Perché è toccato a me? (da J.R.R. Tolkien)

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 10 /10 /2012 - 16:46 pm | Permalink | Homepage
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da J.R.R. Tolkien, Il Signore degli anelli, Bompiani, Milano, 2004, pp. 101-102

“C’è una sola strada: trovare la Voragine del Fato, negli abissi dell’Orodruin, la Montagna del Fuoco, e lanciarvi l’Anello, se desideri effettivamente distruggerlo e impedire per sempre al Nemico di impadronirsene”.

“Certo che desidero distruggerlo, e con tutte le mie forze!”, gridò Frodo. “O che perlomeno venga distrutto. Non sono affatto amante delle imprese perigliose. Cosa darei per non aver mai visto quest’Anello! Perché è toccato a me? Come mai sono stato scelto io?”.

“Queste sono domande senza risposta”, disse Gandalf. “Puoi credere che ciò non è dovuto ad alcun merito particolare o personale: non certo per via della forza o della sapienza, in ogni caso. Ma sei stato scelto tu, e hai dunque il dovere di adoperare tutta la forza, l’intelligenza e il coraggio di cui puoi disporre”.

“Ma posseggo talmente poco di tutto ciò! Tu sei saggio e potente, prendilo tu l’Anello!”.

“No!”. Gridò Gandalf, saltando in piedi. “Con quel potere, il mio diventerebbe troppo grande e troppo terribile. E su di me l’Anello acquisterebbe un potere ancor più spaventoso e diabolico”. I suoi occhi lanciarono fiamme e il suo viso fu illuminato da un fuoco interno. “Non mi tentare! Non desidero eguagliare l’Oscuro Signore. Se il mio cuore lo desidera, è solo per pietà, pietà per i deboli, e bisogno di forza per compiere il bene. Ma non mi tentare! Non oso prenderlo, nemmeno per custodirlo senza adoperarlo. Il desiderio sarebbe troppo irresistibile per le mie forze. Ne avrei tanto bisogno: grandi pericoli mi attendono”.

Andò alla finestra e spalancò tende e imposte. La luce del sole inondò nuovamente la stanza. Sam passò per il sentiero nel giardino fischiettando. “Ed ora”, disse lo stregone, voltandosi verso Frodo, “sta a te decidere; ma ti starò sempre accanto per aiutarti”. Gli posò la mano sulla spalla. “Ti aiuterò a sostenere questo peso, fin quando toccherà a te sopportarlo. Ma dobbiamo fare qualcosa, e subito: il Nemico sta per agire”.