Vanità  

Da Cittadella di A. de Saint-Exupéry


 
Mi vennero in mente alcune considerazioni sulla vanità, poiché essa non mi è mai sembrata un vizio ma una malattia,. Quella donna sensibile all’opinione della folla, quella donna che ho visto dimenarsi e scalmanarsi poiché tutti l’ammiravano, traendo un godimento straordinario dalle parole pronunciate al suo indirizzo, quella donna il cui volto s’infiammava quando tutti la guardavano, non mi sembrava soltanto stupida: mi sembrava malata. Perché come si può trarre le proprie gioie dagli altri se non attraverso l’amore e il dono di sé? Eppure la gioia che costei traeva dalla sua vanità le sembrava più intensa di quella che procurano i beni materiali, poiché per questo piacere avrebbe dato tutto a scapito di altri piaceri.

Che cos’è che commuove uno e che cos’è che commuove l’altro? E in che cosa differiscono?

Voi non potrete conoscere il movimento del fiore che sparge al vento tutti i suoi semi che non gli saranno più restituiti.

Non potrete conoscere il movimento dell’albero che offre i suoi frutti che non gli saranno più restituiti.

Non potrete conoscere l’esultanza dell’uomo che consegna la sua opera che non gli sarà più restituita.

Non potrete conoscere il fervore della danzatrice che esegue una danza che non le sarà più restituita.

La stessa cosa avviene del guerriero che offre la propria vita. Se io mi congratulo con lui è perché ha costruito la sua passerella. Gli comunico che egli ha rinunciato a se stesso in favore di tutti gli uomini. Ed eccolo contento non di sé ma degli uomini.

Ma il vanitoso è una caricatura. Io non ti chiedo di essere modesto poiché mi piace l’orgoglio che è resistenza e stabilità. Se sei modesto cedi al vento come la banderuola, poiché il nemico è più forte di te.Io ti chiedo di vivere non di quello che ricevi ma di quello che dai, poiché solo questo ti accresce. Ciò non ti autorizza a disprezzare quello che dai. Tu devi formare il tuo frutto. Ed è l’orgoglio che lo rende permanente. Altrimenti potresti mutare, a seconda di come il vento spira, di colore, di sapore e di odore!

Ma che cos’è un frutto per te? Il tuo frutto ha valore soltanto se non può esserti restituito.

 


 

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