Il sangue di Cristo è versato per tutti: la parrocchia (da don Andrea Santoro)


Il sangue di Cristo è versato per tutti: la parrocchia
dalla Lettera di saluto di don Andrea Santoro a tutte le famiglie del quartiere nel lasciare la parrocchia dei SS.Fabiano e Venanzio per partire missionario per la Turchia nell’anno 2000



Sento il bisogno di dire grazie: ai miei confratelli sacerdoti con cui ho pregato, gioito, sofferto e lavorato; ai malati, ai bambini, ai poveri che mi hanno mostrato la piccolezza e la potenza di Gesù; ai giovani che mi hanno permesso di cogliere con loro il soffio rinnovatore dello Spirito; agli adulti che mi hanno concesso la loro amicizia e il loro sostegno; agli anziani che mi hanno fatto poggiare sulle loro spalle antiche. Ringrazio quanti hanno collaborato in parrocchia a tenere accesa e a trasmettere la lampada della fede, a far crescere la comunità, ad accendere il fuoco di Gesù nel quartiere: chi con il carisma della parola, chi con quello della preghiera, chi con l’azione visibile, chi con i silenzi, chi con il carisma della liturgia, chi con quello della carità operosa, chi con le lacrime e la potenza redentrice della sofferenza, chi con i servizi più umili e nascosti. Ringrazio quanti non ho conosciuto perché mi hanno concesso di vivere accanto a loro e di amarli anche se a distanza. Sempre ho pregato per loro e sempre li ho pensati a me vicini, soprattutto la sera quando guardavo le finestre illuminate delle case e a messa quando, alzando il calice del sangue di Cristo dicevo: “questo è il calice del mio sangue, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati”. In quel “tutti” comprendevo proprio tutti, nessuno escluso. Nel mio cuore, andando via, porterò ogni persona conosciuta e non conosciuta della parrocchia: sono le pecorelle, i figli, i “pesciolini” affidati alla mia pesca e destinati alla rete del Regno di Dio.


 

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