Non accettare citazioni dagli sconosciuti. I cacciatori dell'aforisma perduto, da clanDestino ZOOM

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 07 /07 /2013 - 16:34 pm | Permalink | Homepage
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Riprendiamo dalla newsletter settimanale di clanDestino ZOOM, numero 470 del 14/6/2013. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line.

Il Centro culturale Gli scritti (7/7/2013)

I cacciatori dell'aforisma perduto

Tempo fa, proprio su CdZoom, stigmatizzammo un po' la moda imperante d'infilare citazioni in qualsiasi circostanza ("Il trionfo illusorio dell'aforisma"). Non c'è tesi, libro, discorso, sito, audiovisivo senza aforismi.

Ma son tutti autentici? La "rete" sputacchia senza freni sentenze d'ogni genere. Wikiquote è l'apogeo della macedonia citazionista. E così, la stessa frase te la ritrovi attribuita a S. Francesco, a un indiano, a qualche monaco tibetano e a non so quant'altri. Per non dire dell'ultra citato Chesterton oppure di Einstein.

Le han veramente dette tutte loro? Inutile resistere. Il citazionismo non regredirà. Possiamo però distinguerci dalla massa omologata. Citiamo solo ciò che conosciamo. Riportiamo quello che abbiamo incontrato per davvero, non nella nuvola digitale indistinta. Indichiamo da chi e dove l'abbiamo trovato. Certifichiamo le fonti. E così troveremo e daremo più gusto.

Saremo i veri cacciatori dell'aforisma perduto. Perché non staremo assecondando una moda ma condividendo incontri. E diremo qualcosa di noi, autentico e non assorbito dal condominio globale.