«Erano molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare». Per una visione realistica ed evangelica del ministero sacerdotale, di Andrea Lonardo

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 30 /10 /2023 - 21:30 pm | Permalink | Homepage
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Riprendiamo sul nostro sito una nota di Andrea Lonardo. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per ulteriori testi, cfr. la sezione Teologia pastorale.

Il Centro culturale Gli scritti (29/10/2023)

Talvolta si sente dire che noi preti siamo troppo indaffarati e che dovremmo avere più spazi liberi, maggiore tranquillità, quasi invocando uno stile di vita monastico, con orari stabiliti e incontri più diluiti nel tempo.

Ebbene non era così nella vita del Signore e dei suoi apostoli e discepoli.

È la Parola di Dio a rassicurarci, è il Vangelo di Marco a scrivere:

«In quel tempo Gesù disse: “Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’”. Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose» (Mc 6, 31-34). 

Sul lago di Tiberiade esiste un luogo appartato, che è stato chiamato Dalmanutha in memoria del luogo biblico citato in Mc 8,10: ma anche lì arrivano i farisei a contestarlo.

Gesù cerca di trovare riposo e di darlo ai suoi, ma non ha scampo. Tutti lo cercano ovunque vada. Tutti li cercano ovunque vadano.

Questa è l’immagine del ministero della predicazione, dell’accompagnamento spirituale, del servizio della comunità cristiana e di chi cristiano non è. Se fai sul serio con il Signore, non avrai “pace” – almeno esteriore!

L’esperienza ce lo dimostra e ci riconcilia con le mille cose che abbiamo da fare e le mille persone che vogliono qualcosa da noi.

Se vuoi essere presbitero, sappi che dovrai rinunciare alla “tranquillità” e ci sarà da correre.

Per questo è bene che poi ognuno si prenda il tempo degli esercizi spirituali, che abbia la messa e la preghiera quotidiana, che legga qualcosa quando ha un quarto d’ora libero.

Più di questo non potrà avere. E non pretenda poi di essere lasciato in pace. Si allontanerebbe dalla via di Gesù.