Il sindaco cristiano di una capitale musulmana. Il caso di Basuki Tjahaja Purnama a Jakarta in Indonesia

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 12 /05 /2016 - 18:30 pm | Permalink | Homepage
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Riprendiamo dal sito della rivista Mondo e missione un articolo redazionale pubblicato il 10/5/2016. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. la sotto-sezione Islam.

Il Centro culturale Gli scritti (12/5/2016)

Dopo il caso di Sadiq Khan a Londra molti sono chiesti: succederà mai un caso opposto, con un sindaco cristiano in un Paese a maggioranza islamica? La verità è che esiste già dal 2014: Basuki Tjahaja Purnama a Jakarta in Indonesia, il Paese dove vivono un sesto dei musulmani del mondo

Ha fatto notizia in questi giorni l’elezione a sindaco di Londra di Sadiq Khan, musulmano, figlio di immigrati pakistani. Si è discusso molto sul significato da attribuire al fatto che per la prima volta un islamico assuma il compito di primo cittadino in una capitale europea. E – come spesso accade in queste discussioni – c’è chi ha posto la questione della reciprocità: quando mai potrà succedere la stessa cosa in una capitale di un Paese a maggioranza islamica?

In realtà è già successo, anche se ben pochi lo sanno. E in un Paese non proprio insignificante per il mondo musulmano: l’Indonesia, cioè il più popoloso Stato a maggioranza islamica, che con i suoi oltre 250 milioni di abitanti è la casa per circa un sesto della popolazione musulmana globale. Dal novembre 2014 il governatore di Jakarta è Basuki Tjahaja Purnama, un cinquantenne dell’etnia minoritaria cinese e di fede cristiana. Purnama in realtà era stato eletto nel 2012 come vice dell’allora governatore Joko Widodo, oggi presidente dell’Indonesia. Quando dunque il governatore Widodo è stato eletto alla massima carica dello Stato, il cristiano Basuki Tjahaja Purnama gli è subentrato nell’incarico come previsto dalla legge.

«Prometto di impegnarmi al meglio – ha detto il giorno del suo insediamento – al servizio della popolazione di Jakarta e della nazione e so che Dio mi aiuterà a farlo».

Va detto che anche in Indonesia non è mancato chi si è stracciato le vesti per il «sindaco cristiano»: Basuki Tjahaja Purnama è stato attaccato duramente dai movimenti radicali islamici locali proprio per il fatto di essere un non musulmano. Alla fine, però, sembra aver avuto la meglio ancora una volta il principio della Pancasila, che ha garantito per decenni l’equilibrio tra le comunità religiose in Indonesia.

Del resto quello di Basuki Tjahaja Purnama non è nemmeno il primo caso: già nel biennio 1964-65 il governatore di Jakarta era stato un cristiano, l’artista Henk Ngantung.