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Libello (Libellus) di Aurelia Bellis, Papiro Michigan 263 (persecuzione contro i cristiani di Decio)

Così recita il libellus di Aurelia Bellis e di sua figlia (Papiro Michigan, inv. 263):

«Agli ufficiali incaricati dei sacrifici nel villaggio di Theadelphia, da Aurelia Bellis, figlia di Peteres, e sua figlia Kapinis.
Siamo sempre stati fedeli nel sacrificare agli dei ed anche ora, alla vostra presenza, in accordo con le disposizioni, abbiamo sacrificato ed offerto libagioni e partecipato al banchetto sacro, e vi preghiamo di certificare questo per noi soprascritte. Possiate voi stare bene.

Noi, Aurelio Serenus ed Aurelio Hermas, vi abbiamo visto sacrificare.

Io, Hermas, lo certifico.

Nel primo anno dell’imperatore Cesare Gaio Messio Quinto Traiano Decio Pio Felice Augusto Pauni 27 (N.d.R. cioè 21 giugno)».

Sulle persecuzione di Decio e Valeriano, vedi, su questo stesso sito, <a href="http://www.gliscritti.it/blog/pivot/entry.php?id=313&w=lastentries">Basilica di San Lorenzo fuori le mura: San Lorenzo diacono e martire e le persecuzioni di Decio e Valeriano</a>.

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Per una visita dettagliata della basilica e per la figura di San Lorenzo diacono e martire e le persecuzione di Decio e Valeriano, vedi, su questo stesso sito, <a href="http://www.gliscritti.it/blog/pivot/entry.php?id=313&w=lastentries">Basilica di San Lorenzo fuori le mura: San Lorenzo diacono e martire e le persecuzioni di Decio e Valeriano</a>

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