Appunti inglesi, di Andrea Lonardo 1/ I gioielli della Corona

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 10 /08 /2014 - 19:16 pm | Permalink | Homepage
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Per approfondimenti, vedi anche Radici cristiane dell’Europa? Anche l’inno della Champions League è un plagio da un inno sacro di G. F. Haendel.

Il centro culturale Gli scritti (10/8/2014)

1/ I gioielli della Corona

È incredibile come quasi nessuno dei visitatori della Torre di Londra, osservando i Gioielli della Corona, si renda conto che l’Incoronazione è un rito cristiano che la laicissima Inghilterra ha conservato dal medioevo.

L’arcivescovo anglicano di Canterbury prega dicendo: “Possa tu [re o regina]… essere causa che Legge e Giustizia, nella misericordia, siano osservate in tutti i tuoi giudizi… e che tu mantenga le Leggi di Dio e la Chiesa di Inghilterra”.

Quando poi unge il re (o la regina) con il Santo Crisma, proclama: “Signore e Padre del cielo, che ungendo con l’olio anticamente hai fatto e santificato re, sacerdoti e profeti, benedici ora questo tuo eletto servo”.

L’arcivescovo unge con il crisma le mani, il capo e il petto del re.

L’ampolla in cui è contenuto il crisma ha scolpita sopra la colomba dello Spirito Santo, mentre il cucchiaio d’oro serve per la consacrazione.

Il re riceve poi tre spade, quella del potere temporale, quella della Misericordia (che deve temperare il governo temporale) e quella del potere spirituale (perché il sovrano è capo della Chiesa anglicana d’Inghilterra, non della Chiesa anglicana tout court come erroneamente si dice talvolta): nel medioevo, invece, prima di Enrico VIII, le due spade del potere temporale e spirituale erano giustamente assegnate a due persone diverse.

Il re viene poi vestito delle sue vesti, che comprendono oltre al mantello anche una stola e l’anello (nel cerimoniale episcopale l’anello simbolizza lo sposalizio fra il vescovo e la sua Chiesa, qui ha funzione analoga nei confronti del popolo che è affidato al sovrano) e l’arcivescovo proclama: “Ricevi questa veste imperiale e il Signore Dio ti rivesta di conoscenza e sapienza, con maestà e potere dall’alto”.

Quando i sovrano è incoronato, l’arcivescovo proclama: “O Dio, corona del fedele: benedici… questa corona e così santifica il tuo servo su cui così oggi hai voluto che fosse posta”.

Il re riceve due scettri ed una sfera: la sfera sulla quale è posta la croce rappresenta il dominio di Cristo sul mondo, uno scettro più lungo ha alla sua sommità l’immagine della colomba dello Spirito ed ha lo stesso significato della sfera, il terzo scettro ha alla sommità la croce e rappresenta l’autorità sovrana del re che deve governare ad immagine del governo di Cristo.

La corona che si utilizza oggi porta il nome di Corona di Sant’Edoardo (è il Santo re d’Inghilterra Edoardo il Confessore, su cui vedi oltre), anche se è stata fatta nel 1661 dopo che Cromwell distrusse quasi totalmente i gioielli della Corona negli anni del dominio puritano sull’Inghilterra (vedi oltre su questo periodo nel quale addirittura vennero chiusi tutti i teatri per imporre ad ogni cittadino l’interpretazione puritana della legge veterotestamentaria e neotestamentaria).

Alla consacrazione segue la Comunione, poiché il rituale di Incoronazione è inserito nella Santa Messa. Esistono pertanto grandi patene per la comunione con la rappresentazione dell’Ultima cena e dei Discepoli di Emmaus, insieme a diversi oggetti con l’iscrizione JHS, Jesus hominum Salvator (cara ai gesuiti).

Segue poi l’omaggio, all’inizio del quale l’arcivescovo prega: “Stai saldo e tieni…  il seggio e lo stato della dignità imperiale e regale che questo giorno ti è data nel nome e nell’autorità di Dio onnipotente”.

Fra gli oggetti utilizzati per il pranzo dell’Incoronazione ne figurano poi diversi con simboli religiosi, come le saliere di San Giorgio, con l’effige del patrono d’Inghilterra.

Viene conservata fra i tesori della Corona anche tutto l’occorrente per il battesimo dei figli dei reali, con la rappresentazione del battesimo di Cristo.

Tutte le indicazioni che presentano i Tesori della Corona nella Torre di Londra sottolineano che il paese si è sempre mantenuto fedele alle tradizioni e che per questo anche l’Incoronazione della regina Elisabetta II è avvenuta nell’abbazia di Westminster, come previsto da secoli.

Si noti – questo è davvero importante – che il rituale medioevale di Incoronazione - conservatosi in Inghilterra - non vuole dire che il potere del re è assoluto e voluto da Dio, come avverrà invece con la monarchia assoluta dove il sovrano sarà identificato con la Legge stessa: vuol sottolineare invece, piuttosto, che il sovrano è sottoposto a Dio e che non può abusare del suo potere poiché egli per primo è tenuto ad osservare la Legge di Dio e pertanto, ad esempio, deve astenersi dal rubare, dal commettere adulterio, ecc. Anzi deve far sì che la Legge del bene sia osservata dai suoi sudditi perché essi possano vivere in uno stato di giustizia temperata dalla misericordia.

Il luogo stesso dell'Incoronazione è significativo: Westminster Abbey, una chiesa abbaziale, da sempre dedicata a San Pietro: non un palazzo regale od una pubblica piazza, piuttosto una chiesa per una pubblica liturgia.