Michelangelo: una tavola del genio finisce in un museo texano. [Il tormento di Sant'Antonio]

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 02 /12 /2018 - 23:28 pm | Permalink | Homepage
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Riprendiamo da Il Sole 24 Ore del 14/5/2009 un articolo a firma S.Bio. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. la sezione Arte e fede.

Il Centro culturale Gli scritti (2/12/2018)

Una tavola di Michelangelo per un museo del Texas. Il tormento di Sant'Antonio è stato acquisito dal Kimbell Art Museum di Fort Worth. Sarebbe, ma il condizionale è d'obbligo, stato dipinto dal divino maestro quando aveva appena 12 o 13 anni.Il dipinto, un olio e tempera su legno di 47 per 33 centimetri, è riemerso sul mercato l'anno scorso in un'asta di Sotheby's a Londra. Un'occasione unica per i musei statunitensi, da sempre alla caccia di un opera dell'artista da portare sul suolo americano (l'altra attribuzione, il Fanciullo Arciere, individuato nell'istituto culturale dell'Ambasciata francese a New York, tecnicamente deve considerarsi in "territorio francese").

Il dipinto raffigura il santo a mezz'aria picchiato da demoni dal corpo di pesce, e la sua attribuzione è stata al centro di feroci polemiche per oltre quattro secoli.

Si sa per che Michelangelo dipinse un quadro con questo soggetto, ispirandosi a una incisione del maestro tedesco Martin Schongauer, ma solo di recente, dopo che la tavola è stata restaurata e studiata a New York, Keith Christiansen, l'apprezzato responsabile dei dipinti europei del museo Metropolitan e uno dei massimi esperti del periodo, si è schierato senza riserve per l'attribuzione al giovanissimo Michelangelo. «Non lo avevo mai visto prima e non ho avuto dubbi. Ci sono dettagli, ad esempio il trattamento delle rocce, che non possono essere altro che del Buonarroti».

Il quadro era incredibilmente sporco: secondo Christiansen, inoltre, i colori smaglianti emersi dalla ripulitura - melanzana, lavanda, verde mela, perfino un rosa salmone usato per le scaglie dei demoni - sono una anticipazione della tavolozza usata dall'artista nelle volte della Sistina. Il quadro è tuttora al Metropolitan che lo esporrà per tre mesi, da giugno ad agosto, prima del trasferimento definitivo in Texas. Se l'attribuzione dovesse essere confermata, il quadro del Kimbell diventerebbe il primo dipinto di Michelangelo (datato tra 1487 e 1488) e uno di solo quattro opere di piccole dimensioni dipinte dall'artista: il celeberrimo Tondo Doni è una delle svariate perle degli Uffizi e altri due, non finiti, sono alla National Gallery di Londra.

Tuttavia moltissimi sono i dubbi sull'attribuzione. Nel catalogo dell'asta di Sotheby's, era stato classificato come «bottega di Domenico Ghirlandaio» (in cui il giovane Michelangelo aveva fatto l'apprendistato), la stessa attribuzione venne fatta in vista di una mostra sul giovane Michelangelo nel 1999 a Firenze. Convinto che Il Tormento fosse invece di Michelangelo era stato invece Adam Williams, il gallerista di New York che lo aveva comprato all'asta da Sotheby's senza badare a spese: due milioni di dollari, saliti a oltre sei nel passaggio di mano al museo texano. (S.Bio.)

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