Maria Maddalena, dal gossip al vero amato (file audio e antologia di testi di una lezione Andrea Lonardo)

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 29 /04 /2018 - 23:06 pm | Permalink | Homepage
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Riprendiamo sul nostro sito il file audio di una lezione di Andrea Lonardo, tenuta il 21/4/2018, presso la chiesa di San Giacomo in Augusta a via del Corso. I file audio degli incontri di storia della chiesa 2017-2018 sono disponibili ai link:

Per altri testi e audio, cfr. la sezione Roma e le sue basiliche.

Il Centro culturale Gli scritti (29/4/2018)

A questi link del Canale Sound Cloud Gli scritti trovate i file audio dell’incontro:

- Maria Maddalena, dal gossip al vero amato (lezione Andrea Lonardo)

- Intro alla chiesa di San Giacomo in Augusta (Giuseppe Trappolini)

Antologia di testi utilizzata nel corso dell'incontro

Andrea Lonardo – Santa Maria Maddalena

Premessa. Perché a San Giacomo in Augusta

1/ Il cliché

L’innamorata e l’innamorato

MARY MAGDALENE: I don't know how to love him (Jesus Christ Superstar)

I don't know how to love him
What to do how to move him
I've been changed yes really changed
In this past few days when I've seen myself
I seem like someone else

I don't know how to take this
I don't see why he moves me
He's a man he's just a man
And I've had so many men before
In very many ways
He's just one more

Should I bring him down should I scream and shout
Should I speak of love let my feelings out
I never thought I'd come to this - what's it all about

Don't you think it's rather funny
I should be in this position
I'm the one who's always been
So calm so cool, no lovers fool
Running every show
He scares me so

I never thought I'd come to this -what's it all about
Yet if he said he loved me
I'd be lost I'd be frightened
I couldn't cope, just couldn't cope
I'd turn my head I'd back away
I wouldn't want to know

He scares me so
I want him so
I love him so

NON SO COME AMARLO

MARIA MADDALENA
Non so come amarlo, cosa fare, come intenerirlo
Sono cambiata, sì veramente cambiata
In questi ultimi giorni, quando mi sono guardata
mi sembra di essere un'altra.

Non so come prendere questa cosa
Non capisco perché mi turba
Lui è un uomo, è soltanto un uomo
E ho avuto tanti uomini prima, tutto sommato
Lui è soltanto un altro

Devo affrontarlo, devo piangere e urlare
Devo parlare d'amore, devo far trasparire i miei sentimenti?
Non avrei mai pensato di arrivare a questo - cosa significa tutto questo?


Non pensate che sia abbastanza buffo
Che mi trovi in questa situazione
Io che sono sempre stata
Così calma, così fredda, mai vittima di sciocchi innamoramenti
Che ho evitato sempre ogni esibizione
Lui mi sgomenta così tanto

Non avrei mai pensato di arrivare a questo - cosa significa tutto questo?
Tuttavia, se lui mi avesse detto che mi amava,
Mi sarei sentita persa, impaurita
Non avrei saputo far fronte a questo
Avrei voltato la testa, sarei andata via,
Non avrei voluto saperne
Lui mi sgomenta così tanto
Io lo desidero così tanto
Io lo amo così tanto

Da Dal Codice da Vinci di Dan Brown ad una più rispettosa lettura iconografica del Cenacolo di Leonardo nel Refettorio di S.Maria delle Grazie a Milano, di Andrea Lonardo (on-line su www.gliscritti.it )
Solo per inciso, ci permettiamo di rilevare che la lettura anche solo ipotizzata da Dan Brown della figura di Cristo nel triangolo come forma fallica – “Questo simbolo è l’icona originale di maschio. Un fallo rudimentale”, Dan Brown, Il Codice da Vinci, Mondadori, Milano, 2004, p. 279 – è offensiva non tanto della fede cristiana, quanto della sensibilità artistica di ogni amante dell’arte di Leonardo. Nel pensare dunque al Cristo che viene tradito, Leonardo non sarebbe stato capace di altro simbolismo che quello fallico! […]
Di nuovo a titolo di inciso, ci riesce veramente difficile comprendere se l’opera di Dan Brown voglia scientemente turlupinare il lettore, o sia piuttosto la crassa ignoranza del suo autore a fargli ritenere la sua ipotesi un colpo di genio. Alla meditazione del testo evangelico Dan Brown sembra preferire una ipotesi che elimina Giovanni dai presenti all’Ultima Cena, riduce ad Undici i Dodici, elimina conseguentemente il dialogo Pietro-Giovanni che è decisivo nello sviluppo del racconto evangelico rappresentato da Leonardo, infine, come chicca conclusiva, nuovamente - con evidente sensibilità artistica!? – collega la figura alla sinistra di Gesù alla “vulva femminile”!!! Come chicca conclusiva, nuovamente - con evidente sensibilità artistica!? – collega la figura alla sinistra di Gesù alla “vulva femminile”!!! Così esplicitamente afferma uno dei personaggi del romanzo: “Il simbolo femminile, come si può immaginare, è il suo opposto... ha la forma del ventre femminile. Il simbolo comunica l’idea del ventre femminile, fertilità”, Dan Brown, Il Codice da Vinci, Mondadori, Milano, 2004, p. 279.

2/ Negli apocrifi

Da Maria Maddalena, dai vangeli canonici agli apocrifi alla tradizione della chiesa: una santa calunniata e glorificata, di Gianfranco Ravasi (on-line su www.gliscritti.it )
In alcuni di questi scritti Maria di Magdala viene identificata con Maria, la madre di Gesù. Identificazione, certo, nobilissima ma che ancora una volta impediva a questa donna di conservare la sua identità personale.
Anzi, la trasfigurazione raggiungerà in quegli scritti una tale altezza da sciogliere la figura di Maria Maddalena fino a renderla quasi un’idea, un simbolo, la Sapienza per eccellenza. E questo risultato viene paradossalmente ottenuto attraverso immagini sulle quali la lettura posteriore con malizia ricamerà allusioni voluttuose ed erotiche. Si legge, infatti, nel vangelo apocrifo di Filippo, scoperto nel 1945 a Nag Hammadi in Egitto: «Il Signore amava Maria Maddalena più di tutti i discepoli e spesso la baciava sulla bocca. Gli altri discepoli, vedendolo con Maria, gli domandarono: Perché l’ami più di tutti noi?». Ce n’è abbastanza per chi, ignaro di simbolica biblica (la Sapienza esce dalla bocca dell’Altissimo secondo l’Antico Testamento), voglia seminare sospetto su Maria e su Gesù, fantasticando una relazione sessuale tra i due.
In realtà, come scriveva Luigi Moraldi in un’edizione di quell’apocrifo, «in tutti gli scritti gnostici cristiani la Maddalena è solo l’esempio del perfetto gnostico e la maestra della dottrina gnostica», cioè della conoscenza piena dei misteri divini. In un altro testo gnostico, il trattato Pistis Sophia, ove appare per ben 77 volte, la Maddalena diventa l’emblema dell’umanità redenta di tipo androgino (un’altra deformazione di Maria!) perché, secondo Paolo, «non ci sarà più né uomo né donna ma tutti saranno uno in Cristo Gesù» (Galati 3,28).
Ma la sua funzione di segno della Sapienza divina sarà esplicita in questa beatitudine messa in bocca a Gesù dall’autore gnostico: «Te beata, Maria, ti renderò perfetta in tutti i misteri dell’alto. Parla apertamente tu, il cui cuore è rivolto al Regno dei cieli più di tutti i tuoi fratelli» (17,2).

3/ I diversi episodi evangelici

Mc 14 1Mancavano due giorni alla Pasqua e agli Azzimi, e i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di catturarlo con un inganno per farlo morire. 2Dicevano infatti: «Non durante la festa, perché non vi sia una rivolta del popolo».
3Gesù si trovava a Betània, nella casa di Simone il lebbroso. Mentre era a tavola, giunse una donna che aveva un vaso di alabastro, pieno di profumo di puro nardo, di grande valore. Ella ruppe il vaso di alabastro e versò il profumo sul suo capo. 4Ci furono alcuni, fra loro, che si indignarono: «Perché questo spreco di profumo? 5Si poteva venderlo per più di trecento denari e darli ai poveri!». Ed erano infuriati contro di lei.
6Allora Gesù disse: «Lasciatela stare; perché la infastidite? Ha compiuto un’azione buona verso di me. 7I poveri infatti li avete sempre con voi e potete far loro del bene quando volete, ma non sempre avete me. 8Ella ha fatto ciò che era in suo potere, ha unto in anticipo il mio corpo per la sepoltura. 9In verità io vi dico: dovunque sarà proclamato il Vangelo, per il mondo intero, in ricordo di lei si dirà anche quello che ha fatto».
10Allora Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si recò dai capi dei sacerdoti per consegnare loro Gesù. 11Quelli, all’udirlo, si rallegrarono e promisero di dargli del denaro. Ed egli cercava come consegnarlo al momento opportuno.

Lc 7, 36 Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. 37Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; 38stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. 39Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».
40Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». 41«Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. 42Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». 43Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». 44E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. 45Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. 46Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. 47Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». 48Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». 49Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». 50Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».

Lc 8,1 In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici 2e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; 3Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.

4/ La sintesi di Giovanni

Gv 11, 1Un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. 2Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. 3Le sorelle mandarono dunque a dirgli: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato». […]

Gv 121 Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. 2E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. 3Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo. 4Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: 5«Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». 6Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. 7Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché essa lo conservi per il giorno della mia sepoltura. 8I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me».
9Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. 10I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Lazzaro, 11perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.

Lc 10,29 Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». 30Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 31Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. 32Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. 33Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. 34Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. 35Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. 36Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». 37Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».
38Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. 39Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. 40Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 41Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, 42ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

-È Maria, ma chissà quante donne Gesù avrà perdonato e quanti incontri si sintetizzano in essa

5/ L’annuncio del vangelo in tutto il mondo

Gv 20, 1Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. 2Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». 3Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. 4Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. 5Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. 6Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, 7e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. 8Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. 9Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti. 10I discepoli perciò se ne tornarono di nuovo a casa.
11Maria invece stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro 12e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. 13Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto». 14Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. 15Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». 16Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» – che significa: «Maestro!». 17Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”». 18Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.

6/ La tradizione successiva

Giotto

La Cappella della Maddalena, nella Basilica Inferiore di San Francesco in Assisi, fu affrescata da Giotto e dalla sua bottega nel 1307-1308, su commissione di Teobaldo Pontano, vescovo di Assisi dal 1296 al 1329.
La Maddalena è stata sempre considerata la patrona degli eremiti, per aver condotto vita monastica e penitenziale, secondo la tradizione, nella grotta detta La Sainte Baume, in Francia. Francesco d'Assisi che alternava mesi di predicazione del vangelo a mesi di eremitaggio e preghiera solitaria (che egli chiamava, con la terminologia medioevale, Quaresime, al “plurale”, che le differenziava dall'unica Quaresima che preparava alla Pasqua) ha avuto una particolare venerazione per Santa Maria Maddalena alla quale erano dedicati alcuni degli eremi nei quali si ritirava.
La Legenda Aurea di Jacopo da Varagine condensa le notizie sui santi del calendario liturgico conosciute e credute nel Medioevo. I principali eventi della vita della Maddalena riassunti nella Legenda sono rappresentati dagli affreschi di Giotto in questa cappella.

La tradizione medioevale - che è sintetizzata nella Legenda aurea di Jacopo da Varagine o Varazze, che fu arcivescovo di Genova (dove Legenda è un latinismo che sta per Testo che deve essere letto nel giorno della ricorrenza festiva) - vuole che Pietro abbia affidato la Maddalena a Massimino, uno dei 72 discepoli di cui ci parla il vangelo di Luca. Massimino, la Maddalena, suo fratello Lazzaro, sua sorella Marta, la serva di Marta Martilla e Cedonio, cieco dalla nascita guarito dal Signore, catturati dagli infedeli sarebbero stati abbandonati su di una nave per farli morire, ma miracolosamente la nave sarebbe giunta a Marsiglia, in Francia (nel primo affresco si vede la BARCA CON I SANTI CHE GIUNGE IN FRANCIA).
Sbarcati, la Maddalena, inorridita dal vedere che gli abitanti del luogo facevano sacrifici agli idoli, li avrebbe dissuasi dai sacrifici pagani e invitati a convertirsi al cristianesimo.
Giunse allora il capo della Provincia con la moglie i quali, essendo sterili, volevano sacrificare per avere un bambino. Maria Maddalena li dissuase. Il governatore ricevette una visione della Maddalena in sogno che lo invitava a prendere i naufraghi nel suo palazzo e a non far loro patire l'indigenza (a sinistra dell'affresco si vede la CITTA' DI MARSIGLIA). Stabilitisi nel palazzo, accadde che la moglie si rivolse alla Maddalena per chiederle l'intercessione per avere un figlio. La Maddalena acconsentì, affermando che anche a Roma, per mano di Pietro, stavano avvenendo miracoli.
La donna restò in cinta.
Il governatore si decise allora a partire per Roma per verificare se anche Pietro stesse facendo gli stessi miracoli per convertirsi così al cristianesimo. La moglie, pur avendo ricevuto il consiglio di non partire, pretese di accompagnare il marito e la Maddalena li benedisse.
Una volta in mare, però, la donna partorì e, per il moto delle onde, morì nel parto. Il marito decise allora di lasciare il corpo della moglie su di un isola, con il bambino ancora vivo, perché morisse fra le sue braccia e non nel prosieguo del viaggio (Giotto dipinge l'ISOLA CON LA DONNA ED IL BAMBINO, in basso a sinistra).
Il marito giunse a Roma, incontrò Pietro che compiva miracoli e si convertì. Al ritorno, passando vicino all'isola, volle fermarsi. La donna riprese vita e si scoprì che il bambino miracolosamente era ancora vivo. Ringraziando così nella preghiera la Maddalena rientrarono con gioia in Marsiglia.
Allora il governatore decise di distruggere tutti gli idoli della città e Lazzaro fu acclamato primo vescovo di Marsiglia e morì poi martire, decapitato per il nome di Cristo.
San Massimino convertì insieme agli altri la città di Aix-en-Provence e fu eletto vescovo di quel luogo.
La Maddalena si recò poi (SECONDO AFFRESCO) in un luogo solitario per vivere nella contemplazione di Dio, dove rimase in incognito per 30 anni (è appunto il luogo che la tradizione venera come la Sainte Baume, la santa grotta, tuttora meta di pellegrinaggio nel Sud della Francia). Un sacerdote, anch'egli eremita, si ritirò in preghiera a dodici stadi dalla grotta della Maddalena e si accorse che ogni giorno, per le sette ore di preghiera canonica, gli angeli la portavano in cielo a cantare le lodi del Signore. Decise di andare a visitarla e lei le rivelò la propria identità e le chiese in dono un abito (fin lì era protetta solo dai suoi lunghi capelli). L'affresco dipinge l'atto del sacerdote-monaco di offrirle la veste.

Nell'affresco (TERZO) la Maddalena mentre viene portata dagli angeli ogni giorno per sette volte (le sette ore della liturgia delle ore) in cielo per cantare con tutti i santi del Paradiso la gloria del Signore. È un'immagine della comunione della chiesa terrestre e della chiesa celeste nel momento della preghiera liturgica.

La Maddalena (QUARTO AFFRESCO) viene poi informata miracolosamente che è ormai giunta l'ora della sua morte. Prega il sacerdote-eremita di recarsi da San Massimino per informarlo di prepararsi perché nel mattutino della domenica di Pasqua si sarebbe recata da lui per l'ultima comunione. Portata dagli angeli si presentò nell'oratorio dove Massimino si trovava il giorno di Pasqua e ricevette da lui il corpo ed il sangue di Cristo e subito spirò. Il santo vescovo la fece seppellire ed il luogo si riempì subito di profumo.
Il luogo è oggi noto come St. Maximin-la Sainte Baume.

7/ Il dialogo fra l’uomo e la donna

8/ Un amore che rigenera

9/ Un amore che deve essere condiviso

Profumare un altro, perché tutte lo seguano. L’evangelizzazione!