È Lui! (Trinità), da Christophe Dufour

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 25 /04 /2011 - 10:12 am | Permalink | Homepage
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da Christophe Dufour, 5 catechesi sul Credo, Elledici 2008, pp. 58-60

C'era una volta una ragazza. Aveva diciotto anni e amava un ragazzo. Era un segreto dei due. Figlia maggiore, i suoi genitori non l'avevano vista crescere. Sua madre aveva intuito che ella era cambiata: spesso assente, spesso perduta nei suoi pensieri e nei suoi sogni, un po’ timida, talvolta impacciata, come se volesse parlare, farfugliando, ma senza che venisse mai il momento favorevole. Questa ragazza si domandava come avrebbe parlato dell'amore che provava, come avrebbe rivelato il suo segreto.

Una sera, ella tornò a casa con quel ragazzo. Nessuna parola, nessun gran discorso. «E lui!», aveva detto semplicemente. Non aveva bisogno di esagerare. Era detto tutto. Essi avevano capito. Il mistero era svelato. «Amo lui, è lui il mio amore, è lui il mio segreto da sempre!».

Anche Dio aveva un segreto; aveva un Figlio. Ma nessuno, fino ad allora, lo sapeva. Dio faceva parte della casa. Aveva scelto come dimora un popolo della terra e ne condivideva la vita nel quotidiano. Era a casa sua, ma non aveva detto tutto di sé. Come avrebbe rivelato agli uomini il suo amore che era da sempre, il suo amore eterno? Ed ecco che, un giorno, egli è venuto a casa con lui e l'ha fatto vedere. «È lui! Questi è il mio figlio diletto!», aveva detto la voce a due riprese. E il Verbo si fece carne. Dio era il Padre e amava il Figlio. E il Figlio era Dio. Dio era Padre e Figlio. Il credente entrava nel mistero.

Ma perché una terza persona in Dio? È già così complicato! È perché in Dio l'amore è perfezione. Dio non tiene nulla per sé. Il Padre e il Figlio non tengono per sé il loro amore, lo donano. Lo Spirito Santo è l'Amore donato del Padre e del Figlio, è il dono di Amore del Padre per mezzo del Figlio, è l'Amore diffuso nel mondo.

Varchiamo qui una tappa ulteriore nell'atto di fede specificamente cristiano. All'inizio è l'Amore. Tutto è nato da Lui e rimane in Lui. Dio è UNO ed è Amore. Egli è UNO ed è comunione di Amore. Tale è il Dio rivelato in Gesù Cristo: egli è comunione di amore nell'unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Noi crediamo nel Dio tre volte santo rivelato in Gesù Cristo. Crediamo in un Dio che è Trinità. Egli è Uno e tre nello stesso tempo. Si dovrebbe dire «Tri-unità». La parola è di Tertulliano. Non si trova nel Vangelo, ma Gesù ha invitato i suoi apostoli a battezzare proprio «nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo». Il Dio dei cristiani è una comunione di amore. Dio UNO in tre persone.

Padre François Varillon, durante una delle sue conferenze sul mistero di Dio, aveva posto ai suoi uditori questa domanda molto brutale: «Se, per assurdo, la Chiesa vi dicesse che Dio è una sola persona e non più Trinità, che cosa cambierebbe questo nelle vostre esistenze?». Ed egli stesso rispondeva: «Penso, diceva, che se Dio non fosse Trinità, io sarei probabilmente ateo. Non ne sono assolutamente sicuro, perché mi è difficilissimo calarmi in questa ipotesi. In ogni caso, se Dio non è Trinità, io non capisco più niente di niente». Poiché se Dio è Amore, non è solitario; non può contemplare eternamente se stesso. Dio è comunione. Ecco perché proprio in questa catechesi sulla Chiesa richiamo la Trinità. Noi contempliamo il mistero della Chiesa alla luce del Dio trinitario. La professione di fede dei primi cristiani era estrema­mente semplice: Dio è Padre, Dio è Figlio, Dio è Spirito Santo. E la professione di fede del nostro battesimo.

Dio è Padre, è l'origine e il fine di ogni cosa.

Dio è Figlio, eterno generato, inviato dal Padre.

Dio è Spirito, Spirito diffuso nel mondo, lo Spi­rito del Padre e del Figlio.

Il Figlio e lo Spirito, diceva sant'Ireneo, sono «le due mani del Padre». Non possiamo contemplare il mistero della Chie­sa santa senza credere nello Spirito Santo, lo Spirito che santifica.