Quando già il diavolo aveva messo nel proprio cuore che Giuda Iscariota tradisse Gesù (da C.M. Martini)

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 06 /04 /2015 - 10:42 am | Permalink | Homepage
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da C.M. Martini, Il giardino interiore, Piemme, Milano, 2014 (edito in precedenza con il titolo Ritrovare se stessi), pp. 154-155

Gesù ha insegnato che: «dal cuore escono i propositi del male» (Mc 7,22 ss), come dal cuore nasce l'amore, la bontà, la dedizione. Satana ha di mira il cuore e nessun cuore umano è esente dal suo attacco. Ciascuno di noi sperimenta attacchi di amarezza, di scetticismo, di disgusto, che si aggiornano e diventano a livello e a misura della realtà che stiamo vivendo. Non c'è un tempo nella nostra vita in cui possiamo sentirci fuori dal pericolo dell’avversario: per questo la parola evangelica insiste sulla vigilanza continua. […]

L’espressione di Pietro: «ha riempito satana il tuo cuore» [At 5,3] ricorda da vicino la descrizione del tradimemto di Giuda:  «Durante la cena, quando il diavolo aveva messo già in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo...» (Gv 13,2).[…] Come poteva Giuda tradire Gesù se non vi fosse stata una forza dell'avversario?

In realtà, il brano di Giovanni è più complesso e quella traduzione tiene conto di una tradizione testuale che non è delle più antiche. I codici più antichi (Sinaitico, Vaticano e la stessa Vulgata) hanno: «quando già il diavolo aveva messo nel suo cuore» (nel proprio cuore) «che Giuda Iscariota lo tradisse».

È molto interessante perché ci rivela un altro aspetto del diavolo e lo pone in antitesi con Gesù. Gesù, per così dire, si è già messo nel cuore che deve passare al Padre e vuole amare i suoi sino alla fine. Satana ha messo nel proprio cuore un'altra cosa: che Giuda deve tradire Gesù. Ha visto che Giuda è il più debole, che è un po' amareggiato e scontento, che è al limite della definitiva rottura, che ha fatto dei passi in questa linea e allora si impegna contro di lui.

La lavanda dei piedi diventa così la lotta tra Gesù e satana per salvare Giuda: Gesù compie un gesto di umiltà per riuscire a smuovere l'animo di Giuda che sta per essere invaso dalla tentazione satanica del tradimento. Gesù lotta per l'uomo: lotta per Giuda, non soltanto per Pietro e per gli altri discepoli. Vuol far vedere a Giuda, con un gesto simbolico, che lo ama fino in fondo, che vuole morire per lui, che lo stima, che gli è vicino, che gli è sottomesso quasi come servo. Cerca di conquistarne il cuore, di strapparlo alla forza dell’avversario. In questa interpretazione leggiamo meglio lo stile drammatico, contrappositivodell' esperienza cristiana secondo il Nuovo Testamento:  la lotta tra Cristo e satana, la lotta tra la luce e le tenebre per il cuore dell'uomo.