Blog dei redattori de Gli Scritti
Pensieri posatisi nello scorrere del tempo
Indice Cronologico
- Rondoni: Pasolini continua a portare una contraddizione. È stato un poeta contro il potere perché questo tende ad eliminare la contraddizione. Il potere ha un solo modo per affermare sé stesso fino in fondo: negare che ci siano contraddizioni. Per questo, il potere si propone come affidabile. Il potere dimostra la propria forza anche quando ti fa fare la parte del protestatario e ti dice: “Bene, tu fai la parte di quello che protesta”, e te lo fanno fare. Pasolini era stato accusato di pedofilia, quindi il Partito comunista lo aveva cacciato e gli aveva fatto togliere l’insegnamento. Egli denuncia il potere di stampo tecno-consumistico, per cui l’imperativo è: consumate, siate felici perché consumate. E Pasolini si rivolge ai sessantottini dicendo: non capite niente, la vostra rivoluzione, che sembra essere contro questo potere, non fa altro che perpetuare quel potere. Venisti al mondo che è grande e vi trovasti chi rideva della tradizione. E tu prendesti alla lettera tale ironia infinitamente ribalda. “Non vi si riempirono gli occhi di lacrime contro un battistero, con garzoni intenti di stagione in stagione, né lacrime aveste per un’ottava del ’500, né lacrime intellettuali, dovute alla pura ragione”: non lacrime di buoni sentimenti ma lacrime di giudizio. I veri chierici del futuro, i veri preti del futuro, “saranno progressisti”, saranno i chierici dell’omologazione. La diversità di Pasolini sta nell’avere continuato a mettere in scena questa mancanza. A tutti i livelli: non essersi affidato al potere per rispondere a questa mancanza, non essersi affidato nemmeno al sesso per coprire questa mancanza, perché non bastava, non basta. Fallaci: Fallaci: Tu scrivendo insultavi, ferivi fino a spaccare il cuore. Invocavi la morte come altri invocano Dio, agognavi il tuo assassinio come altri agognano il Paradiso. La malinconia te la portavi addosso come un profumo e la tragedia era l’unica situazione umana che tu capissi veramente. Mi maltratterai ancora se dico che non eri un uomo, eri una luce, e una luce s’è spenta? 1/ Per non vivere astrattamente. Reading su Pasolini 2/ Lettera di Oriana Fallaci a Pier Paolo Pasolini, da L'Europeo
- Islam: conoscere per convivere, di Samir Khalil Samir
- Ritrovare fra Giovanni dietro il Beato Angelico, di Andrea De Marchi
- Due riflessioni di stampo opposto, ma complementari, sulla questione della famiglia di Chieti e dei suoi tre figli nel bosco (da Annalisa Teggi e Roberto Contu) 1/ [La casa è l’unico luogo libero. Anzi, è l’unico luogo anarchico], di Annalisa Teggi 2/ [I figli non li può educare – solo – la famiglia], di Roberto Contu
- E Gödel fa i conti con Anselmo, di Roberto Timossi
- «Oggi siamo diventati esperti di dettagli infinitesimali di realtà, ma siamo incapaci di avere di nuovo una visione d’insieme. Vi esorto allora a non dimenticare che di questo sguardo unitario ha bisogno la Chiesa di oggi e di domani. Chi studia si eleva, allarga i propri orizzonti e le proprie prospettive, per recuperare uno sguardo che non si fissa solo in basso, ma è capace di guardare in alto. Si tratta di un vero e proprio atto d’amore, perché c’è una carità che passa proprio attraverso l’alfabeto dello studio, della conoscenza, della ricerca sincera di ciò che è vero e per cui vale la pena vivere. Sfamare la fame di verità e di senso è un compito necessario». L’omelia di papa Leone XIV nella celebrazione eucaristica con gli studenti delle Università Pontificie
- Massimo Recalcati: «L’educazione affettivo-sessuale dovrebbe costituire un obbiettivo trasversale dell’intera vita scolastica, più che una materia a sé stante. Ogni insegnante, ogni adulto presente nella scuola è già — volente o nolente — un educatore sessuale-affettivo attraverso il modo in cui parla, ascolta, guarda l’altro e riconosce pienamente la sua differenza. La scuola deve educare alla libertà, al rispetto e al mistero attraverso i poeti, la letteratura, il cinema, il teatro, la cultura. Serve la testimonianza reale dei propri genitori o di qualunque altro adulto di riferimento che è possibile davvero amare e desiderare senza usurpare o fare soffrire, senza ricattare o ingannare». Due interventi di Massimo Recalcati su La Repubblica
- «Voi costituite, a titolo speciale, l’Università del Papa. L’Università Lateranense, ricca dalla presenza di studenti, docenti e personale dei cinque continenti, rappresenta un microcosmo della Chiesa universale. Il servizio accademico spesso non gode del dovuto apprezzamento, anche a motivo di pregiudizi che aleggiano pure nella comunità ecclesiale. Si riscontra l’idea che lo studio non serva alla vita reale, che ciò che conta nella Chiesa sia la pratica pastorale. Il rischio è quello di semplificare le questioni complesse per evitare la fatica del pensiero». Papa Leone XIV alla Pontificia Università Lateranense
- «Il cinema è un’arte giovane, sognatrice e un po’ irrequieta, anche se ormai centenaria. Inizialmente, il cinema appariva come un gioco di luci e di ombre, per divertire e impressionare. Ma ben presto, quegli effetti visivi hanno saputo manifestare realtà ben più profonde. Il cinema è un’arte popolare nel senso più nobile. Uno dei contributi più preziosi del cinema è quello di aiutare lo spettatore a rivedere il mondo come se fosse la prima volta. Entrare in una sala cinematografica è come attraversare una soglia. Nel buio e nel silenzio, l’occhio torna attento». Papa Leone XIV ai rappresentanti del mondo del Cinema
- VIDEO PER INCONTRO SASSONE
- Quando il comunismo si oppose alla genetica, perché riteneva quella “scienza” borghese, e in nome di Lamarck e contro Darwin e Mendel condusse alla morte Vavilov e il gruppo dei genetisti mendeliani, di Andrea Lonardo
- La virtù della temperanza e la sua etimologia (da Una parola al giorno)
- Scrivere polemicamente o scrivere di fino, pensare polemicamente o pensare di fino, di Andrea Lonardo
- Banca per i poveri, non per profitto. La visione di Marco da Montegallo. Lo sguardo profetico del francescano al quale si devono diversi Monti Frumentari o di Pietà è una sfida per l’economia di oggi. Nei prestiti l’unico «interesse» era quello dei più fragili. A seicento anni dalla nascita si ricorda la figura del frate edificatore di realtà creditizie per il bene comune, di Luigino Bruni
- La via pulchritudinis: limiti e stimoli di una spiritualità estetica, di Pierangelo Sequeri
- Educazione e figli. No, a 13 o 14 anni non si è pronti per “fidanzarsi”, di Daniele Novara
- 1/ «Come insegnava Papa Francesco, «tutti gli uomini sono figli, ma nessuno di noi ha scelto di nascere» Non solo. Da soli non ce l’avremmo fatta: è qualcun altro che ci ha salvato. Sono beati e santi dei coniugi, e non separatamente, ma insieme, in quanto coppie di sposi: Louis e Zélie Martin, i genitori di Santa Teresa di Gesù Bambino, i Beati Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, romani, la famiglia polacca Ulma, genitori e bambini uniti nell’amore e nel martirio. La Chiesa ci dice che il mondo ha bisogno dell’alleanza coniugale per conoscere e accogliere l’amore di Dio. Il matrimonio non è un ideale, ma il canone del vero amore tra l’uomo e la donna». Omelia di papa Leone XIV nella messa per il Giubileo delle famiglie, dei nonni e degli anziani 2/ «La Chiesa è costitutivamente estroversa, come estroverse è la vita di Gesù. Voi farete vostre le sue parole: è «per voi e per tutti». Ci ha dato il potere di diventare figli di Dio. Non cercate, non cerchiamo altro potere! Il popolo di Dio è più numeroso di quello che vediamo. Non definiamone i confini. Insieme ricostruiremo la credibilità di una Chiesa ferita, inviata a un’umanità ferita, dentro una creazione ferita».Omelia di papa Leone XIV nella messa per le ordinazioni sacerdotali dei nuovi preti romani
- Tatuaggio o tatuaggetto?, di Federico Quaranta
- [La basilica circiforme dei Santi Marco e Marcelliano a San Callisto, gemella di quella di San Marco]. Scoperta inaspettata nel comprensorio di San Callisto. Quell’antica basilica sbucata oggi dalla catacomba, di Vincenzo Fiocchi Nicolai e Lucrezia Spera
- La pazienza dell’ascolto crea una Chiesa “sinodale”. Il Documento di sintesi è un inventario di esuberante complessità, frutto di un processo lungo. L’intelligenza della fede e l’esperienza possono incontrarsi per immaginare nuovi percorsi, di Pierangelo Sequeri
- Una sintesi delle virtù cardinali, nel loro sviluppo armonico dalla prudenza/discernimento, alla fortezza nel difendere e proporre il bene, alla giustizia come costitutiva della realtà secondo Dio, alla temperanza come assenza di eccesso ma anche di freddezza, nella presentazione di Josef Pieper. Josef Pieper, Le virtù cardinali, di Ignazio Cantoni
- «Mi domando perché, pur essendoci tale chiarezza nelle Sacre Scritture a proposito dei poveri, molti continuano a pensare di poter escludere i poveri dalle loro attenzioni. Ho scelto di ricordare questa bimillenaria storia di attenzione ecclesiale verso i poveri e con i poveri per mostrare che essa è parte essenziale dell’ininterrotto cammino della Chiesa. La cura dei poveri fa parte della grande Tradizione della Chiesa. I credenti debbono rendere conto di un’altra forma di incoerenza nei confronti dei poveri. In verità, «la peggior discriminazione di cui soffrono i poveri è la mancanza di attenzione spirituale […]. L’opzione preferenziale per i poveri deve tradursi principalmente in un’attenzione religiosa privilegiata e prioritaria». È bene spendere un’ultima parola sull’elemosina, che oggi non gode di buona fama, spesso neppure tra i credenti. Non solo essa viene raramente praticata, ma a volte addirittura disprezzata. Da una parte, ribadisco che l’aiuto più importante per una persona povera è aiutarla ad avere un buon lavoro, ma se non c’è ancora questa possibilità concreta, non dobbiamo correre il rischio di lasciare una persona abbandonata alla sua sorte. E quindi l’elemosina rimane un momento necessario di contatto, di incontro e di immedesimazione nella condizione altrui». Esortazione apostolica Dilexi te del papa Leone XIV sull’amore verso i poveri
- «C’è una certa tendenza, in questi tempi, a non apprezzare abbastanza, a vari livelli, modelli e valori maturati nei secoli che segnano la nostra identità culturale, addirittura a volte pretendendo di cancellarne la rilevanza storica e umana. Non disprezziamo ciò che i nostri padri hanno vissuto e ciò che ci hanno trasmesso, anche a costo di grandi sacrifici». Discorso del papa Leone XIV in occasione della visita ufficiale al Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella
- La serissima ipotesi morale della “resa” laddove una guerra non si può vincere. La tradizione cristiana dinanzi al caso della guerra russo-ucraina e israelo-palestinese. Breve nota di Giovanni Amico
- Immagini e testi per l'incontro FONDAMENTI DELLA FEDE NELL’ARTE DI ROMA. • 18 ottobre: La fede è semplice. Santi Quattro Coronati
- Le nozze di Figaro, di W.A. Mozart. Breve nota di Andrea Lonardo
- Un’ascia lavorata fra 500.000 e 300.000 anni fa rivela la differenza fra l’uomo e l’animale, di Andrea Lonardo
- Gerusalemme era contesa già prima dei monoteismi. Nel suo nuovo libro Musarra vede le ragioni della travagliata storia della città nelle molte identità millenarie che l’hanno abitata più che nelle tre religioni abramitiche, di Antonio Musarra
- Nella Chiesa e nella catechesi non manca la conoscenza della Bibbia, manca un grembo materno che faccia sì che il linguaggio biblico sia la lingua madre. Su di un importante articolo di PierAngelo Sequeri, di Andrea Lonardo
- Gaza. La speranza tra le macerie. Un’intervista di Mario Calabresi al cardinal Pizzaballa
- Il nuovo Museo diocesano Bernareggi di Bergamo. L’immagine digitale è fragile e sparirà. Un’opera d’arte sopravvive al tempo. Un capolavoro come la «Trinità» di Lotto dopo 500 anni continua a interrogarci. Un’intervista di Sabrina Penteriani a mons. Andrea Lonardo, teologo, docente e divulgatore: una Chiesa senza immagini rischia di smarrire il cuore della fede e perdersi nell’astrazione
- 15 di agosto, Ferragosto o Assunta, Augusto imperatore e le sue ferie o l’Assunzione di Maria? Dilemmi da sciogliere, uscendo dal politicamente corretto, di Andrea Lonardo
- Ma perché i palestinesi cristiani fra il pugno di ferro di Hamas e quello di Israele preferiscono il secondo e mai vorrebbero abitare in una Palestina “libera”? Un’interrogazione di Giovanni Amico
- Gaza, la Flotilla e i suoi sostenitori: l’intellighenzia inizi a confrontarsi con tradizioni di identità nazionale e religiosa che sono dure, non morbide come quelle laico-cristiane, di Giovanni Amico
- Il linguaggio delle “lamentazioni” più che quello delle “rivendicazioni” è il giusto tono per affrontare il dramma sconfinato di Gaza, di Giovanni Amico
- La questione dell’esperienza nello scoutismo oggi, AGESCI e FSE: luci e ombre, di Andrea Lonardo
- Di figli e di animali quasi figli, di Andrea Lonardo
- Donne senza frontiere: il progetto di Avvenire. 1/ Le spose bambine dell'Uganda, dove una moglie “costa” 8 mucche, di Conslata Taaka 2/ Mahdia e le ragazze senza scuola nell'Afghanistan delle madrase, di Zahra Joya 3/ I padroni, le schiave: viaggio nell'inferno della “kafala”, di Joelle Abdelaal 4/ Sfruttate e invisibili: le contadine senza terra dell'India., di Khabar Lahariya 5/ «Noi, guerriere per la giustizia nell'Iraq straziato dal Daesh», di Juwan Shro 6/ Amina, gli stupri, le nozze precoci. Com’è essere donne a Mogadiscio, di Naima Said Salah 7/ Rischiare la vita per studiare. Le giovani dell’Amazzonia peruviana, del Colectivo Todas para Una 8/ I sogni spezzati di Nadia, Samah e Ahlam, in fuga dal Libano, di Sandy Hayek 9/ Da dirigenti ad allevatrici di polli: la dignità delle lavoratrici afghane, di Nasrin Jawadi e Khadija Haidary 10/ La cura di villaggio in villaggio: in India le infermiere fantasma, di Khabar Lahariya
- Canti in dialetto per trasmettere la fede ai “lazzari”, di Ambrogio Sparagna
- Alle origini della crisi. Antonio Genovesi. La rivincita dell’abate contro Adam Smith, di Luigino Bruni