Frodo non ce l'avrebbe mai fatta ad arrivare a Mordor. Parola di scienziato. Un gruppo di ricercatori inglesi ha fatto un calcolo paradossale: "La Compagnia dell'anello" descritta da Tolkien ha avuto cibo a sufficienza durante il suo viaggio verso la Terra d'Ombra? Per gli studiosi la risposta è no: sarebbe servito troppo pane elfico (con una nota critica de Gli scritti)

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 25 /10 /2015 - 16:26 pm | Permalink | Homepage
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Riprendiamo da La Repubblica del 17/9/2015 un articolo redazionale. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. la sotto-sezione Chesterton, Tolkien, Lewis, nella sezione Letteratura.

Il Centro culturale Gli scritti (25/10/2015)

N.B. de Gli scritti. Pubblichiamo questo articolo solo per mostrare quanto sia facile non comprendere nulla della poetica di J.R.R. Tolkien se si prescinde dalla sua rielaborazine della «tipologia», di quel metodo di lettura, cioè, che sa cogliere nel racconto un’ombra o figura di ciò che sarà (il procedimento è abituale nell’interpretazione biblica).

Frodo Baggins e i suoi compagni quando sono partiti da Gran Burrone avevano una buona scorta di pane elfico. Sarebbe bastato a sfamarsi fino a Mordor? Secondo gli scienziati no. Hanno fatto un calcolo paradossale di calorie e ne è venuto fuori che la dieta della "Compagnia dell'anello" descritta da Tolkien ne Il Signore degli Anelli sarebbe stata troppo esigua per riuscire nell'impresa. La ricerca è stata effettuata dagli studiosi Skye Rosetti e Krisho Manoharan. I risultati sono stati pubblicati sul Journal of interdisciplinary science topics dell'Università di Leicester.

Punto di partenza della ricerca, il conteggio delle calorie necessarie per una compagnia composta da nove membri: quattro hobbit, un elfo, tre umani e un nano, in viaggio per ben 92 giorni. Secondo Rosetti e Manoharan sarebbero state necessarie  minimo 1.780.214,59 calorie. Per stabilire l'apporto calorico necessario al gruppo, gli scienziati hanno prima calcolato il metabolismo basale di ogni genere coinvolto, ossia il valore minimo di energia richiesta perché le cellule sopravvivano. Secondo la stima, un umano della Terra di Mezzo avrebbe quindi bisogno di circa 1.700 calorie al giorno, un elfo di 1400 mentre un hobbit, che misurando circa 107 centimetri camminerebbe a un passo più spedito degli altri consumando di conseguenza di più, di 1.800 calorie.

Tenendo conto di questi dati, i due ricercatori hanno quindi basato i successivi calcoli sulla quantità di cibo necessaria per affrontare i 92 giorni di cammino sul Lembas, il pane elfico citato da Tolkien, presente anche nella trilogia cinematografica e unico alimento conosciuto a portata di mano dei viaggiatori.

Nell'opera del romanziere questi dolci a base di cereali sono stati descritti come molto sottili, fatti di farina, di color marrone chiaro all'esterno e ripieni di crema all'interno. Una bomba calorica da circa 2.638,5 secondo gli studiosi, che sono poi passati alla stima delle razioni minime necessarie per la sopravvivenza di ogni personaggio.

Per restare in vita, la Compagnia dell'Anello avrebbe dovuto consumare in totale 677 Lembas al giorno: 214 ripartiti fra Gandalf, Aragorn e Boromir, 99 per il nano Gimli, 60 per Legolas e 304 per gli hobbit. La conclusione dei due ricercatori? Oltre 62mila dolcetti sarebbero un peso eccessivo da trasportare per chiunque, figurarsi per un gruppo di 9 persone impegnate a raggiungere il cuore di Mordor.