La Giuditta trionfante di Vivaldi, un oratorio per celebrare la difesa di Corfù contro gli invasori turchi. Breve nota di Andrea Lonardo

- Scritto da Redazione de Gliscritti: 04 /04 /2022 - 23:36 pm | Permalink | Homepage
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Riprendiamo sul nostro sito alcuni brani della voce Juditha triumphans devicta Holofernis barbarie (al 5/4/2022). Restiamo a disposizione per l’immediata rimozione se la sua presenza sul nostro sito non fosse gradita a qualcuno degli aventi diritto. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per approfondimenti, cfr. le sezioni Musica e Impero ottomano. Cfr. in particolare Antonio Vivaldi, il “prete rosso”: il Credo ed il Gloria. Breve nota di Andrea Lonardo e Gli assedi turco-musulmani di Belgrado e Vienna e le “crociate” difensive del XVI e XVII secolo e Vienna 1683, ultima «guerra santa», di Franco Cardini.

Il Centro culturale Gli scritti (4/4/2022)

Juditha triumphans devicta Holofernis barbarie (RV 644) è un oratorio in latino di Antonio Vivaldi, il solo sopravvissuto dei quattro che risultano essere stati composti dal musicista veneziano. Il libretto fu scritto da Iacopo Cassetti, basato sul biblico Libro di Giuditta.

Storia

Juditha triumphans fu composto e rappresentato nel 1716 a Venezia all'Ospedale della Pietà.

Il lavoro fu commissionato per celebrare la vittoria della Repubblica di Venezia sui Turchi e la difesa vittoriosa dell'isola di Corfù. Nel luglio del 1716, i Turchi sbarcarono a Corfù e misero sotto assedio l'isola. La popolazione resistette all'occupazione e in agosto Venezia firmò un'alleanza con il Sacro Romano Impero Germanico. Il 18 agosto, sotto il comando del conte Johann Matthias von der Schulenburg, la battaglia decisiva fu vinta e i turchi abbandonarono l'isola.

Juditha triumphans fu messa in scena alla Pietà in novembre e riscosse un grande successo. La storia di Juditha e la sua vittoria contro l'invasore Holofernes fu un'allegoria per Venezia vittoriosa sui Turchi. Il vittorioso generale von der Schulenburg fu presente alla rappresentazione.

Tutti i personaggi, maschi e femmine, furono interpretati dalle ragazze dell'Ospedale.