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Libello (Libellus) di Aurelio Sakis, Papiro Michigan 262 (persecuzione contro i cristiani di Decio)

Così recita il libellus di Aurelio Sakis e dei suoi due figli (Papiro Michigan, inv. 262):

«Agli ufficiali incaricati dei sacrifici, da Aurelio Sakis, del villaggio di Theoxenis, con i suoi figli Aion ed Heras, residenti temporaneamente in Theadelphia. Siamo sempre stati fedeli nel sacrificare agli dei ed anche ora, alla vostra presenza, in accordo con le disposizioni, abbiamo sacrificato ed offerto libagioni e partecipato al banchetto sacro, e vi preghiamo di certificare questo per noi soprascritti. Possiate voi stare bene.

Noi, Aurelio Serenus ed Aurelio Hermas, vi abbiamo visto sacrificare.

Nel primo anno dell’imperatore Cesare Gaio Messio Quinto Traiano Decio Pio Felice Augusto, Pauni 23 (N.d.R. 17 giugno)».

Sulle persecuzione di Decio e Valeriano, vedi, su questo stesso sito, <a href="http://www.gliscritti.it/blog/pivot/entry.php?id=313&w=lastentries">Basilica di San Lorenzo fuori le mura: San Lorenzo diacono e martire e le persecuzioni di Decio e Valeriano</a>.

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Per una visita dettagliata della basilica e per la figura di San Lorenzo diacono e martire e le persecuzione di Decio e Valeriano, vedi, su questo stesso sito, <a href="http://www.gliscritti.it/blog/pivot/entry.php?id=313&w=lastentries">Basilica di San Lorenzo fuori le mura: San Lorenzo diacono e martire e le persecuzioni di Decio e Valeriano</a>

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