Laxe agendo alio infringendum: riemerge il motto dell'Amicalis (nota tratta da una circolare non ufficiale dell'Accademia fiamminga delle Belle lettere)

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 24 /06 /2013 - 14:41 pm | Permalink | Homepage
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Riprendiamo sul nostro sito una traduzione ufficiosa di una circolare interna a sua volta non ufficiale dell'Accademia fiamminga delle Belle lettere. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line.

Il Centro culturale Gli scritti (25/6/2013)

In basso a sinistra il motto dell'Amicalis evidenziato dall'analisi radiografica

«Laxe agendo alio infringendum» che significa letteralmente «Agendo lassamente (agendo come vuoi) rompi altrove» e, fuori dai denti, «Se vuoi fare come ti pare e piace, vai però almeno a rompere i cogl[...] altrove» o anche «Fai come vuoi, basta che poi però non mi rompi i cogl[...]».

Questo il motto dell'umanista Johannes Amicalis (Jan van der Vriend, 1460-1513), di origine fiamminga, ma vissuto poi a Bologna. Lavorò come oscuro archivista nell'Archiginnasio cittadino. Il suo motto è riemerso da alcune pergamene che sono state sottoposte ad analisi radiografica presso il Merton College di Oxford, il famoso ateneo dove insegnò anche J.R.R. Tolkien. I risultati non sono ancora ufficiali e necessitano di conferma, ma sembra ormai certo che il motto Laxe agendo alio infringendum contrassegnasse con inchiostro che diveniva poi invisibile tutte le carte vergate dall'Amicalis.

L'utilizzo del verbo infringere, testimonia una preferenza per Quintiliano ed un consapevole distacco dalle forme più classiche del latino aureo. Ellittico è il complemento oggetto, ma l'Amicalis ben sapeva che il senso complessivo era nondimeno chiarissimo. L'avverbio laxe è stato probabilmente scelto per la sua polisemia, poiché può essere letto sia in chiave di lassismo etico, sia più semplicemente ad immagine di una rilassatezza che si manifesta poi in un'approssimazione di scelte.

Se il motto conferma il “mistero nel mistero” che da sempre contraddistingue le ricerche critiche sulla personalità dell'umanista bolognese, il suo motto mostra invece quanto un accostamento filologico serio e documentato riveli che gli uomini del tardo umanesimo assomigliano molto, nei loro atteggiamenti esistenziali, all'uomo del XXI secolo.

È evidente, infatti, che il motto dell'Amicalis, riemerso agli onori della storia dopo anni di dimenticanza, se da un lato è un divertissement, dall'altro parla ancora ai digital natives con le sue quattro asciutte parole: Laxe agendo alio infringendum.

In basso a sinistra il motto dell'Amicalis posto in evidenza dai filologi del Merton College