Della scomparsa della sera e della trasformazione della notte. Si giunge ad addormentarsi distrutti: così non era fino a pochissimi decenni fa, di Andrea Lonardo

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 14 /02 /2021 - 15:16 pm | Permalink | Homepage
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Riprendiamo sul nostro sito un articolo di Andrea Lonardo. Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. la sezione Educazione e tempo libero.

Il Centro culturale Gli scritti (14/2/2021)

La sera e la notte hanno senso, la sera e la notte hanno un senso. Sia che le si guardino da un punto di vista biologico-evoluzionistico che da un punto di vista finalistico- spirituale (e i due non si oppongono mai!).

La sera e la notte impedivano che si lavorasse di continuo. La mancanza di luce faceva sì che l’uomo entrasse nella sua casa e nelle sue relazioni più vere e nel silenzio della propria coscienza.

Se è credente poteva pregare e chiedere perdono o ringraziare, se agnostico riflettere sul senso dei passi compiuto in quel giorno.

Ma sempre la sera e la notte sono state pausa, stacco, ripensamento, rivisitazione, lode a ciò che è stato, memoria.

Evidentemente anche l’evoluzione della specie ha determinato questo. Il silenzio della notte deve aver permesso all’uomo di scaricare, nel suo cammino millenario, la tensione, di  concentrarsi, di staccare e dedicarsi ai propri cari e al pensiero sulle cose.

Fino a pochi decenni fa la notte era preparata da lunghi momenti serali, nella casa, nel raccoglimento.

Oggi questo è scomparso ed uno dei drammi del tempo moderno è che non esiste più questo stacco. Si cessa di lavorare e ci si butta a letto distrutti.

Oppure si passa dal lavoro ad un divertimento altrettanto frenetico e ci si butta a letto distrutti.

O ancora si passa dal lavoro ai social in maniera altrettanto frenetica: e ci si butta infine a letto distrutti.

È cessato lo stacco della sera e della notte, il silenzio, il ripensamento, il distendersi serenamente prima di addormentarsi

L’addormentarsi giunge oggi repentino.

E per questo i vespri sono oggi più difficili delle lodi. Oggi qualsiasi esame di coscienza o preghiera della sera richiede più ascesi, è più difficile, perché la notte non abbiamo più tempo.

Un grido si leva allora nella notte: come recuperare sere e notti?

Il Covid ci ha fatto vivere sere e notti diverse, nuovamente silenziose e più quiete. Ma quando finirà, cosa sarà di sere e di notti?