Lucas Cranach il Vecchio. Pittore a Wittenberg (pittore di Lutero, uomo d’affari, sindaco, giudice che condannò al rogo le streghe). La presentazione di una mostra del 2002 ed alcune note iconografiche di Andrea Lonardo

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 20 /03 /2011 - 22:47 pm | Permalink | Homepage
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Presentiamo sul nostro sito una traduzione del pieghevole illustrativo che presentava la mostra su Cranach tenutasi dal 16 marzo 2001 al 15 settembre 2002 presso la Cranachhaus di Wittenberg, curata dalla Luther Memorial Foundation of Saxony-Anhalt. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione del testo e delle immagini se la presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line.

Il Centro culturale Gli scritti (20/3/2011)

Indice

1/ Lucas Cranach il Vecchio (presentazione della mostra organizzata dalla Luther Memorial Foundation of Saxony-Anhalt)

Lucas Cranach il Vecchio, accanto a Albrecht Dürer, probabilmente il più famoso pittore del Rinascimento tedesco, visse e lavorò a Wittenberg per quasi mezzo secolo.

Ciò che rende questa mostra così straordinaria è il fatto che le opere dell’artista sono presentate qui per la prima volta all’interno di una delle case che Cranach il Vecchio effettivamente abitò. Ciò significa che alcune delle opere della mostra furono probabilmente prodotte proprio in questo edificio costruzione. Questa mostra è anche la prima opportunità per la Luther Memorial Foundation of Saxony-Anhalt di presentare tutti i 17 ritratti di Cranach affidati alla sua cura.

Queste opere preziosissime sono accompagnate in questa mostra dalle migliori opere grafiche e dai dipinti di Cranach il maggiore e della sua bottega, provenienti dalle collezioni della Luterhalle.

Vogliamo comunque mostrare che Cranach il Vecchio non fu soltanto un eccezionale artista, ma anche un uomo d’affari di successo e un membro influente del consiglio comunale.

Le conoscenze attendibili sulla famiglia di Cranach sono relativamente scarse. Sappiamo, per esempio, che Cranach si sposò intorno al 1512 e che 4 dei suoi 5 figli nacquero nella prima casa sulla piazza del Mercato. Comunque, non esistono ritratti né di sua moglie Barbara, né dei suoi bambini.

Cranach, l’uomo d’affari

Nel 1518, per avere più spazio per la sua famiglia che cresceva e la sua bottega  che andava ingrandendosi, Cranach acquistò l’immobile più grande esistente all’interno delle mura di Wittenberg - la proprietà di Schlosssstraße 1. Da qui egli sovraintendeva all’unica farmacia della città, ad un ampio commercio di vino e probabilmente anche ad una libreria.

Cranach acquistò l’edificio sulla piazza del mercato nel 1522, probabilmente per permettere al tipografo Melchior Lotter il giovane, originario di Leipzig, di mettere su il suo laboratorio in quel luogo.

La traduzione in tedesco del Nuovo Testamento, redatta da Lutero nel castello di Wartburg, fu stampata in questo laboratorio con il sostegno finanziario di Cranach.

L’edizione in folio comprendeva 444 pagine e fu pubblicata nel settembre 1522 con una tiratura di almeno 3000 copie. Fu esaurita immediatamente. La seconda edizione con ulteriori correzioni operate da Lutero venne stampata poco dopo, nel dicembre 1522.

La pubblicazione del Nuovo Testamento di Lutero fu un evento importante nella storia della stampa. Il ricco corredo di immagini prodotto da Cranach e dal suo laboratorio fu uno dei fattori che contribuirono a questo successo.

Wittenberg [la descrizione fa riferimento ad una stampa di Hieronymus Nützel, che rappresenta Wittenberg]

A Wittenberg ci sono 2 residenze con attraenti cortili interni che appartennero all’artista, e mezza dozzina di altri edifici in cui l’artista lavorò. Questi possono essere facilmente identificati nell’ampia visione di Wittenberg [nella stampa di Hieronymus Nützel].

Esse sono, da ovest ad est: il palazzo del Principe Elettore, la Chiesa della città, il Municipio, la Chiesa cittadina di S. Maria, l’Università, la casa di Melantone e la casa di Lutero. L’ala meridionale della Casa di Cranach Schlosssstraße può essere vista alla sinistra della Torre della Porta dell’Elba. Della casa di Cranach sulla piazza del mercato sono visibili solo il tetto ed i due camini. L’ala meridionale della casa sulla Via del Mercato 4 potrebbe forse essere la costruzione immediatamente a sud dotata di un grande lucernaio.

Cranach e l’Università

Cranach ricevette commissioni anche dai professori dell’Università di Wittenberg come Cristoph Scheurl e Filippo Melantone.

In più occasioni l’artista ebbe contrasti con i rettori dell’università dopo che avvennero incidenti con l’utilizzo di armi fra gli apprendisti della bottega di Cranach e gli studenti di nobili origini che contestavano l’autorizzazione a portare armi dei primi.

Cranach e la Chiesa di Wittenberg

Cranach non soltanto ascoltava i sermoni di Lutero nella Chiesa cittadina di S. Maria, ma insieme con suo figlio e la sua bottega realizzò anche la famosa pala d’altare della chiesa.

Ciò che rende la pala d’altare caratteristica è il fatto che il pittore vi ritrasse anche contemporanei viventi, precisamente Filippo Melantone, Johannes Bugenhagen, Katharina von Bora, ed anche se stesso.

Cranach come Sindaco

Oltre la sua estesa attività artistica Cranach il Vecchio spesso lavorava per la città di Wittenberg - fu eletto al consiglio cittadino in più occasioni come tesoriere e sindaco.

Durante il suo incarico di sindaco fu anche giudice e nel 1540 dovette infliggere numerose condanne a morte. Le persone da lui condannate per assassinio, stregoneria e magia nera furono uccise nella piazza del Mercato, a pochi passi dal portale del Municipio.

Cranach e Lutero

I ritratti della Luther Memorial Foundation realizzati da Cranach il Vecchio e da Cranach il Giovane sono esposti nella stanza centrale del primo piano. Si vedono Lutero come monaco, Lutero con un cappello da dottorando, Lutero come “Junger Jörg”, Lutero come uomo sposato, Lutero come professore e Lutero anziano.

La grande incisione 1560, eseguita dalla bottega di Cranach, ci aiuta a comprendere gli effetti permanenti dell’opera di Cranach - se si visita la piazza del Mercato si vede il monumento di Lutero, scolpito da Johann Gottfried Schadow e svelato nel 1821, e la scultura sembra quasi essere modellata sulle incisioni di Cranach. La mostra presenta anche splendide incisioni eseguite nella bottega di Cranach per l’illustrazione di frontespizi come di diverse opere polemiche di Melantone.

Cranach, l’artista

Nel salone a sinistra veniamo al culmine della mostra - l’eccezionale pannello dei 10 Comandamenti del 1516. Questo grande quadro fu commissionato dal Consiglio comunale per la Camera di riunione della Corte del Municipio di Wittenberg.

Le sue scene illustrano l’osservanza e la violazione dei comandamenti.

Il piccolo quadro “Legge e Grazia”, creato intorno al 1550, è una illustrazione della dottrina della giustificazione di Lutero.

Eventi dal Vecchio o Nuovo Testamento sono presentati in un’opposizione  tipologica così da contrapporre la via della morte, peccato e legge, alla vita, fede e grazia.

Cranach, pittore di corte

Nella sala blu sulla sinistra è possibile vedere dipinti dei tre Principi elettori di Sassonia, committenti di Cranach il Vecchio e di Cranach il Giovane. Importanti opere commissionate da Federico il Saggio sono in esposizione fra queste, come il Libro delle reliquie di Wittenberg, databile agli anni 1509-1510, ed uno dei dipinti di Cranach avente per tema i tornei. Un’incisione del 1506 con le sue numerose figure permette di gettare uno sguardo sulla piazza del Mercato dove è ambientata la raffigurazione del torneo.

2/ Appunti su alcune opere di Cranach il Vecchio, di Andrea Lonardo

Un interessante doppio ritratto di Lutero e della moglie Katharina von Bora (Museo Poldi Pezzoli, Milano) che lasciò la vita religiosa come il marito, mostra uno dei versetti con i quali Lutero difendeva il matrimonio di coloro che avevano un tempo promesso di vivere in castità: Salvabitur per filiorum generationem (“si salverà generando figli”, 1 Tim 2,15).

Nella Crocifissione di Lucas Cranach, dipinta per la chiesa dei SS. Pietro e Paolo a Weimar (1555), il sangue del Cristo cade direttamente sulla testa del pittore stesso, che si è autoraffigurato fra il Battista e Lutero. Ogni mediazione ecclesiologica è iconograficamente scomparsa.

Nella pala d’altare della Chiesa parrocchiale di S. Maria di Wittenberg (1547), la chiesa di Lutero, si vede in basso Lutero che predica, ascoltato dalla moglie che tiene per mano il figlio Hans, dai familiari, e da altri astanti, fra cui Cranach stesso, primo del gruppo degli uomini. Al centro è il crocifisso.

Nel riquadro centrale è rappresentata la “cena del Signore”. La tavola è circolare. Gesù pone il boccone in bocca a Giuda annunciando il tradimento, mentre Giovanni si china sul petto del maestro. Uno degli apostoli ha i tratti di Martin Lutero come “Junger Jörg” ed offre il calice ad un servo che ha il volto di Cranach il Giovane.

Nel pannello a sinistra è rappresentato Filippo Melantone che battezza, avendo come uno dei due padrini, alla sinistra, Cranach il Vecchio.

Nel pannello a destra si vede Johannes Bugenhagen, che fu pastore della Chiesa parrocchiale di S. Maria in Wittenberg, con le due chiavi per legare e sciogliere. Con la chiave bianca riammette alla comunione un fedele, con la chiave grigia allontana dalla comunione un secondo.

La pala d’altare di Wittenberg mostra fra l’altro chiaramente che Lutero, dopo che Andrea Carlostadio aveva voluto a Wittenberg la rimozione delle immagini, si oppose all’iconoclastia a partire dalla Quaresima del 1522 (cfr. su questo O. Christin, I protestanti e le immagini, in E. Castelnuovo – G. Sergi, Il Medioevo al passato e al presente, Arti e storia nel Medioevo, IV, Einaudi, Torino, 2004, pp. 93-115) e volle che immagini di taglio protestante sostituissero le immagini cattoliche che precedentemente ornavano la chiesa. La pala di Cranach è, a tutti gli effetti, una pala d’altare cui si rivolge lo sguardo di tutti i partecipanti alla liturgia: l’unica differenza è che al posto dei santi, appaiono Lutero, Melantone e gli altri contemporanei.

Sulla questione dell’iconoclastia protestante che portò in alcuni luoghi, specialmente in Svizzera, alla distruzione delle sculture e delle pitture precedenti, vedi il catalogo della straordinaria mostra Iconoclasme. Vie et mort de l’image médiévale, organizzata dal Musée d’histoire de Berne e dal Musée de l’Oeuvre Notre-Dame, Musées de Strasbourg, nel 2001; catalogo edito da Somogy. Éditions d’art, Berne, 2001.