i miei compagni,
mi hai reso per loro un orrore.
Sono prigioniero senza scampo;
si consumano i miei occhi nel patire.
Tutto il giorno ti chiamo, Signore,
verso di te protendo le mie mani.
Compi forse prodigi per i morti?
O sorgono le ombre a darti lode?
Si celebra forse la tua bontà nel sepolcro,
la tua fedeltà negli inferi?
Nelle tenebre si conoscono forse i tuoi prodigi,
la tua giustizia nel paese dell'oblio?
Ma io a te, Signore, grido aiuto,
e al mattino giunge a te la mia preghiera.
Perché, Signore, mi respingi,
perché mi nascondi il tuo volto?
Sono infelice e morente dall'infanzia,
sono sfinito, oppresso dai tuoi terrori.
Sopra di me è passata la tua ira,
i tuoi spaventi mi hanno annientato,
mi circondano come acqua tutto il giorno,
tutti insieme mi avvolgono.
Hai allontanato da me amici e conoscenti,
mi sono compagne solo le tenebre.
3a Antifona
Grido aiuto, Signore: non nascondermi il tuo volto.
Lettura Breve
Is 55, 10-11
Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata.
V. Dio manda sulla terra la sua parola,
R. Il suo messaggio corre veloce.
Preghiamo
O Dio, che mandasti il tuo angelo al centurione Cornelio per indicargli la via della salvezza, donaci di collaborare alla redenzione di tutti gli uomini, perché riuniti nella tua Chiesa possiamo giungere fino a te nella gloria. Per Cristo nostro Signore.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
VESPRI
Introduzione
V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
Inno
Accogli, o Padre buono,
il canto dei fedeli
nel giorno che declina.
Tu al sorger della luce
ci chiamasti al lavoro
nella mistica vigna;
or che il sole tramonta,
largisci agli operai
la mercede promessa.
Da' ristoro alle membra
e diffondi nei cuori
la pace del tuo Spirito.
La tua grazia sia pegno
della gioia perfetta
nella gloria dei santi.
A te sia lode, o Padre,
al Figlio e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
1a Antifona
Come canteremo i canti del Signore in terra straniera?
1° Salmo
SALMO 136, 1-6
Sui fiumi di Babilonia
Sui fiumi di Babilonia, là sedevamo piangendo
al ricordo di Sion.
Ai salici di quella terra
appendemmo le nostre cetre.
Là ci chiedevano parole di canto
coloro che ci avevano deportato,
canzoni di gioia, i nostri oppressori:
"Cantateci i canti di Sion!".
Come cantare i canti del Signore
in terra straniera?
Se ti dimentico, Gerusalemme,
si paralizzi la mia destra;
mi si attacchi la lingua al palato,
se lascio cadere il tuo ricordo,
se non metto Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia.
1a Antifona
Come canteremo i canti del Signore in terra straniera?
2a Antifona
A te voglio cantare davanti agli angeli, Dio mio.
2° Salmo
SALMO 137
Rendimento di grazie
Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
A te voglio cantare davanti agli angeli,
mi prostro verso il tuo tempio santo.
Rendo grazie al tuo nome
per la tua fedeltà e la tua misericordia:
hai reso la tua promessa
più grande di ogni fama.
Nel giorno in cui t'ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.
Ti loderanno, Signore, tutti i re della terra
quando udranno le parole della tua bocca.
Canteranno le vie del Signore,
perché grande è la gloria del Signore;
eccelso è il Signore e guarda verso l'umile
ma al superbo volge lo sguardo da lontano.
Se cammino in mezzo alla sventura,
tu mi ridoni vita;
contro l'ira dei miei nemici stendi la mano
e la tua destra mi salva.
Il Signore completerà per me l'opera sua.
Signore, la tua bontà dura per sempre:
non abbandonare
l'opera delle tue mani.
2a Antifona
A te voglio cantare davanti agli angeli, Dio mio.
3a Antifona
Gloria a te, Agnello immolato: a te potenza e onore nei secoli!
Cantico
CANTICO Ap 4, 11; 5, 9. 10. 12
Inno dei salvati
Tu sei degno, o Signore e Dio nostro,
di ricevere la gloria,
l'onore e la potenza,
perché tu hai creato tutte le cose,
per la tua volontà furono create,
per il tuo volere sussistono.
Tu sei degno, o Signore,
di prendere il libro
e di aprirne i sigilli,
perché sei stato immolato
e hai riscattato per Dio con il tuo sangue
uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione
e li hai costituiti per il nostro Dio
un regno di sacerdoti
e regneranno sopra la terra.
L'Agnello che fu immolato è degno di potenza,
ricchezza, sapienza e forza,
onore, gloria e benedizione.
3a Antifona
Gloria a te, Agnello immolato: a te potenza e onore nei secoli!
Lettura breve
Col 3, 16
La parola di Cristo dimori tra voi abbondantemente; ammaestratevi e ammonitevi con ogni sapienza, cantando a Dio di cuore e con gratitudine salmi, inni e cantici spirituali.
Responsorio
R. Mi colmerai di gioia, Signore, alla tua presenza.
Mi colmerai di gioia, Signore, alla tua presenza.
V. Festa senza fine
alla tua presenza.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Mi colmerai di gioia, Signore, alla tua presenza.
Antifona al Magnificat
Manifestaci la grandezza del tuo amore; Onnipotente e Santo è il tuo nome.
Cantico della Beata Vergine (Lc 1, 46-55)
Esultanza dell'anima nel Signore
L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni
mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Antifona al Magnificat
Manifestaci la grandezza del tuo amore; Onnipotente e Santo è il tuo nome.
Intercessioni
Acclamiamo e invochiamo il Cristo che dà forza e vigore al suo popolo:
Nella tua grande bontà ascoltaci, o Signore.
Cristo, sorgente inesauribile di fortezza,
-- sostieni la nostra fede in mezzo alle prove della vita.
Illumina e guida con il tuo Spirito i legislatori e i governanti,
-- perché promuovano costantemente la giustizia e la pace.
Tu che hai sfamato le folle nel deserto,
-- insegnaci a condividere le nostre risorse con chi è privo del necessario.
Fa' che gli uomini politici non si chiudano nella ricerca egoistica del benessere e del prestigio nazionale,
-- ma abbiano a cuore il progresso e l'ascesa di tutti i popoli.
Dona vita e risurrezione ai nostri fratelli defunti,
-- quando verrai per essere glorificato in tutti i credenti.
Padre nostro.
Preghiamo
Raccolti alla tua presenza, o Dio, invochiamo la tua misericordia: fa' che risuoni sempre nel nostro spirito la divina liturgia che celebriamo con le nostre voci. Per Cristo, nostro Signore.
Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen