L’abbondanza dei frutti permessi ad Adamo ed Eva in un dipinto di Louis Finson, presso cui Caravaggio ebbe bottega. Breve nota di Andrea Lonardo
Riprendiamo sul nostro sito una nota di Andrea Lonardo. I neretti sono nostri ed hanno l’unico scopo di facilitare la lettura on-line. Per ulteriori testi, cfr. la sezione Arte e fede.
Il Centro culturale Gli scritti (27/4/2025)

Louis Finson è un pittore noto per aver probabilmente ospitato nella propria bottega d’arte a Napoli, insieme al collega Abraham Vinck, Caravaggio. Essi erano anche mercanti d’arte e furono loro, come attestano con certezza le fonti, a portare alcuni dipinti del Merisi nei Paesi Bassi[1].
Ma certo quest’opera del 1610 ca., custodita nel Museum für Kunst und Kulturgeschichte der Philipps-Universität Marburg, è interessantissima dal punto di vista iconografico.
Essa mostra Adamo ed Eva prima del peccato originale. Veramente tutti i frutti – secondo il pittore – erano a loro disposizione e il sospetto del serpente che Dio volesse loro impedire qualcosa era demoniaco: tutto potevano gustare.
Tutto, tranne l’albero della conoscenza del bene e del male, cioè tranne il separarsi da Dio e fare da soli, senza di Lui. Questo è il male: l’assenza di Dio, anzi il rifiuto di Lui.
Come ben comprenderà Agostino il male è non è qualcosa, come l’abbondanza dei frutti, ma è un’assenza, un vuoto maligno che è identico con l’allontanarsi da Lui e dalla sua fecondità, pensando di trovare felicità da soli e contro di Lui, dichiaratolo nemico (cfr. su questo Il problema del male in Sant'Agostino ed il superamento del manicheismo, di Andrea Lonardo).
[1] Terzaghi ha scritto: «La storia dell’artista di Bruges [Finson] approdato a Napoli prima del 1605 quando già era in società con Abraham Vinck, con cui condivideva un affitto, forse una bottega nella zona dell’attuale piazza Carità, si intreccia con quella di Caravaggio forse fin dal suo esordio napoletano, come suggerisce la già ricordata commissione di Niccolò Radulovich al Vinck nel gennaio del 1607. È nel settembre dello stesso anno che gli indizi di questo singolare rapporto si infittiscono» (M.C. Terzaghi, Caravaggio a Napoli. Un percorso, in M.C. Terzaghi (a cura di), Caravaggio Napoli. Catalogo della mostra del 12 aprile - 14 luglio 2019 a Napoli, Milano, Electa, 2019, p. 46).