Leonardo da Porto Maurizio Via Crucis, la salvezza, di Antonio Maria Sicari

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 29 /11 /2011 - 00:34 am | Permalink | Homepage
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Riprendiamo da Avvenire del 26/11/2011 un articolo scritto da Antonio Maria Sicari. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line.

Il Centro culturale Gli scritti (28/11/2011)

Nacque in Liguria nel 1676 ed entrò nell’ordine francescano a 21 anni, dedicandosi alla predicazione delle «missioni popolari». Il suo pulpito era sempre accanto a un’alta croce innalzata in una piazza o su un’altura.

E al termine del suo corso di prediche – dopo che fra Leonardo aveva infiammato il cuore dei fedeli con la meditazione della passione di Cristo e la devozione alla Vergine Immacolata – egli chiedeva quasi sempre che venisse edificata una Via Crucis, in modo che restasse un solido ricordo di quella antica e sempre nuova vicenda d’amore con la quale siamo stati salvati.

A volte avvenivano riconciliazioni clamorose e si componevano paci ritenute impossibili, come accadde una volta in Corsica, tra famiglie segnate da odi inveterati. Sembra che fra Leonardo, nel corso della sua vita, abbia fatto edificare circa 576 «Viae Crucis» in tutta Italia.

L’ultima e la più gloriosa a Roma, in pieno Colosseo, il 27 dicembre dell’anno giubilare 1750. Per la prima volta nella storia si era tenuta una predicazione in quell’antico edificio romano ormai usato come cava di pietre. Fu da allora che il Colosseo tornò a essere un luogo nobile e sacro, meta di pellegrinaggi. E la tradizione di celebrarvi la Via Crucis, il Venerdì Santo, dura ancora oggi.

Quando morì, stanchissimo per la predicazione inesausta – «mi riposerò in Paradiso» – accanto al suo letto giunse a inginocchiarsi papa Benedetto XIV, dispiaciuto di non aver portato a termine la definizione del Dogma dell’Immacolata Concezione che quel santo frate gli aveva insistentemente chiesto. Ma una lettera di fra Leonardo da Porto Maurizio che profetizzava l’avvenimento restò esposta sulla sua tomba.