Il caso della professoressa che rischia licenziamento per aver augurato la morte di un poliziotto: le ideologie politiche possono rovinare la vita delle persone, di Alessandro Orsini

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 06 /03 /2018 - 08:03 am | Permalink | Homepage
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Riprendiamo dalla pagina FB Pagina Alessandro Orsini un post pubblicato l’1/3/2018. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Alessandro Orsini è Direttore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della LUISS. Per approfondimenti, cfr. la sezione Per la pace: mitezza e violenza

Il Centro culturale Gli scritti (6/3/2018)

N.B. de Gli scritti Alessandro Orsini è Direttore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della LUISS. I suoi studi sull’islamismo radicale ed il terrorismo jiahdista lo portano ad avere una visione diversa e chiara dell’errata ed inopportuna esagerazione del fenomeno che i media inducono. Il suo sguardo permette, a partire da questo studi, un’analisi più serena anche dell’emergere di altre tendenze violente nella società.

[Il caso della professoressa che rischia licenziamento per aver augurato la morte di un poliziotto: le ideologie politiche possono rovinare la vita delle persone], di Alessandro Orsini

Cari amici, mi chiedete di intervenire sul caso della professoressa che rischia il licenziamento per avere augurato la morte di un poliziotto durante una manifestazione di piazza. Le riflessioni da fare sarebbero molte. Mi limiterò a una sola perché credo sia la più importante per un pubblico di giovani. Si tratta del modo in cui le ideologie politiche possono rovinare la vita delle persone.

Nei miei studi, ho trovato due caratteristiche ricorrenti nelle persone ideologizzate. La prima è il "catastrofismo radicale". Sono convinte che viviamo in un mondo orrendo e che apparteniamo alla società peggiore mai apparsa nella storia. Alcuni pensano che la catastrofe universale faccia già parte della nostra quotidianità; altri pensano che sia dietro l'angolo. Questa rappresentazione apocalittica dei fatti spinge a un forte attivismo, ed è la seconda caratteristica, che induce a sentirsi l'ultimo baluardo prima del crollo definitivo: "Chi salverà i nostri figli!"

Che siano di destra o di sinistra, che si battano contro gli immigrati o contro i fascisti, le persone ideologizzate si attribuiscono un ruolo di enorme importanza. In Italia non esiste alcuna possibilità del ritorno del fascismo, come regime politico, e non esiste alcuna possibilità che i valori del fascismo prendano il sopravvento su quelli liberali. È un fatto talmente vero che gli stessi movimenti fascisti, presentandosi alle elezioni, chiedono ai propri militanti di non inneggiare al fascismo perché sanno che perderebbero voti. I capi di queste organizzazioni dicono: "Non ci conviene: la parola fascismo spaventa gli italiani".

Eppure, quella professoressa, vittima del suo catastrofismo radicale, era convinta di avere un ruolo fondamentale nella storia del mondo contro il dilagare del fascismo e magari anche del nazismo.

Umanamente, mi dispiace molto. Questa donna sarà presto colpita da una serie di drammi legali che, quasi sempre, si trasformano in drammi esistenziali. Quando, tra qualche ora, i giornalisti si dimenticheranno di lei, questa donna si troverà senza il fascismo e, probabilmente, senza nemmeno un lavoro. Bisognerebbe avere una compassione immensa per le persone vittime delle ideologie. Ne ho intervistate centinaia. Lo Stato dovrebbe stanziare un fondo per aiutarle.

Quando non usano la violenza, sono persone che andrebbero protette da se stesse. Ciò che accadrà a questa donna è facilmente prevedibile. In queste ore, sorretta dall'adrenalina prodotta dall'attenzione mediatica, risponde con fierezza: "Perderò il posto, ma per l'antifascismo ne vale la pena". Presto, la sua vita cambierà. Le uniche attenzioni che riceverà saranno quelle del suo avvocato

Ciò che vorrei dire ai tanti studenti che seguono questa pagina è: miei giovanissimi amici, si avvicina il voto. 
Calma. 

Se il mondo vi appare come un luogo mostruoso, assediato dalle forze del male, preoccupatevi. 
Se pensate che viviamo nella società peggiore mai apparsa sulla faccia della terra, preoccupatevi. 
Se vi augurate il male dei vostri avversari politici, preoccupatev
i perché siete su una strada pericolosa. 

Ma se avete la fortuna di avere una mente libera dalle ideologie, allora siate compassionevoli. 
Abbiate compassione perché nessun uomo gioisce davanti all'autodistruzione.