Basta con Amleto! Sveglia ragazzi/e!, di Claudio Risé

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 29 /03 /2015 - 14:36 pm | Permalink | Homepage
- Tag usati:
- Segnala questo articolo:
These icons link to social bookmarking sites where readers can share and discover new web pages.
  • email
  • Facebook
  • Google
  • Twitter

Riprendiamo da Io Donna una risposta di Claudio Risé ad una lettera del 21/3/2015. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line.

Il Centro culturale Gli scritti (29/3/2015)

N.B. de Gli scritti. Sebbene il senso del monologo Essere o non essere non sia quello che gli è attribuito nel testo, la breve risposta di Claudio Risé e l’“espressione amletica” citata meritano attenzione in questa nuova applicazione.

Ciao Claudio, Amleto no. Con l’Isis sull’altra costa, la natalità a zero, gli aborti tanti quanti gli immigrati, i giornali fatti intercettando analfabeti potenti, etc. etc. non si può proporre, come la scorsa settimana sul tuo blog, la lagna di Amleto con il suo: Essere o non essere! Che palle! Siamo qui e basta,  piuttosto diamoci da fare. Amleto fa del male a tutti, compreso se stesso, tradisce tutti, a partire dal padre, non combina niente, e ti frega anche un paio d’ore durante le quali avresti potuto farti due birre o divertirti anche di più, e invece hai  ascoltato uno che fin dall’inizio non voleva combinare niente. E’ immorale, oggi, perdere tempo con Amleto. Dai! Bernardo

Ciao Bernardo,  d’accordo,  Amleto è il  “mito incapacitante dell’Europa”. In cambio di qualche intuizione profonda  (se lo prendi sul serio) ti  toglie ogni energia. Però qui, appunto, il suo fantasma gira da secoli, e qualcuno (non pochi oggi) cadono nelle sue reti. La loro testimonianza va ascoltata. E’ vero che da noi si declama in modo sottile, e si combina poco. Cioè, come dice Amleto: “la pallida cera del pensiero impedisce la risolutezza, e imprese di grande altezza e momento perdono il nome di azione”. E’ triste che questo tipo imbranato e perverso ingombri ancora la psiche maschile. Ma è così. Solo riconoscendolo potremo uscire dai suoi lamenti. Dobbiamo scovare l’Amleto in noi ( e attorno a noi), per mandarlo a lavorare, invece di lasciargli fare il Principe. Ciao, Claudio