Carità e iniziazione cristiana/Iniziazione cristiana e carità: file audio di una relazione di d. Andrea Lonardo

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 05 /11 /2011 - 16:05 pm | Permalink | Homepage
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Mettiamo a disposizione ad experimentum - per vagliare l'utilità futura di file audio - una relazione di d. Andrea Lonardo su Carità e iniziazione cristiana/Iniziazione cristiana e carità, tenuta il 26/10/2011 agli animatori delle Caritas parrocchiali del settore ovest della diocesi di Roma, presso la parrocchia di Gesù Divin maestro.

Il Centro culturale Gli scritti (5/11/2011)

Ascolto l'audio

Download carita.mp3.

Riproducendo "carita".



Download: Carita'

FOGLIO DISTRIBUITO E COMMENTATO DURANTE L'INCONTRO

Andrea Lonardo Ufficio catechistico (www.ucroma.it e www.gliscritti.it )

1/ La situazione dell’Iniziazione cristiana e la situazione dell’Italia oggi

-i tre sacramenti dell’Iniziazione cristiana (Battesimo, Confermazione ed Eucarestia) e la vita della nostra città

-il 30, il 60 e il 100 per 1: riflessione a partire dai fatti di questa estate e dalle celebrazioni dell’Unità d’Italia

2/ Cosa vuol dire oggi che la carità (e la Caritas) deve iniziare alla fede?

-il fenomeno dei migranti come provocazione all’annunzio del vangelo

da Joseph Ratzinger, Europa. I suoi fondamenti spirituali ieri, oggi e domani, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004
C’è un odio di sé dell’Occidente che è strano e che si può considerare solo come qualcosa di patologico; l’Occidente tenta sì in maniera lodevole ad aprirsi pieno di comprensione a valori esterni, ma non ama più se stesso; della sua propria storia vede oramai soltanto ciò che è deprecabile e distruttivo, mentre non è più in grado di percepire ciò che è grande e puro. L’Europa ha bisogno di una nuova – certamente critica e umile – accettazione di se stessa, se vuole davvero sopravvivere. La multiculturalità, che viene continuamente e con passione incoraggiata e favorita, è talvolta soprattutto abbandono e rinnegamento di ciò che è proprio, fuga dalle cose proprie. Ma la multiculturalità non può sussistere senza il rispetto di ciò che è sacro. Essa comporta l’andare incontro con rispetto agli elementi sacri dell’altro, ma questo lo possiamo fare solamente se il sacro, Dio, non è estraneo a noi stessi.

In un’intervista rilasciata ad alcune televisioni tedesche nel 2006 il papa Benedetto XVI ha affermato, a questo proposito, che «l’anima africana e anche l’anima asiatica restano sconcertate di fronte alla freddezza della nostra razionalità. Proprio la fede cristiana non è un impedimento, ma invece un ponte per il dialogo con gli altri mondi. Non è giusto pensare che la cultura puramente razionale, grazie alla sua tolleranza, abbia un approccio più facile alle altre religioni. Ad essa manca in gran parte “l’organo religioso” e con ciò il punto di aggancio a partire dal quale e con il quale gli altri vogliono entrare in relazione. Perciò dobbiamo, possiamo mostrare che proprio per la nuova interculturalità, nella quale viviamo, la pura razionalità sganciata da Dio non è sufficiente».

- fa problema la minigonna, non il crocifisso!

-inter-cultura non multi-cultura! (la questione della formazione e della libertà religiosa)

-il catecumenato oggi a Roma

-l’iniziazione cristiana dei bambini e dei ragazzi fonte di integrazione

3/ Cosa vuol dire oggi che l’iniziazione cristiana deve iniziare alla carità (e alla Caritas)?

-una visione globale di educazione alla fede, secondo la quadripartizione del CCC (qui esiste la “vita in Cristo”)

-Logos ed Agape, contenuti ed esperienze

4/ La grande questione dei “collaboratori di Dio” (non dei preti, collaboratori di Dio e fra di loro)

-1 Cor 3,9 Siamo infatti collaboratori di Dio, e voi siete il campo di Dio, l`edificio di Dio.
2 Cor 6,1 E poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio.
1 Ts 3,2 Abbiamo inviato Timòteo, nostro fratello e collaboratore di Dio nel vangelo di Cristo, per confermarvi ed esortarvi nella vostra fede*

-chiamare le nuove generazioni a servire, aprire loro la strada